Autore Redazione
martedì
5 Novembre 2024
05:43
Condividi
Cronaca

Tagli alla scuola, l’allarme della Cisl: “In provincia mancheranno 29 docenti e 13 collaboratori scolastici”

Tagli alla scuola, l’allarme della Cisl: “In provincia mancheranno 29 docenti e 13 collaboratori scolastici”

ALESSANDRIA – “Un futuro incerto per istruzione e personale”. La Cisl di Alessandria e Asti lancia l’allarme in vista dei possibili tagli lineari al sistema di istruzione e formazione”.Siamo fortemente preoccupati per la continua percezione della scuola come un costo da ridurre anziché come un investimento strategico per il futuro del Paese. Nel disegno di legge di bilancio per il 2025, si prevedono tagli lineari al sistema di istruzione e formazione, con la perdita di 5.660 posti da docente e 2.174 unità di personale ATA a partire dall’anno scolastico 2025/26″.

La provincia di Alessandria perderebbe 29 docenti e 13 collaboratori scolastici del personale Ata: per la provincia di Asti, inoltre, si stimano 16 docenti e 7 collaboratori in meno. “Queste cifre non rappresentano solo numeri, ma persone: insegnanti, collaboratori scolastici e le loro famiglie. Non stiamo affrontando solo una crisi occupazionale, ma una totale assenza di visione per il futuro della nostra istruzione” ha sottolineato il segretario generale della Cisl Scuola Alessandria-Asti Carlo Cervila scuola italiana sta ancora pagando il prezzo dei tagli imposti dai ministri Tremonti e Gelmini, che hanno ridotto i fondi per l’istruzione di quasi otto miliardi di euro. Oggi ci troviamo con organici ridotti al minimo, al punto che una semplice malattia di un collaboratore scolastico può portare alla chiusura dei plessi più piccoli”.

Le difficoltà nel reclutare personale specializzato, soprattutto per il sostegno, sono un problema serio. “Le università piemontesi non formano un numero sufficiente di insegnanti qualificati, lasciando gli alunni più fragili a essere seguiti da personale non specializzato. Questa situazione non solo compromette il loro apprendimento, ma mette a rischio il loro benessere. Se i tagli alla scuola dovessero continuare l’Italia si troverebbe sulla strada del declino, ignorando le sue potenzialità di rilancio. È essenziale investire in un sistema educativo solido, con personale adeguatamente formato e risorse sufficienti per garantire un futuro migliore”.

Condividi