8 Giugno 2024
20:03
Il Vivaldi capofila di “CastaDiva”: 12 Conservatori e Accademie insieme per un omaggio alle donne del teatro musicale
ALESSANDRIA – Il Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria è capofila di un grande progetto biennale che vede insieme 12 diverse istituzioni italiane di alta formazione artistica, tra conservatori di musica, accademie di belle arti e università, per valorizzare e far conoscere nel mondo le figure femminili del teatro musicale italiano. Il progetto “CastaDiva” è finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU con fondi PNRR e l’obiettivo è la promozione del patrimonio culturale artistico e musicale italiano all’estero tramite la creazione di un sito internet – un hub digitale multilingue – che raccoglierà i risultati dell’originale attività di produzione artistica e ricerca effettuate dalle dodici istituzioni partner.
Il Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria ha costituito un partenariato che ricopre l’intera penisola: partecipano infatti al progetto i Conservatori “B. Maderna – G. Lettimi” di Cesena-Rimini, “Giuseppe Verdi” di Como, “Giacomo Puccini” di Gallarate, “Giacomo Puccini” di La Spezia, “Alessandro Scarlatti” di Palermo, “Franco Vittadini” di Pavia, “Giuseppe Nicolini” di Piacenza, “Giulio Briccialdi” di Terni, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, l’Accademia di Belle Arti Albertina di Torino e l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma.
Le attività di collaborazione includeranno programmi educativi, convegni, produzioni artistiche e attività di ricerca musicologica e musicoterapeutica. Tra le numerose produzioni che saranno proposte nei prossimi mesi spiccano “Suor Angelica”, che verrà allestito a settembre dal Conservatorio “Vivaldi” di Alessandria e “La Rondine” di Giacomo Puccini, “La Turanda” di Antonio Bazzini, “Alcina” di Georg Friedrich Händel, “Juditha Triumphans” di Antonio Vivaldi, “Il Console” di Giancarlo Menotti, nonché un’operina-collage, composta da studenti a partire da scene celebri di pazzia femminile tratte dal vasto repertorio dell’opera lirica nel corso dei secoli, dal Seicento fino a Verdi.
Tra le ricerche un ampio progetto sarà dedicato al “Canto della Sibilla”, canto gregoriano e dramma liturgico dichiarato patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco nel 2010, che consentirà di approfondire il ruolo della donna nella nascita del teatro musicale in Italia. Verranno inoltre studiate l’emancipazione femminile nel teatro musicale, la storia e l’opera di costumiste italiane, nonché le figure femminili sacre e la loro rappresentazione in musica e nell’arte. Sarà svolto un progetto di ricerca incentrato sulle donne di spicco che hanno svolto ruoli significativi nei teatri musicali italiani ed europei durante l’illuminismo e saranno offerti seminari sulla figura di Pier Francesco Tosi, approfondimenti di carattere musicologico sulla “Turanda” di Antonio Bazzini e preziose edizioni critiche. Sarà creato un database di opere italiane di teatro musicale composte da donne nel corso dei secoli e saranno proposti e studiati interventi di musicoterapia che impiegano estratti sulle figure femminili del repertorio operistico, a sostegno di giovani e donne.
Fondamentale sarà l’elemento tecnologico, che contribuirà all’innovazione e alla diffusione della cultura italiana su scala globale e rafforzando i legami tra tradizione e tecnologia nel panorama artistico contemporaneo: dal portale di Casta Diva – un sito internet che raccoglierà i numerosissimi contributi artistici e di ricerca che sono in via di sviluppo – alle innovative scene digitali. Saranno sviluppate anche scenografie virtuali e costumi attraverso l’ausilio dell’intelligenza artificiale. Le attività si concluderanno nella primavera del 2026.
