Autore Redazione
domenica
8 Settembre 2024
05:00
Condividi
Eventi - Spettacoli - Tempo Libero - Alessandria

Il Conservatorio dà il via a “Casta Diva” con il capolavoro di Puccini “Suor Angelica”

Il Conservatorio dà il via a “Casta Diva” con il capolavoro di Puccini “Suor Angelica”

ALESSANDRIA – La corte di Palazzo Cuttica, sede del Conservatorio Vivaldi di Alessandria, martedì 10 e mercoledì 11 settembre si trasforma nel chiostro di un convento femminile di clausura. Illuminati dalla luce del crepuscolo, nelle due serate, dalle 19.30, prenderanno vita i personaggi di “Suor Angelica”, uno dei capolavori dell’opera pucciniana prodotto e messo in scena dal Conservatorio di Alessandria in apertura del progetto “Casta Diva”, finanziato con i fondi del Pnrr , in collaborazione con altri 11 istituzioni AFAM e con l’Università La Sapienza di Roma.

Protagonisti in scena, e fuori scena, saranno le allieve e gli allievi del Conservatorio, sotto la guida dei docenti, in una collaborazione che è al tempo stesso percorso didattico e stimolo di crescita artistica, secondo la filosofia e la prassi che da moltissimi anni caratterizzano il “Vivaldi”.
La direzione scenica è affidata al regista Luca Valentino e quella musicale a Marcello Rota, direttore dell’Orchestra Sinfonica. Il Coro del Conservatorio “Vivaldi” è diretto da Luca Scaccabarozzi, il Coro di Voci Bianche da Roberto Berzero. Le protagoniste saranno tutte interpretate da allieve del Conservatorio, preparate musicalmente da Giovanni Battista Bergamo e dai rispettivi docenti di canto e di pratica del repertorio. I costumi e il trucco sono coordinati dall’Accademia Albertina di Torino sotto la guida delle docenti Arminda Falcione, Giovanna Fiorentini e Gigliola Vinci.

Suor Angelica – commenta il regista Luca Valentino è l’opera scelta per celebrare il centenario della morte di Giacomo Puccini. Racconta un dramma ambientato in un convento di clausura. Una situazione che l’autore conosceva da vicino attraverso le vicende della sorella Iginia, madre superiora del monastero agostiniano di Vicopelago. L’aspetto sorprendente di questa opera è che, pur risalente al 1917, è ancora oggi rappresentativa di una drammatica realtà che riguarda la condizione femminile, ancora troppo spesso legata a un contesto sociale in cui alle donne non è dato di autodeterminare la propria vita. La storia di Angelica è infatti segregazione, sottomissione, violenza. Situazioni di cui le cronache del presente sono ancora pervase. Ognuna di queste donne, infatti, è Angelica”.

L’evento è gratuito fino a esaurimento posti, ma è indispensabile la prenotazione on line sul sito del Conservatorio di Alessandria.

Per approfondire:
Condividi