8 Novembre 2024
13:16
Futuro Amag, il Comune rassicura: “Occupazione non subirà contraccolpi”
ALESSANDRIA – Il futuro dei lavoratori del Gruppo Amag non è in discussione. Questo uno dei primi chiarimenti arrivato nell’incontro tra Amministrazione di Alessandria, dirigenza Amag e sindacati Cgil, Cisl e Uil. Lo ha specificato in apertura l’assessore alle partecipate del Comune, Giorgio Laguzzi, che ha voluto rassicurare le parti sindacali. La volontà dell’Amministrazione Comunale è quella del mantenimento dei livelli occupazionali attuali e della continuità dell’appartenenza al gruppo Amag di tutti i dipendenti.
L’incontro ha però permesso di chiarire quale potrà essere il futuro del gruppo Amag. L’amministratore delegato Emanuele Rava ha spiegato l’orientamento dell’azienda, concentrato sul reperimento delle risorse economiche da reinvestire nel Gruppo e attraverso sinergie con altre realtà del territorio per consolidare, nel rispetto delle normative vigenti, gli assetti societari, a partire dal settore idrico. In questo caso l’orientamento prevede la scelta in house per il gestore unico attraverso una società consortile di ambito che coinvolga tutti i soggetti che ne fanno parte, risolvendo una anomalia normativa che sta ritardando l’accesso ai fondi europei del PNRR.
In merito alle reti del gas è stata confermata la volontà di preparare un bando gara a doppio oggetto per vendere quote societarie di Amag Reti Gas aprendosi a un partenariato pubblico/privato, che si vorrebbe realizzare entro il 2025, comunque subordinato a un nuovo atto di indirizzo da portare alla deliberazione della Giunta Comunale. Il percorso della gara a doppio oggetto e la scelta che viene fatta sono gli stessi anche per Amag Ambiente con le medesime caratteristiche di gestione mista con il privato e con stessi tempi di attuazione. La Holding dovrà ricercare nuove attività di servizio, che in parte dovrebbero essere il risultato di nuovi investimenti in progetti riguardanti le rinnovabili e le comunità energetiche, investimenti che, è stato riferito alle parti sociali, dovrebbero avvenire investendo una quota dei proventi della partecipazione del privato in reti gas oltre che in Amag Ambiente e nelle reti idriche.
I sindacati hanno accolto con favore gli impegni sul mantenimento dei livelli occupazionali, sebbene l’attenzione continuerà a essere alta nei giorni a venire. Rimangono tuttavia i dubbi sul progetto industriale complessivo, minacciato da “troppe variabili“, ritengono i sindacati, in attesa, hanno ribadito di un piano con punti fermi. Ferma infine la posizione sullo stop alla consulenza, terminata di fatto a fine ottobre, causa, hanno chiuso le parti sociali di “tensioni ormai inevitabili e certamente dannose“.