Autore Redazione
giovedì
7 Novembre 2024
12:16
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Cronaca - Alessandria

Confiscati beni per oltre 3,5 milioni di euro ai tre uomini coinvolti nell’operazione “Game Over” della Polizia

Confiscati beni per oltre 3,5 milioni di euro ai tre uomini coinvolti nell’operazione “Game Over” della Polizia

ALESSANDRIA – È scattata la confisca per i beni del valore di oltre 3 milioni e mezzo di euro ricondotti ai tre uomini di 65, 78 e 63 anni coinvolti nell’operazione della Polizia di Stato di Alessandria rinominata “Game Over”.  Si tratta della confisca di beni di natura preventiva dal valore più alto effettuata in provincia di Alessandria.

La Polizia, coordinata dalla Direzione Centrale Anticrimine, nei giorni scorsi ha proceduto alla confisca di dodici immobili, un garage, dodici società con relativi compendi aziendali, tra cui una società che gestiva una piscina e due che gestiscono due ristoranti, tre locali notturni, venti rapporti bancari per un totale di 250 mila euro e all’ablazione della somma di denaro in contanti per l’ammontare di 550.000 euro, oltre a cinque autovetture di grossa cilindrata.

Sono stati eseguiti nei confronti dei tre uomini anche i provvedimenti di Sorveglianza Speciale con obbligo del soggiorno ad Alessandria della durata di 4 anni disposti dal Tribunale di Torino su proposta del Questore di Alessandria.

L’indagine ha permesso di ricostruire tutti i reati commessi dai tre uomini a partire dagli anni ’90 attraverso la raccolta e l’analisi delle varie indagini svolte, delle denunce e delle condanne scattate nel tempo e ha ristretto al perimetro dell’illegalità la fonte di guadagno dei soggetti, che dichiaravano patrimoni esigui e addirittura nulli.

Come emerso nelle indagini, tutti e tre, attraverso diversi “prestanome”, hanno gestito locali notturni per oltre 20 anni e avrebbero ricavato ingenti guadagni.

L’uomo di 65 anni nel 2022 si era reso responsabile anche di trasferimento fraudolento di valori e di favoreggiamento della prostituzione e, saputo dell’indagine, si era poi apparentemente defilato dalla gestione di uno dei night club e aveva venduto un’altra società, intestata alla moglie e collegata a un altro night ad Alba e un immobile e un’autovettura di grossa cilindrata BMW X6 sempre nella sua disponibilità.

Erano già noti alle forze dell’ordine anche gli altri due uomini, il 78 enne, attualmente in carcere, e l’uomo di 63 anni, quest’ultimo risultato responsabile anche di due tentati omicidi avvenuti sempre nell’ambiente dei night nel 1986 e nel 2021 e poi arrestato nel 2022 per detenzione illegale di due pistole trovate all’interno di un altro locale notturno gestito dall’uomo.

Gli accertamenti patrimoniali e bancari della Divisone Anticrimine della Questura di Alessandria, svolti in piena sinergia con la Direzione Centrale Anticrimine, sono stati svolti anche nei confronti di una cinquantina di persone a vicine ai tre uomini, familiari, “prestanome”, e su almeno a 20 società a loro riconducibili. Gli approfondimenti hanno consentito di “scoprire” le ricchezze frutto dell’attività criminale posta in essere attraverso la commissione di numerosi reati contro il patrimonio e la persona, il traffico di stupefacenti, il favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina, nonché la detenzione illegale di armi e munizioni, intestazione fittizia, evasione fiscale e riciclaggio.

Dopo l’Operazione “Blue Night” della Squadra Mobile di Alessandria, che nel 2014 aveva fatto scattare 15 custodie cautelari, tra cui anche quelle nei confronti dei tre uomini di 65, 63 e 78 anni per associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di giovani ragazze dell’est da impiegare nei locali notturni, oltre che alla produzione e falsificazione di documenti (passaporti e visti d’ingresso), l’Operazione “Game Over” della Divisione Anticrimine chiude il cerchio con il sequestro di tutti i beni in possesso dei tre uomini.

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