Le attività nel dettaglio
Conservatorio di Musica “Antonio Vivaldi” di Alessandria
Il Conservatorio di Musica “Antonio Vivaldi” di Alessandria, capofila del progetto Casta Diva, coordinerà tutte le attività delle istituzioni partner, ospitando molte iniziative. Proporrà a settembre 2024 l’allestimento di “Suor Angelica” di Giacomo Puccini, in occasione del centenario pucciniano, una delle poche opere con sole interpreti femminili. Organizzerà lo spettacolo “Le femmine d’Italia” – Arie di seduzione nel melodramma italiano dal ‘600 al ‘900”, che andrà in scena nella primavera 2025 con scenografie digitali dell’Accademia di Belle Arti Albertina di Torino, ideato e con la regia del Prof. Luca Valentino, che vedrà impegnati gli studenti del Vivaldi e di Conservatori partner. Saranno
proposti seminari sulle donne nelle opere di Giacomo Puccini, sia internamente al conservatorio sia in istituzioni estere. È previsto anche un progetto di ricerca dal titolo “Serve e padrone, virtuose e impresarie: un’indagine sulle donne che contavano sui palcoscenici del teatro musicale italiano del secolo dei lumi”. Un progetto che esaminerà una serie di artiste femminili esemplari che spesso svolgevano molteplici funzioni all’interno dello spettacolo operistico italiano del XVIII secolo e che si concluderà con una conferenza internazionale. Saranno inoltre svolti interventi di musicoterapia in collaborazione con il Conservatorio di Palermo che impiegano estratti sulle figure femminili del repertorio operistico, a sostegno di giovani e donne afferenti centri e associazioni nazionali; un’attività che coinvolge gli studenti del Biennio di Musicoterapia del Conservatorio di Alessandria e di Palermo in qualità di tirocinanti e in collaborazione con studenti di dottorato nel monitoraggio e in attività di ricerca sugli esiti delle sedute.
Conservatorio di Musica “B. Maderna – G. Lettimi” di Cesena-Rimini
Il progetto nel contesto del Casta Diva del Conservatorio di Musica “B. Maderna – G. Lettimi” di Cesena-Rimini, dal titolo “Un canto per la libertà”, valorizza due ambiti di eccellenza della propria formazione, il Dipartimento di Canto e il Dipartimento di Musica antica, coinvolti nella produzione di tre eventi artistici che, nell’alveo del melodramma, pongono al centro la figura femminile. Li accomuna un tema trasversale, quello della sopraffazione, della violenza contro cui le donne ancora combattono per la propria libertà e per conquistare lo spazio necessario nella società. Grazie ad approfondimenti musicologici, si costruiscono materiali da pubblicare sul portale dedicato all’opera italiana predisposto dall’Università della Sapienza. La sezione del progetto dedicata alla Musicoterapia, altro settore di eccellenza del Conservatorio, prevede una serie di percorsi di approfondimento e ricerca delle applicazioni terapeutiche della musica. Verranno messe in scena “La rondine” di Giacomo Puccini a ottobre del 2024 e “Il Console” di Menotti l’anno successivo, a ottobre 2025, in collaborazione con l’ABA di Bologna, rispettivamente al Teatro Bonci di Cesena e al Galli di Rimini. Ad aprile 2025 sarà inoltre proposto l’oratorio “Il martirio di Santa Caterina” di Pier Francesco Tosi a inaugurazione della ristrutturazione acustica della ex Chiesa di Santo Spirito a Cesena.
Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Como
Il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Como, da anni impegnato nella produzione e nella ricerca nel campo del teatro musicale, ha deciso di focalizzare il proprio progetto intorno alla figura di Antonio Bazzini, compositore, violinista e anche direttore del Conservatorio di Milano, e in particolare sull’unica sua opera lirica: “Turanda”. L’opera, andata in scena al Teatro alla Scala nel 1867 e poi mai più allestita, è tratta dall’omonima commedia di Carlo Gozzi, che tanta fortuna ha avuto tra letterati e musicisti del calibro di Schiller, Goethe, Busoni, Brecht e soprattutto Puccini. Unica opera teatrale nel corpus bazziniano, “Turanda” resta molto legata al fantastico illuminista di Gozzi, ma musicalmente è invece il lavoro maturo di un compositore molto apprezzato, di cui Schumann diceva ‘sembra venire da un paese del canto, da un paese sconosciuto, eternamente sereno’, giustappunto l’Italia del melodramma ottocentesco. L’ambizioso progetto di riscoperta, si propone la redazione critica della partitura, un lavoro di approfondimento musicologico sull’autore e sulla sua opera e al termine, la messinscena dell’opera, che coinvolge tra coro e orchestra, circa un terzo degli studenti del Conservatorio, per riportare alla luce un testo, ormai completamente dimenticato, che merita ancora una volta l’onore della ribalta.
