Cronaca - Alessandria

Autovelox: in attesa di “chiarezza” la Polizia Locale di Alessandria mette “in stand by” il rilevatore di velocità

ALESSANDRIA – Il problema della distinzione o equiparazione tra “omologazione” e “approvazione” degli autovelox si trascinava da tempo. Le sentenze di merito, negli anni, sono state tante e diverse. A volte hanno dato ragione agli automobilisti, altre volte no. La situazione è recentemente cambiata dopo l’intervento della Cassazione che ha “smontato” l’interpretazione che vorrebbe equiparati “omologazione” e “approvazione” delle apparecchiature.

L’ordinanza della Suprema Corte non ha annullato in massa tutte le multe comminate con i rilevatori di velocità e non obbliga i giudici a seguire lo stesso orientamento ma di fronte alle parole messe nero su bianco dalla Cassazione alcuni Comuni hanno iniziato a “spegnere” gli autovelox. Anche la Polizia Locale di Alessandria ha messo “in stand by” l’unico rilevatore di velocità mobile in dotazione agli agenti. La decisione è stata presa sentito anche il parere dell’avvocatura Comunale, ha spiegato il Comandate della Polizia Locale di Alessandria Alberto Bassani, così da evitare ricorsi in attesa di avere maggiore “chiarezza”.

La speranza è che “si faccia presto” hanno evidenziato anche gli esperti radunti a Palazzo Monferrato ad Alessandria per l’evento “Sodi Academy”, la giornata formativa organizzata da Sodi Scientifica, l’azienda fiorentina che ha inventato l’autovelox e ne detiene il marchio, e che ha portato ad Alessandria Comandanti e Ufficiali della Polizia Locale anche da altre regioni del Nord Italia. I rilevatori di velocità, ha spiegato Paolo Sodi, amministratore delegato di Sodi Scientifica, non sono nati per aiutare i Comuni a “fare cassa” ma per aumentare la sicurezza stradale. La tecnologia oggi consentirebbe di rilevare, e scoraggiare, anche altre pericolose infrazioni alla guida, come l’uso del cellulare, ma anche se la tecnologia già può la legge, almeno quella italiana, ancora non lo permette.

 

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