Al via dal 6 novembre il corso gratuito di conoscenza e tutela dei beni sacri

ALESSADNRIA – Mercoledì 6 novembre 2024 ripartirà la nuova edizione del Corso di conoscenza, tutela e conservazione dei Beni Culturali di natura sacra promossi dalla Direzione Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Alessandria in collaborazione con la Parrocchia dei SS. Maria e Remigio di Pecetto di Valenza. L’evento è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e prevede una serie di lezioni tenute dal professore diacono Luciano Orsini, Direttore dell’ufficio beni culturali ecclesiastici ed edilizia di culto della diocesi di Alessandria e autore di numerose monografie e pubblicazioni scientifiche a tema.

Le lezioni, che si svolgeranno ogni mercoledì dalle ore 15.00 alle ore 16.00 nella chiesa di San Giacomo della Vittoria ad Alessandria, nella omonima via. Il corso, totalmente gratuito e aperto a tutti, tratta gli argomenti dell’arte sacra e dei beni culturali presenti nelle numerose chiese della nostra Regione. I beni culturali ecclesiastici, infatti, nel mondo rappresentano oltre l’80% dei soggetti artistici interessati alla tutela. Di questi circa il 70% sono custoditi in Italia. Il corso si prefigura l’ambizioso obiettivo di sensibilizzare quanto più l’interesse su questo patrimonio, finalizzato a far apprezzare e conoscere – con il fine di valorizzazione – del contenuto di ogni chiesa o edificio sacro.

COME PARTECIPARE AL CORSO

Il desiderio di conoscenza, l’amore per le cose belle e la buona volontà di mettersi in un futuro prossimo, a disposizione di quelle iniziative che vedranno coinvolti i frequentanti nel rendersi disponibili per accompagnare all’interno delle chiese visite guidate. Senza escludere molto e molto altro. Per iscriversi basta telefonare al 340 1280335 (prof. Orsini) oppure allo 0131 512239 (Ufficio Beni culturali della Curia) ma saranno ben accolti anche coloro che si presenteranno mercoledì 6 novembre alle ore 15 nella chiesa di San Giacomo della Vittoria nell’omonima via.

Il termine “bene culturale” è entrato nel linguaggio ecclesiastico solo col vigente Codice di Diritto Canonico. Ma la Chiesa cattolica, dapprima mediante la legislazione dello Stato Pontificio e in seguito con quella canonica universale, ha contribuito notevolmente alla precisazione del concetto di “patrimonio culturale”, che si è venuto formando nel corso dell’Ottocento. L’attenzione della Chiesa verso tale realtà è così alta, che san Giovanni Paolo II istituì nel 1988 una Commissione con il compito di presiedere alla tutela del patrimonio storico e artistico di tutta la Chiesa e che nel 1993 fu denominata Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, di cui il professore Orsini ne ha svolto le mansioni. Benedetto XVI l’ha infine unita al Pontificio Consiglio della Cultura, trasferendone ad esso compiti e prerogative.  Patrimonio dunque che nel suo insieme tramanda le testimonianze di Fede che artisti e committenti, nei secoli passati, hanno lasciato nelle opere d’arte quali tele, sculture, suppellettili, paramenti, ex voto. Patrimonio anche fragile poiché il traffico illecito dei beni culturali ecclesiastici rappresenta un enorme problema, soprattutto in Italia, poiché tale depauperamento investe e riguarda tutta la collettività: per questo motivo il corso è anche indirizzato alle Forze dell’Ordine, affinché il fenomeno venga messo in evidenza e possa responsabilizzare tutti. Inoltre, il corso ha come ulteriore obiettivo la formazione di volontari che possano gratuitamente mettersi al servizio delle chiese alessandrine e non solo, visto anche gli spiacevoli e recenti danni accaduti durante l’anno al patrimonio ecclesiastico alessandrino.