Autore Redazione
giovedì
27 Giugno 2024
09:08
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Cronaca - Alessandria

Roggero (Lega): “No alla svendita delle reti di acqua e gas. Rischio sacrificio lavoratori e aumenti”

Roggero (Lega): “No alla svendita delle reti di acqua e gas. Rischio sacrificio lavoratori e aumenti”

AGGIORNAMENTO ORE 14: la replica dell’assessore ed esponente del Pd Giorgio Laguzzi. 

ALESSANDRIA – La Lega di Alessandria torna ad accendere i fari sul Gruppo Amag. È il capogruppo della Lega a Palazzo Rosso, Mattia Roggero, ad avanzare accuse all’attuale amministrazione sulla “profonda riorganizzazione delle società dell’azienda finalizzata all’apertura al capitale privato in Amag Ambiente, Amag Reti Gas e Amag Reti Idriche“.

Questo scenario, spiega Roggero, rischia di dare il via al “sacrificio di posti di lavoro per rendere le aziende più appetibili”, con l’aggiunta di un possibileaumento della Tari, l’acqua e gli altri servizi dopo l’ingresso del socio privato“.

La Lega quindi ha annunciato che in consiglio comunale il partito si muoverà contro la svendita delle reti dell’acqua e del gas, che rappresentano l’unico vero asset strategico del Gruppo Amag, e sono un patrimonio di tutta la comunità alessandrina. Siamo favorevoli a valutare la creazione di una multiutility di dimensione provinciale, a partire appunto da una società dell’acqua. Ma deve trattarsi di una società a capitale totalmente pubblico con la tutela dei livelli occupazionali del Gruppo. Peraltro l’Egato 6 ha indicato nel 2034 la data di superamento dell’attuale contratto di rete. Come mai il Partito Democratico ha tutta questa voglia di accelerare? Inoltre, ve lo ricordo, nel caso, andranno indette regolari gare di dimensione europea: non si può muoversi in una dimensione di trattativa individuale con questo o quel partner privato“.

Da due anni il Gruppo Amag naviga a vista – afferma il capogruppo della Lega – tra immobilismo e incertezza. Progetti innovativi come la smart city e le comunità energetiche, che avrebbero proiettato il Gruppo all’avanguardia europea, rendendolo competitivo ed efficiente, sono stati rottamati per ‘partito preso’, peraltro con il rischio di sborsare indennizzi milionari. Il centro sinistra si è distinto, dal settembre 2022 ad oggi, soltanto per la ‘girandola’ di manager per noi assolutamente non adeguati. I dipendenti del Gruppo, a cui va l’assoluta solidarietà della Lega, sono stati abbandonati in un ‘limbo’.
Quanti di questi lavoratori alessandrini rischiano il posto di lavoro, nel nuovo modello organizzativo che il sindaco Abonante e l’assessore Laguzzi hanno deciso di avallare su indicazione dei loro nuovi consulenti, e sconfessando completamente l’operato dei professionisti precedenti, individuati durante il mandato Rossa, e che il centro destra dal dicembre 2019 al settembre 2022 decise di confermare proprio per dare continuità all’organizzazione e ai progetti aziendali?”.

Roggero conclude sottolineando nuovamente quanto “da due anni a questa parte la città è sporca e in abbandono, i rifiuti sono ovunque, e ci aspettiamo anche di peggio in questi mesi estivi. In compenso la Tari ha costi abnormi, e non vorremmo che, con il nuovo corso prefigurato da Abonante e Laguzzi, la stessa sorte toccasse all’acqua. Con il referendum del 12 e 13 giugno 2011, peraltro promosso dalla sinistra, 26 milioni di cittadini italiani sancirono che sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profitto, e che la stessa dovesse rimanere a controllo totalmente pubblico, e a disposizione di tutti“. Il capogrupopo della Lega termina chiedendosi quindi se “oggi il sindaco Abonante la pensi ancora così, o si appresti a cederne proprietà e gestione delle reti ai privati”.

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