23 Settembre 2024
13:42
Il 25 settembre Valenza ricorda anche con il teatro i giovani della Banda Lenti
VALENZA – Anche teatro, nell’ambito del programma delle celebrazioni per ricordare i ragazzi della Banda Lenti e la loro fondamentale lotta per la libertà. Sono passati ottant’anni dall’eccidio della formazione partigiana guidata da Antonio Lenti che lottò contro il regime di retorica e di violenza del fascismo. Valenza intende ricordare ciò che fecero i giovani che vi aderirono e anche, con il nuovo testo teatrale de Gli Illegali – BlogAl, le loro vite e quelli che possiamo immaginare fossero i loro sogni.
Sono tanti gli eventi previsti fino al 27 settembre (fino al 30 settembre sarà visitabile la mostra “La banda” con le foto di Enzo Giordano). Mercoledì 25 settembre, alle 21, al Centro Comunale di Cultura andrà in scena “Giovani per sempre”, spettacolo teatrale incentrato sulla vita dei ragazzi della Banda Lenti.
Il testo ha attinto ai dati storici contenuti nel saggio “La banda Lenti. Partigiani e contadini in un paese del Basso Monferrato” di Daniele Borioli (Alessandria – Istituto storico della Resistenza – 1984) e nel volume “Valenza: la storia, le storie” (Anpi – Istituto storico della Resistenza) di Pierfrancesco Manca, rielaborati dalla drammaturgia di Massimo Brioschi che ne ha curato anche la regia. In scena Silvia Benzi, Renza Borello, Massimo Brioschi, Raffaella Calorio, Antonio Coccimiglio, Luigi Di Carluccio, Monica Lombardi (che ha curato anche i costumi), Elisabetta Puppo e la partecipazione musicale di Dario Ponticello e Pietro Ponticello.
″La foto dei ventisette ragazzi adesso ce l’ho davanti a me, stampata. Li guardo, uno a uno. Quasi tutti hanno la giacca con la cravatta, in due un cappello da alpino, uno un cappello da carabiniere. Nessuno ha la barba, neanche un accenno. Uno ha i baffi, Aldo Bergamaschino, che è il più vecchio. Alcuni mi colpiscono più di altri: Giuseppe Accatino ha uno sguardo che sembra sorpreso e impaurito dalla macchina fotografica, Luigi Filippini, la camicia con il primo bottone slacciato, potrebbe essere un modello in una foto di una rivista di moda e di fianco a lui Pietro Leoni, che guarda un po’ di traverso l’obiettivo, sembra uno studente di Cambridge o di Oxford. Ci sono tre De Bernardi, Leandro, Piero e Pietro. All’epoca della storia che dovrei raccontare avevano venti, ventuno e ventidue anni. Renato Morandi, sembra più adulto della sua età e guarda curioso e determinato verso la macchina fotografica. Sotto di lui Giovanni Spigo, sembra più timido, quasi malinconico. L’unico che sorride apertamente, con uno sguardo aperto e fiducioso è in alto, di fianco al fratello, che ha invece un atteggiamento più introverso e guarda sì con un accenno di sorriso, ma senza convinzione. Il fratello invece sembra a proprio agio con il cappello da alpino che indossa con evidente orgoglio; pare che lo porti, quel cappello, come se quel cappello significasse solidarietà, amicizia, goliardia e non guerra, fatica, spari e morte. Lo guardo con più attenzione che posso ma non riesco a penetrare dietro questa sfuggevole e superficiale intenzione. Vedo solo la data di nascita, all’epoca della foto doveva avere circa venticinque anni, e il suo nome: Agostino Lenti”.
Dei ragazzi della Banda Lenti è rimasta questa foto in cui la loro giovinezza non è offuscata dal bianco e nero e dal tempo che è passato. Lo spettacolo cerca di dare vita a queste foto e una personalità almeno ad alcuni di loro. “Giovani per sempre” è realizzato dalla Compagnia Gli Illegali – BlogAL, in collaborazione con FITA Piemonte e Federazione Italiana Teatro Amatori, con l’organizzazione dell’ANPI – sezione di Valenza. L’ingresso è libero. Info: 3351340361 – info@illegali.it