Conservatorio di Musica “Giacomo Puccini” di Gallarate
Il progetto proposto dal Conservatorio di Musica “Giacomo Puccini” di Gallarate, dal titolo “Il canto d’Arianna: la contemporaneità della virtus mulieris nell’espressione artistica musicale e figurativa tra XVIII e XIX secolo”, intende enucleare il femminile in senso tematico, la sua emancipazione, le figure retoriche sottese e la maschera in musica. Coinvolgendo con precipua attenzione didattica il Dipartimento di Canto, si articolerà in tre eventi cardine: un concerto celebrativo delle compositrici del secolo XIX (tra cui Malibran e Pasta) dal titolo “Le regine d’Europa: personalità vocali e compositrici del Belcanto italiano”, che andrà in scena nell’ottobre 2024 al Teatro del Popolo di Gallarate. Seguirà, sempre al Teatro del Popolo, nell’aprile del 2025 l’esecuzione in forma scenica dell’oratorio “Juditha Triumphans” di Antonio Vivaldi, a firma di Danilo Coppola per regia, scene e costumi, la direzione di Riccardo Doni alla guida della prestigiosa Accademia dell’Annunciata e la partecipazione nel ruolo eponimo di Alessandra Visentin, artista di fama internazionale. Infine è prevista nello stesso teatro il mese successivo l’esecuzione in forma di concerto di quadri operistici da “Norma”, “Semiramide”, “Maria di Rohan” e “Gazza Ladra”, a celebrazione delle personalità vocali femminili del secolo XIX.
Conservatorio di Musica “Giacomo Puccini” di La Spezia
Il progetto di ricerca proposta dal Conservatorio di Musica “Giacomo Puccini” di La Spezia, dal titolo “Dal Dramma liturgico alla Sacra rappresentazione: il ruolo della donna nella nascita del teatro musicale in Italia”, esplora la fase di transizione dalla liturgia alle rappresentazioni sceniche che ha costituito un antecedente alla nascita dell’opera. L’analisi dettagliata del “Dramma Liturgico della Sibilla” costituisce lo specifico caso di studio del progetto. La ricerca sarà condotta attraverso una metodologia di ricerca interdisciplinare che abbraccerà la storia, la musicologia, gli studi teatrali e i gender studies. Il progetto di ricerca mira a contribuire allo sviluppo di una comprensione più approfondita dell’evoluzione del teatro musicale in Italia, sottolineando il ruolo cruciale svolto dalle donne in ambiente religioso. I risultati della ricerca saranno condivisi attraverso pubblicazioni accademiche, conferenze e dieci performance in Italia e quattro paesi esteri collegate al caso di studio. Nel Febbraio 2025 presso la Florida Atlantic University si inaugurerà il progetto con un convegno e una prima esecuzione del caso di studio. Le trascrizioni, elaborazioni e performance saranno pubblicate, contribuendo al dibattito accademico sull’importanza dell’arte e della creatività delle donne nel percorso che ha condotto alla nascita del teatro musicale.
Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti” di Palermo
Le attività di musicoterapia, organizzate dal Conservatorio “Antonio Vivaldi” di Alessandria e dal Conservatorio “Alessandro Scarlatti” di Palermo nel contesto del progetto Casta Diva, prevedono la realizzazione di una ricerca in forma di studio pilota che intende indagare l’immagine del femminile e della donna nella nostra società dialogando con i giovani di oggi e coinvolgendo le istituzioni della rete (studenti dei Conservatori, istituti scolastici, associazioni, cooperative, aziende ospedaliere), a sostegno di donne afferenti ai centri e alle associazioni del territorio di Alessandria e di Palermo. È prevista all’interno del progetto la strutturazione di azioni di formazione e di ricerca che intendono ampliare le conoscenze e competenze degli studenti del Biennio di Teorie e tecniche in Musicoterapia
iscritti ai Conservatori di Alessandria e Palermo. Verranno presentati gli esiti/dati raccolti durante la realizzazione del progetto pressola XIII Conferenza Internazionale di Musicoterapia (13th European Music Therapy Conference) che si terrà ad Amburgo, in Germania, dal 23 al 27 luglio 2025. Inoltre, nell’autunno 2025 sarà organizzata una giornata di studi dedicata alla condivisione e presentazione del progetto di musicoterapia e dei relativi esiti con la partecipazione degli studenti e dei ricercatori italiani ed esteri coinvolti.
