29 Giugno 2024
10:43
Amag, l’Ad Rava replica a Locci: “Notizie false e diffamatorie, valutiamo vie legali”
ALESSANDRIA – L’Amministratore Delegato di Amag spa, Emanuele Rava, replica alle dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia, Emanuele Locci, sulla situazione della multiutility alessandrina, “una speculazione politica” secondo l’Ad, che Rava condanna “con la massima fermezza” .
Di seguito la replica dell’Amministratore Delegato di Amag spa.
“La necessità di 100 esuberi è stata più volte da me smentita in tutte le sedi, dall’incontro con le organizzazioni sindacali del 14 giugno all’audizione del 20 giugno tenuta presso la commissione Bilancio del Comune di Alessandria. È invece necessario, e anche questo l’ho ribadito più volte, un radicale cambiamento nella gestione del personale: deve essere all’insegna del merito, del lavoro di squadra e di una maggiore efficienza, e non, come è avvenuto negli anni dell’amministrazione di centrodestra, il risultato di privilegi e di ingerenze esterne. Basta ricordare che tra 2021 e 2022, in prossimità delle elezioni amministrative, nel Gruppo sono state effettuate ben 61 assunzioni ed elargite 129 promozioni, di cui 75 (su circa 100 dipendenti) nella sola AMAG S.p.A. Questo ha fatto salire il costo del personale in modo rilevante e infarcito AMAG di quadri e dirigenti.
Come già detto in Commissione, nessuno ce l’ha con i dipendenti ma è evidente che oggi sia necessario un cambio di passo per far riacquistare efficienza all’azienda
I consulenti di MoveOnTeam non hanno mai tenuto “comportamenti assolutamente fuori luogo (…) che vanno dall’atteggiamento irrispettoso fino all’uso di linguaggio offensivo verso le lavoratrici e i lavoratori”. Il consigliere Locci riporta affermazioni contenute in un comunicato sindacale già contestato dall’Azienda. Le attività di riorganizzazione aziendale possono talvolta determinare occasioni di frizione perché il cambiamento non è sempre facilmente accettato da tutti; accusare i Consulenti di comportamenti fuori luogo, mancanza di rispetto e uso di linguaggio offensivo non corrisponde alla realtà.
Il “corso di formazione da mille euro all’ora” sulla leadership adattiva ha avuto un costo totale di 17.000 euro, si è svolto nell’arco di 4 giorni, sono state iscritte 43 persone, ed è stato tenuto da un docente laureato all’Università di Harvard, coadiuvato da due assistenti. Corsi analoghi a quello tenuto in AMAG sono già stati effettuati per formare il personale di Banca Intesa, Unicredit, Fondazione Compagnia San Paolo, Illy, Italgas, Università di Siena, Università della Calabria, e altri enti di rilevanza nazionale, nonché numerose PMI.
AMAG non è “ormai amministrata dai consulenti di MoveOn piuttosto che dagli amministratori designati dai soci”, come afferma il signor Locci. Noi oggi in AMAG abbiamo veramente cambiato il modo di lavorare, operando in squadra e con staff meeting settimanali in cui, fianco a fianco, l’Amministratore Delegato, i dirigenti, le figure apicali del gruppo e i Consulenti si confrontano sui problemi e sulle soluzioni.
Solo così oggi si possono gestire le aziende. Ciò non toglie che le decisioni siano assunte dal Consiglio d’Amministrazione e dall’Amministratore Delegato che da alcune settimane ha tutte le deleghe gestionali. MoveOnTeam è il consulente che ha l’incarico di fornirci il supporto operativo per riorganizzare il Gruppo dopo anni di gestione inadeguata e di strategie inesistenti. Segnalo al consigliere Locci, che si preoccupa tanto di chi comanda in AMAG ma non di quello che si sta facendo, che in questi ultimi mesi, con il supporto di MOT, abbiamo riorganizzato e ristrutturato intere funzioni, dagli acquisti al recupero del credito non incassato. In poche settimane abbiamo già recuperato quasi 2 milioni e mezzo e le bollette idriche non pagate sono scese a quasi 13 milioni, quando il centrodestra, a fine 2022, ci ha lasciato morosità per circa 16 milioni. Non è un’impresa facile, come testimonia il fatto che il bando pubblico per la ricerca di un nuovo presidente ha ricevuto una sola candidatura.
“L’unica candidata alla Presidenza di Amag” vanta un curriculum che spazia da Olivetti a Finmeccanica, da Iren ad Ansaldo: Lorenza Franzino è una figura di indubitabile eccellenza nel panorama delle società pubbliche e private italiane e non ha certo bisogno di raccomandazioni o scorciatoie per aggiudicarsi un posto, peraltro decisamente scomodo, al vertice di un’azienda in sofferenza. AMAG non può che essere grata e orgogliosa della sua disponibilità a supportare il risanamento del Gruppo.
Accusare l’Amministratore Delegato di Amag di dire “il falso”, infine, prefigura il reato di diffamazione, per il quale ho dato mandato ai legali dell’Azienda di valutare i passi opportuni.
Diffido dunque formalmente il consigliere Locci dal continuare a diffondere notizie false e palesemente diffamatorie nei confronti degli Amministratori di AMAG e dei loro Consulenti, a cui confermo tutta la mia stima e la mia indiscussa fiducia. Danneggiare l’immagine di un’Azienda che è patrimonio della città, col solo scopo di lucrare una piccola visibilità personale, è pura speculazione politica da condannare con la massima fermezza”.