Autore Redazione
giovedì
4 Luglio 2024
08:11
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Politica - Alessandria

Rimpasto di giunta: un rinnovamento d’esperienza

Rimpasto di giunta: un rinnovamento d’esperienza

ALESSANDRIA – Il rimpasto della giunta Abonante è stato, secondo quanto lo stesso sindaco ha dichiarato, all’insegna del rinnovamento. Giovanni Barosini ha preso il posto, come vice sindaco, di Marica Barrera (eletta nella Lista Abonante), e di sicuro il neo vice sindaco è un simbolo del rinnovamento: è passato dalla precedente giunta Cuttica di centro destra a quella di centro sinistra con una encomiabile agilità politica, in un paio di anni o poco più. Agilità che dimostrerà sicuramente nei suoi numerosi incarichi, dalla gestione dei rapporti con la Regione per il nuovo ospedale a quella per la realizzazione del Teatro comunale, fino al Commercio prima in capo a Giovanni Berrone, voluto dallo stesso Barosini, e uscito dalla giunta per questione di pesi e contrappesi politici, ed è dunque giusto che abbia nel portafoglio quelle deleghe. Poi, se Berrone si è licenziato per diventare assessore non sarà certo responsabilità di sindaco e vice.
Un appunto forse potrebbe essere il fatto che Barosini sia del partito Azione di Calenda, che in Regione ha appoggiato il centro destra, ma con il nuovo ospedale targato Cirio in fondo non è un vantaggio? Resta da vedere per chi e come.

Dunque rinnovamento dicevamo, e mai verrebbe in mente di pensare che non sia così, anche se i maligni dicono che si sono dovuti accontentare patti risalenti all’elezione di Abonante e “tu sai come sono le correnti”, pare sia stata una delle frasi del sindaco a un collega di partito (nel Pd dove le correnti pesano molto).

Un dubbio: in tutto questo giro di poltrone non se ne è trovata una per Marica Barrera, che in questi due anni è stata sempre presente e operativa, dimostrando lealtà politica e si pensa anche capacità amministrativa. In questi giorni il profilo social di Barrera è stato tempestato di messaggi di solidarietà. Ma si sa è il rinnovamento e tu non ci puoi fare nulla (semicitazione dal film “L’ultima minaccia” ndr). Ci sono comunque due nuove assessore, entrambe competenti, e quindi la parità di genere è rispettata, sebbene avrebbero meritato più peso nelle qualifiche ma insomma il bene della città val bene qualche sacrificio. Le neo-assessore hanno padrini di valore, e comunque espressione di politici di consumata esperienza nel settore, come l’onorevole Federico Fornaro (per Roberta Cazzulo, Articolo 1 e poi Pd) e Domenico Ravetti (per Irene Molina, Pd).

Altro esempio di rinnovamento l’ingresso di Gianni Ivaldi, ex assessore (con Rita Rossa) e già capo gruppo Pd con Fabbio, se non proprio nuovo diciamo che rinnova l’esperienza.
Insomma un nuovo che non spaventa, l’esperienza c’è e se anche non ci fosse qualcuno aiuterà per risolvere una questione come Amag, una multiutility che speriamo a breve trovi ufficialmente la strada da percorrere, un settore del commercio che arranca ed è sempre in cerca di nuove iniziative e una città che secondo i dati delle agenzie immobiliari ha il valore delle case in caduta libera (ad essere ottimisti siamo sugli 800 euro, in media, ma basta guardare sui siti di settore e si trovano appartamenti anche a 500) il calo da gennaio 2015 al 2022 è stato del 23% e negli ultimi due anni è risalito di appena il 3. E l’indice del prezzo degli immobili è significativo, insieme agli appartamenti di pregio che non trovano compratori.
Ma si sa non è colpa dell’amministrazione se l’economia della città va a rilento, ci sono diverse iniziative e si è in attesa di chi compri la Centrale del latte e della realizzazione del Campus universitario. Alessandria è curiosa ora di scoprire l’impatto di questo rinnovamento, d’esperienza.

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