24 Settembre 2024
10:52
Ristruttura la casa e porta i rifiuti edili a ridosso del torrente Spinti
GRONDONA -I Carabinieri del Nucleo Forestale di Stazzano, nel corso dell’attività di monitoraggio del territorio, hanno scoperto un proprietario di immobile che, durante i lavori di ristrutturazione di un’abitazione, peraltro senza permesso a costruire e in un’area sottoposta a vincolo paesaggistico, ha provveduto a smaltire gli scarti edili nella zona fluviale del torrente Spinti.
I militari hanno inoltre accertato un’attività di gestione illecita di rifiuti che consisteva nel riutilizzo delle macerie edili come riempimento lungo il perimetro dell’immobile e il deposito incontrollato di rifiuti riconducibili a termosifoni e caldaie termiche in disuso. I Carabinieri hanno poi seguito le tracce del mezzo cingolato che, dal giardino di pertinenza dell’immobile,, portavano verso l’area boschiva, fino all’area fluviale del torrente. Qui è stato trovato un deposito incontrollato di macerie edili consistenti in mattoni, cemento, piastrelle, pietre, sanitari, terre e rocce da scavo, tutti rifiuti ritenuti compatibili con la ristrutturazione edilizia accertata poco prima nell’abitazione, dove peraltro l’attività di scarico aveva danneggiato alcune piante.
Il responsabile delle attività, coincidente con il proprietario dell’immobile, è stato pertanto denunciato per i reati di danneggiamento, invasione arbitraria di terreni demaniali, esecuzione di lavori pericolosi per la buona officiosità idraulica del fiume, abuso paesaggistico e urbanistico (opere eseguite in assenza di autorizzazione paesaggistica e di permesso di costruire) e deposito incontrollato di rifiuti.
Il proprietario dell’edificio oggetto dei lavori dovrà ora smaltire correttamente i rifiuti, ripristinare lo stato dei luoghi e pagare una sanzione pecuniaria di 6.500 euro, e due sanzioni amministrative da 1.400 euro per occupazione di area del demanio idrico in assenza di concessione e danneggiamento di piante.
I Carabinieri Forestali rammentano che le aree fluviali rientrano nelle proprietà pubbliche e sono soggette a specifiche tutele e controlli, sia per l’inquinamento delle acque dovute a scarichi illeciti, sia per la prevenzione di pericoli connessi alle variazioni del naturale percorso dei torrenti, che può essere compromesso in caso di lavori sui cigli di sponda o eseguiti in assenza di autorizzazioni. Altrettanto rilevanti sono i pericoli per l’assetto idrogeologico e per la stabilità dei pendii, in caso di lavori di edilizia eseguiti in assenza delle relative autorizzazioni, sia del Testo Unico dell’edilizia, sia quelle legate ai vincoli ambientali, come quello paesaggistico, per i quali sono indispensabili valutazioni delle Commissioni per il Paesaggio.
I Carabinieri Forestali ricordano che il vincolo paesaggistico insiste sempre in aree boscate e nel raggio di 150 metri dai torrenti e che ogni intervento va autorizzato ai sensi di legge, pena l’incorrere in un illecito penale.