5 Luglio 2024
05:00
Assunzioni e promozioni in Amag. Affondo, “numeri alla mano”, di Lega e Fratelli d’Italia
ALESSANDRIA – Opposizioni all’attacco, ad Alessandria, sui “numeri” di assunzioni e promozioni in Amag. “In questi giorni – ha spiegato in una nota Mattia Roggero, capogruppo della Lega a Palazzo Rosso – abbiamo letto sui giornali locali, attribuiti agli attuali vertici del Gruppo Amag, dati estremamente imprecisi su assunzioni e promozioni: ben diversi dalla realtà, e dai numeri che sono stati più volte discussi nelle apposite commissioni comunali, e che giovedì sono stati presentati all’Assemblea dei soci Amag dal consigliere di amministrazione Paolo Arrobbio, già Presidente del Gruppo nel triennio 2019-2022”.
“Di fronte a tanta imprecisione – aggiunge Roggero –, Paolo Arrobbio, che la Lega ringrazia per la sua grande professionalità, e la dedizione agli interessi della comunità alessandrina, ha fatto parlare i numeri, con tanto di tabelle. Dalle stesse si evince che negli scorsi anni il dato complessivo dei dipendenti a tempo indeterminato è stato sostanzialmente stabile, e che l’unico vero exploit di personale si ebbe negli anni antecedenti al 2017, con ben 81 assunzioni di personale provenienti da Amiu, Atm e Teatro. Assunzioni che peraltro noi non contestiamo, perché certe forme di sciacallaggio politico le lasciamo volentieri ad altri.
Altra precisazione importante riguarda promozioni e premi vari (prassi per altro consolidata ed ampiamente confermata anche dall’attuale management): il loro costo complessivo, durante la gestione targata centro destra, è stato di circa 300 mila euro, è vero: ma tra i profili beneficiari degli aumenti nei mesi successivi ci sono stati pensionamenti per circa 960 mila euro. Il saldo indica, se la matematica non è un’opinione, un risparmio di circa 600 mila euro: il campo largo, che si avvale di prestigiose società di consulenza, potrà senz’altro verificare con facilità questi numeri, per evitare al proprio management ulteriori passi falsi a livello mediatico”.
Sui “numeri” dei dipendenti di Amag è intervenuto anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, Emanuele Locci: “Quando l’attuale AD fa l’esame della situazione aziendale – si legge nella nota – dimentica di dire che negli ultimi 12 anni Amag è stata amministrata per 9 anni da amministratori di centrosinistra e per soli 3 anni da amministratori di centrodestra, insediati in Amag Spa a fine giugno 2019 (mentre in Amag Reti Idriche e Reti Gas insediati a fine dicembre 2019) ereditando un numero complessivo di 348 dipendenti mentre al 31/12/2022 era di 372, un incremento di 24 dipendenti di cui 9 trasferiti nell’anno 2022 da Alegas ad Amag Spa e 15 per i quali è cessato il rapporto nel corso dell’anno 2023 per un totale di 348 dipendenti, esattamente la stessa dotazione lasciata dalla gestione del centrosinistra. Nel corso del 2023 gli attuali amministratori hanno già assunto 7 nuovi dipendenti. Non dimentichiamo poi che sono stati assunti in Amag dal governo di centrosinistra, quando Abonante era assessore alle partecipate, ben 81 dipendenti”.
Emanuele Locci fa poi alcune precisazioni sui costi riferiti a promozioni ed assegni al personale: “Il costo del personale che è andato in pensione o è stato dimissionario negli anni 2021-2022-2023 e che ha avuto una promozione ad personam nel corso del 2020-2022 era di 960.000€ mentre la spesa per promozioni e assegni ad personam di questo personale negli anni 2020-2021-2022 ammonta a 299.623 €: il totale risparmiato è dunque di 660.307€.
Per ora mi limito a dire che piuttosto che improvvisare improbabili ricostruzioni sulla gestione di Amag del centrodestra, ripeto solo 3 degli ultimi 12 anni, il management dell’azienda farebbe bene a concentrarsi sull’incapacità dimostrata nella gestione del gruppo in questi ultimi due anni di nuovo ciclo di centrosinistra che ha già portato al licenziamento dell’amministratore unico di Amag Reti Idriche scelto da loro che ha rivolto al management ed all’amministrazione gravi e circostanziate accuse, alle dimissioni dell’AD di Amag Biestro e a quelle del Presidente Perissinotto, entrambi sempre voluti dal Sindaco Abonante. Ora affidarsi con fede quasi religiosa ad una società di consulenti, non solo ignorando le perplessità espresse dalle rappresentanze dei lavoratori ma addirittura cedendo la presidenza del Gruppo a chi la società di consulenti l’ha finora guidata, mi sembra la resa di chi non sa cos’altro fare di fronte all’evidenza di un’assoluta incapacità di amministrare tanto le aziende del gruppo Amag quanto la città di Alessandria. Ho visto che il totale delle consulenze delle aziende dell’intero gruppo Amag nel 2023 hanno superato 1,8 milioni di euro: forse Rava dovrebbe spiegare la necessità del continuo ricorso a spese di consulenza invece che minacciare querele a chi fa dichiarazioni politiche che non gli piacciono”.