Autore Redazione
martedì
25 Giugno 2024
16:48
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Cronaca - Alessandria

Grazie ai “Luoghi del Cuore”, al via i restauri nella chiesa di San Giacomo della Vittoria

Grazie ai “Luoghi del Cuore”, al via i restauri nella chiesa di San Giacomo della Vittoria

ALESSANDRIA – Grazie al terzo posto raggiunto nel 2022 nell’undicesima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo, possono partire il restauro della scultura lignea della “Madonna Addolorata” del XVIII secolo e dell’apparato decorativo pittorico e a stucco del presbiterio del Santuario di San Giacomo della Vittoria, nella omonima via nel cuore di Alessandria.

Nel 2022 l’Associazione Spazioidea, Insieme per Alessandria e Per San Giacomo, appoggiate dalla Delegazione FAI di Alessandria, erano riuscite a raccogliere 31.028 voti grazie al grande coinvolgimento di cittadini e scuole del territorio e salire così sul terzo gradino del podio nazionale del censimento del Fai che ha assicurato 30 mila euro per realizzare il progetto di restauro proposto dalla Diocesi di Alessandria.

La scultura lignea del Santuario e l’intero apparato decorativo pittorico dove è inserito inserito il simulacro, oltre a un’oggettiva valenza culturale e artistica, hanno anche un notevole significato storico e simbolico. Tra il 1668 e il 1690 le iniziative di culto da parte dei Servi di Maria favorirono la diffusione del culto della Madonna dei Dolori. Inizialmente la devozione dell’Addolorata era collegata alla Settimana Santa, poi è nata la sua festa, originariamente celebrata il venerdì precedente o successivo alla Pasqua e infine a settembre. I simboli che meglio identificano questo tipo di immagine sono le sette spade conficcate nel cuore di Maria, il volto inclinato e rivolto a cielo, le mani giunte con dita intrecciate.

Il restauro, che prevede il consolidamento strutturale, la pulitura e il recupero complessivo dell’opera, sarà realizzato nel laboratorio della dott.ssa Silvia Balostro di Vignole Borbera sotto il diretto controllo del Delegato vescovile per i beni culturali della diocesi prof. Luciano Orsini e del funzionario della Soprintendenza.

Il luogo: il Santuario di San Giacomo della Vittoria

La costruzione della chiesa ricorda un fatto d’arme glorioso, ovvero la vittoria riportata alle porte di Alessandria il 25 luglio 1391 (giorno di San Giacomo) dagli alessandrini con le truppe viscontee agli ordini del condottiero veronese Jacopo Dal Verme, che sconfissero l’esercito francese guidato da Giovanni III d’Armagnac, responsabile dell’assalto alla città. Il bottino derivante da questo trionfo venne utilizzato, in parte, per la costruzione della chiesa, che fu chiamata, appunto, della Vittoria. L’intero complesso di San Giacomo della Vittoria è stato oggetto nel corso dei secoli di interventi cospicui che ne hanno snaturato l’originaria struttura trecentesca, inglobata nella trasformazione sette-ottocentesca. L’edificio primitivo, iniziato nel 1392, dovette essere terminato all’inizio del 1400 e affidato agli agostiniani nel 1405 dopo breve officiatura dei preti secolari, così come il convento intitolato a San Cristoforo che sorse insieme alla chiesa, centro di attività caritative, culturali ed educative. Agli agostiniani si devono i lavori di ridefinizione architettonica e nuova decorazione eseguiti fra i secoli XVIII-XIX. La chiesa oggi si presenta ad aula unica con volta a botte e abside poligonale, mentre le pareti perimetrali sono scandite da tre archi per lato; il rivestimento marmoreo dei pilastri è riconducibile a un intervento novecentesco. La volta presenta motivi decorativi ad affresco e cornici in stucco dorato riconducibili alla metà del 1800.

La chiesa di San Giacomo della Vittoria è un gioiello storico-artistico, simbolo architettonico per la città di Alessandria dell’epoca rinascimentale. Degno di nota è ciò che rimane dell’originaria decorazione trecentesca ad affresco: la Madonna del latte del 1395 attribuito al pittore lodigiano detto ‘Maestro di Ada Negri’. Il frammento, serrato in una teca, si trova sul muro perimetrale destro ed è completato da un finto tendaggio tardo-ottocentesco.

In un censimento, quello del 2022, con una forte presenza di luoghi di Alessandria e della sua provincia – ha commentato Federica Armiraglio, Responsabile progetto “I Luoghi del Cuore” FAI e Intesa Sanpaolo sono lieti di poter destinare il contributo per il terzo posto in classifica a questo luogo, nel cuore della città e dei cittadini, come conferma il grande numero di ex voto ancora oggi conservati all’interno della Chiesa. Grazie ai comitati molto attivi durante tutto il corso del censimento è stato possibile raggiungere più di un obiettivo di quelli che ogni edizione della campagna “I Luoghi del Cuore” si prefigge. Grazie alla raccolta voti si è infatti potuto sensibilizzare la collettività sugli urgenti lavori di cui il bene necessitava, coinvolgere gli studenti di tutti gli istituti scolastici sull’importanza di dare un futuro al patrimonio che ci appartiene e, non ultimo, il coinvolgimento della Diocesi di Alessandria, proprietaria del Bene, ha permesso di agire in maniera concreta per la Chiesa di San Giacomo.”

Il provvidenziale intervento resosi possibile grazie all’insostituibile contributo del FAI e di Intesa Sanpaolo – ha aggiunto il Prof. diac. Luciano Orsini, Delegato vescovile per i beni culturali e l’edilizia di culto della diocesi di Alessandria – è indirizzato al progetto di conservazione, tutela e successiva promozione, dell’artistica statua lignea raffigurante la Beata Vergine Addolorata che la chiesa di San Giacomo della Vittoria, una delle più antiche della città, conserva dall’inizio del XVIII secolo. È significativo sottolineare che l’attenzione che sarà posta a questo processo di recupero non potrà che essere ben accetto e lodato dai molti frequentatori del santuario oltreché apprezzato dalla diocesi di Alessandria. Grazie al censimento I Luoghi del Cuore che ogni due anni permette di scoprire e meglio valorizzare opere d’arte perlopiù sconosciute, ma degne di un recupero divulgativo, questo intervento rappresenta l’ennesimo tassello di un più ampio impegno per il recupero delle centinaia di opere d’arte delle quali è ricca la nostra diocesi. Un particolare ringraziamento quindi al FAI e a Intesa Sanpaolo per aver contribuito in modo insostituibile a un dono significativo per la comunità e per le future generazioni”.

(In copertina e nell’articolo foto tratte dal sito del Fai).

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