Conservatorio di Musica “Franco Vittadini” di Pavia
Il Conservatorio di Musica “Franco Vittadini” di Pavia parteciperà al Casta Diva con tre attività. La prima, dal titolo “L’emancipazione femminile nel teatro musicale”, è un laboratorio per lo studio e la realizzazione dell’allestimento de “L’Altro Trittico” ossia “Il segreto di Susanna” di Ermanno Wolf- Ferrari, “Il Telefono” di Giancarlo Menotti e “La Scuola di Guida” di Nino Rota. Alcuni incontri del laboratorio verranno trasmessi in streaming presso importanti Università cinesi. Il materiale filmato e registrato verrà utilizzato per realizzare un documentario. La seconda attività, dal titolo “Le figure femminili sacre e la loro rappresentazione in musica e nell’arte”, si configura come una rassegna di
concerti presso la chiesa barocca di Santa Maria Incoronata di Canepanova a Pavia, che verranno accompagnati da un approfondimento iconografico a cura della dott.ssa Caterina Zaira Laskaris. La registrazione di questi eventi sarà finalizzata alla realizzazione in più lingue di un documentario ‘concertato’ da inserire sulla piattaforma. Infine sarà proposto un laboratorio per lo studio e la rappresentazione dell’oratorio “Giuditta” di Domenico Cimarosa. Non esistendo una partitura a stampa è prevista la stesura di un’edizione critica.
Conservatorio di Musica “Giuseppe Nicolini” di Piacenza
Il Conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza nell’ambito del progetto Casta Diva approfondirà il contributo creativo delle compositrici nell’opera italiana con diverse attività di ricerca e produzioni artistiche. Nel periodo di svolgimento del progetto si procederà alla creazione di un database di opere composte da donne nel corso dei secoli, con le informazioni relative a luoghi e date di rappresentazione e corredate dalle fonti musicali con localizzazioni. Nell’aprile 2025 l’allestimento delle farse di Lauro Rossi, “Il Maestro e la Cantante” e “Lo Zigaro Rivale”. Entrambe le opere furono rappresentate nel 1867 e saranno riprese per la prima volta in tempi moderni. Nel periodo compreso tra marzo e giugno 2025 sarà messo in scena lo spettacolo “Da Didone a Tosca: la voce delle donne nell’opera lirica”, che prevede l’esecuzione di arie d’opera per canto e pianoforte, con voce recitante affidata ad attore/attrice. Lo spettacolo sarà presentato anche al Conservatorio di Alessandria.
Conservatorio di Musica “Giulio Briccialdi” di Terni
Il Conservatorio Briccialdi, nell’ambito del progetto Casta Diva, realizza la propria partecipazione con la proposta artistica “La pazzia dei personaggi femminili come forma di dissenso”. La suddetta proposta scaturisce dalle attività del Dipartimento di Canto (Lirico e Rinascimentale e barocco), coinvolgendo anche le Scuole di Composizione, Musica applicata alle immagini, Arte scenica, Direzione d’orchestra e Direzione di coro. Il Conservatorio, mediante la realizzazione di un’opera originale, pensata per essere realizzata in modo itinerante, affronterà la tematica della pazzia nei personaggi femminili che popolano il vasto repertorio dell’opera lirica nei secoli, rintracciando in essa l’unica forma di protesta a loro concessa dai librettisti e dai compositori. L’obiettivo principale del progetto è dunque creare ed eseguire un’operina-collage, composta da scene celebri di pazzia femminile tratte dal vasto repertorio dell’opera lirica nel corso dei secoli, dal Seicento fino a Verdi. La realizzazione musicale sarà affidata agli studenti delle Scuole di Composizione e Musica applicata, ricorrendo tanto a parodie di pagine esistenti, quanto a nuove musiche espressamente composte per l’occasione. A differenza delle tradizionali opere, questa creazione non appartiene a un librettista. Gli studenti lavoreranno direttamente sulle scene, collegandole in modo originale, offrendo al pubblico ulteriori e nuovi punti di vista atti a sottolineare l’ipotesi della pazzia come protesta del personaggio
femminile. La tematica della pazzia femminile sarà pertanto esplorata attraverso la musica, la recitazione e l’immaginario scenico, in un diverso rapporto rispetto alle fonti originali. L’opera così composta è pensata in forma modulare, con un organico strumentale snello e di facile allestimento perché possa essere agilmente eseguita in diverse location e con un target di pubblico quanto più esteso possibile. Un obiettivo non meno importante, oltre il confronto con altre realtà, implicito nella natura plurale di questo progetto – intesa come confronto tra studenti della stessa Scuola, così come tra studenti di istituti diversi – punta a promuovere la creatività e l’innovazione tra i suoi studenti, attraverso il riesame e l’immersione emotiva nel repertorio del nostro passato, come momento di riflessione sulla condizione umana e sulle sfumature della pazzia attraverso l’arte.
