27 Giugno 2024
10:50
Freddo e maltempo: un disastro per il miele alessandrino
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Un altro anno terribile per gli apicoltori. Il freddo e le piogge di questi mesi hanno ridotto fortemente e in alcuni casi azzerato i raccolti di miele, acacia e millefiori in particolare. Le fioriture sono state rovinate da temporali, grandinate e temperature troppo basse, spiega Coldiretti, con conseguenze negative per la sopravvivenza stessa delle api e scorte di cibo esaurite negli alveari.
“Oltre a non riuscire a produrre miele, le aziende apistiche sono costrette a sostenere costi di gestione sempre più elevati per l’alimentazione di soccorso somministrata per mantenere le famiglie di api in buone condizioni di salute e spesso per salvarle letteralmente dalla morte per fame – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco. L’aggravio dei costi che gli apicoltori sono stati costretti a fronteggiare per preservare la salute delle api non potrà quindi essere compensata dalla vendita del prodotto finito, tanto che in alcune zone si teme che diverse aziende non riusciranno ad avere miele per tutto l’anno“.
La situazione delle api nostrane, nei circa 30.000 alveari presenti sul territorio alessandrino e 195.000 a livello regionale, rappresenta un indicatore dello stato di salute dell’ambiente ma anche un campanello d’allarme di eventuali criticità.
Questo scenario spalanca le porte, spiega l’associazione, alle importazioni di miele straniero che in Italia nel 2024 sono aumentate del 23%. Nei primi due mesi dell’anno, in particolare, sono arrivati quasi 4,8 milioni di chili di prodotto straniero, di cui oltre ¼ di provenienza Extra Ue, spesso di bassa qualità e a prezzi stracciati, che esercita una pressione al ribasso sulle quotazioni di quello italiano, mettendo in ulteriore difficoltà i produttori nazionali, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat. L’Ungheria di Orban ha praticamente raddoppiato le vendite nel nostro Paese.
Un sostegno in tale direzione viene dalla nuova Direttiva Breakfast varata dall’Unione Europea che introduce un’etichetta obbligatoria e chiaramente visibile del paese di origine, e avvia un processo per creare un sistema di tracciabilità del prodotto. Nel caso di miscele, l’etichetta includerà anche la percentuale per ciascun Paese di provenienza.
“Un passo avanti importante verso la trasparenza che va ora completato introducendo il principio di reciprocità, per evitare che nel nostro Paese arrivi miele prodotto secondo modalità vietate in Europa, garantendo il rispetto delle stesse regole in materia di sicurezza alimentare, qualità e tutela dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori. Attraverso l’acquisto diretto del miele dagli apicoltori italiani si sostiene il presidio del territorio e la presenza di una sentinella importante della qualità dell’ambiente e della biodiversità qual è l’ape“, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.