Cronaca - Provincia Alessandria

Peste suina: in provincia l’attività di contenimento dei cinghiali dimezza incidenti e danni alle colture

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Meno incidenti stradali e meno danni alle colture. La Peste suina africana mostra anche un lato positivo analizzando i dati raccolti dalla Provincia di Alessandria. All’Ente è stato affidato il contenimento dei cinghiali e dal primo caso riscontrato a gennaio del 2022 ad oggi sono quasi 8 mila i capi abbattuti dai 14 operatori del Servizio di vigilanza faunistica di Palazzo Ghilini e dalle squadre di “bioregolatori, un migliaio di persone “formate e autorizzate” a muoversi nelle zone “rosse” per gli abbattimenti.

Per affrontare la Peste suina l’attività di vigilanza faunistica della Polizia Provinciale è stata riorganizzata sotto la regia del Commissario Capo Francesco Pugliese e del Dirigente del servizio Alberto Vella e grazie alla fondamentale collaborazione dei veterinari dell’Asl Al, che si occupano delle analisi su tutte le carcasse recuperate, gli abbattimenti sono raddoppiati di anno in anno.

Di pari passo all’aumento dei capi abbattuti è diminuito il numero di incidenti stradali causato da cinghiali. La Provincia ha raccolto anche il numero di interventi di Polizia Stradale e Carabinieri e dagli 81 incidenti causati da cinghiali registrati nel 2020 ne ha conteggiati 33 nel 2023. I primi dati del 2024, tra l’altro, confermano il “trend in calo” e stanno spingendo la curva “sempre più vicina allo zero”, ha sottolineato il Commissario Capo della Polizia Provinciale, insieme al consigliere provinciale Stefano Zoccola. Insieme al numero di incidenti, gli abbattimenti hanno dimezzato anche l’importo dei risarcimenti chiesti dagli agricoltori per i danni causati dai cinghiali. Dai 338.756 euro chiesti nel 2021 due anni dopo si è scesi a 177.000 euro, ha spiegato la funzionaria della Regione Damiana Schiavi, e in questo 2024 “si prevede” di rimanere sotto i 100 mila euro.  Numeri che confermano l’ottimo lavoro svolto dalla Provincia di Alessandria che oggi è indicata “come modello da seguire  dallo stesso Commissario nominato per affrontare la Peste suina africana”, ha sottolineato con orgoglio il Presidente della Provincia Matteo Gualco.

 

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