20 Giugno 2024
13:42
A Roma nel primo giorno di sospensione dalla Camera Amich salva turista colto da infarto
ROMA – Nel primo dei sette giorni di sospensione dalla Camera, l’onorevole Enzo Amich ha salvato la vita a un turista spagnolo colto da arresto cardiaco. Costretto a rimanere fuori da Montecitorio dopo la rissa scoppiata in Aula mentre era in corso l’esame del ddl sull’Autonomia differenziata, il parlamentare monferrino di Fratelli d’Italia era a Roma con la figlia e stava passeggiando vicino a Villa Borghese quando la sua attenzione è stata richiamata da un uomo di circa 70 anni che si stava sbracciando per chiedere l’aiuto di automobilisti e passanti nella trafficata zona della Capitale.
Il parlamentare, ha raccontato, si è subito avvicinato per capire cosa fosse successo ed è stato immediatamente indirizzato verso una persona stesa a terra qualche metro più avanti. Quando l’ha raggiunta Amich ha capito la gravità della situazione. Quell’uomo non respirava. Il parlamentare ha subito allertato il 112 e ha iniziato le manovre di rianimazione: “L’ho messo in posizione di sicurezza e ho iniziato a praticare il messaggio cardiaco guidato in vivavoce dagli operatori del 118“. Attorno al parlamentare anche alcuni cittadini hanno fatto il possibile per aiutare in quei momenti concitati, compresa la giovane figlia di Amich. C’è stato chi ha creato spazio, chi ha sollecitato i soccorsi, chi si è posizionato in punti facilmente visibili per indirizzare l’ambulanza, ha raccontato il parlamentare.
Grazie al massaggio cardiaco il turista spagnolo di 59 anni dopo alcuni minuti si è ripreso ma Amich, su consiglio del 118, ha continuato la manovra per una decina di minuti fino all’arrivo dell’ambulanza. Il turista quella stessa sera è stato poi operato d’urgenza al cuore: “È ancora in prognosi riservata ma stabile“ ha raccontato il parlamentare.
Amich conosceva le manovre salvavita. Le aveva imparate nell’Esercito e perfezionate nei corsi seguiti come volontario di Protezione Civile. Non era neppure la prima volta che praticava il massaggio cardiaco per salvare una vita: “Mi era capitato tre anni fa di intervenire insieme ad alcuni volontari della Croce Rossa per soccorrere una persona lungo le sponde del Po“. Anche negli anni da sindaco di Coniolo Amich aveva promosso corsi con i volontari della Croce Rossa e aveva fatto installare un defibrillatore nella piazza del paese: “Io conoscevo le manovre e mi sono assunto la responsabilità di intervenire, ovviamente con il supporto degli operatori del 118 collegati al telefono. È fondamentale che le persone imparino le manovre salvavita, a partire dagli appartenenti alle forze dell’ordine, ma è anche importate un intervento del legislatore per tutelare chi interviene in soccorso in caso di malori improvvisi”.
E in merito alla rissa in Aula che ha portato alla sua sospensione Amich ha spiegato: “E’ stato un errore scendere dagli scranni. Sono stato punito perché sono intervenuto per dividere e non dovevo farlo io, perché per quello c’è il personale addetto di Montecitorio. Accetto il giudizio e la sospensione ma faccio fatica a comprendere alcune esternazioni e strumentalizzazioni su quanto accaduto. Mi hanno anche attaccato per i miei anni nella Folgore ma è proprio lì che ho imparato le manovre salvavita che mi hanno permesso di aiutare il turista spagnolo l’altro giorno”.