Accademia di Belle Arti di Napoli
Il contributo al progetto Casta Diva da parte dell’Accademia di belle Arti di Napoli sarà focalizzato sulla figura della costumista nell’opera lirica attraverso un ciclo di convegni dedicati alla tematica che rientrerà in un più esteso percorso espositivo e di digitalizzazione dei contenuti dal titolo “Vestire la musica. Le costumiste italiane nell’opera lirica”. L’Accademia di Belle Arti di Napoli vanta l’importante primato nella propria storia di aver istituito negli anni Settanta la prima cattedra di Costume per lo spettacolo grazie all’opera della costumista Odette Nicoletti dando vita a una vera e propria scuola in questo settore. Il progetto ha come obiettivo la valorizzazione della figura delle costumiste nella produzione operistica esplorando l’attività, l’immaginario e il valore attraverso la realizzazione di un ciclo di seminari e un convegno dove i risultati della prima fase di studio saranno mostrati e resi pubblici. L’allestimento di un percorso espositivo di bozzetti originali e costumi integrerà le attività del convegno. Verrà altresì affrontata la fase di digitalizzazione dei contenuti: bozzetti, testi, locandine, foto di scena delle principali produzioni operistiche ad opera delle protagoniste precedentemente citate. Alcuni dei partner esterni coinvolti sono il Teatro di San Carlo, la sartoria teatrale Tirelli, la sartoria teatrale The One e il Centro ICT per i beni culturali dell’Università degli studi di Salerno. Il calendario delle attività prevede; a ottobre 2024 il convegno “Vestire la musica”; a dicembre un incontro sull’attività della costumista, già direttrice della sartoria del Teatro San Carlo di Napoli, Giusy Giustino; ad aprile 2025 una giornata di studi dedicata ad Anna
Anni con la dottoressa Laura Nobile, direttrice della Sartoria cine-teatrale Tirelli; e infine a ottobre 2025 una giornata di studi dedicata alle costumiste italiane con vari ospiti e interventi, con presentazione della mostra relativa e presentazione dei primi risultati della digitalizzazione dei contenuti.
Accademia Albertina di Belle Arti di Torino
Accademia Albertina di Belle Arti di Torino partecipa come partner al Work Package 2 del progetto Casta Diva, specificatamente dedicato alla produzione artistica. In particolare, l’Accademia collaborerà con il Conservatorio di Alessandria alla realizzazione di due lavori nell’ambito del teatro musicale: la rappresentazione di “Suor Angelica” di Giacomo Puccini che debutterà presso il Conservatorio a Settembre 2024, e che vedrà il coinvolgimento della scuola di Scenografia dell’Accademia in particolare per la realizzazione dei costumi di scena; il recital “Femmine d’Italia”, lavoro che presenta una serie di arie che incorporano il tema della seduzione femminile. Per questa performance, che andrà in scena nella primavera 2025, sempre presso il Conservatorio, l’Accademia parteciperà con la scuola di Scenografia alla realizzazione di costumi ed elementi scenografici, e con la scuola di Nuove Tecnologie dell’Arte che curerà le scenografie digitali dello spettacolo attraverso delle proiezioni video.
Università degli Studi “La Sapienza” di Roma
La sezione di Design, Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura
dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma si occupa della progettazione della piattaforma digitale dedicata all’intero progetto, con interventi specifici sul design dell’esperienza e dell’interfaccia. La Digital Hub, lato back-end, permette di popolare contenuti audio e sonori, gli spettacoli prodotti nell’ambito del progetto, le lezioni in mutual learning, la raccolta di iniziative e documentazione, fra cui i fondi musicali digitalizzati; lato front-end, invece, consente il dialogo con gli utenti, la comunicazione delle iniziative, la visualizzazione di bibliografia scientifica. È prevista inoltre la progettazione di una mostra virtuale. Per la piattaforma sono coinvolti due designer, un webmaster, e un archivista digitale. La collaborazione (drammaturgia, ricerca delle fonti) allo spettacolo “Le femmine d’Italia”, con la regia del Prof. Luca Valentino del Conservatorio di Alessandria, vede interessata la Prof.ssa Paola Bertolone, docente di discipline dello spettacolo dell’Università degli Studi “La Sapienza”.