11 Novembre 2024
18:48
Amag sgombra il campo “dallo spettro di una crisi” e conferma fiducia ai consulenti di Moveonteam
ALESSANDRIA – Amag conferma “piena stima e assoluta fiducia” ai consulenti della società Moveonteam e in una nota sgombra il campo “dallo spettro di una crisi” che secondo il Gruppo starebbe alimentando “incertezza e timori infondati” sullo stato attuale e sul futuro della multiutility e dei suoi dipendenti.
In Amag, spiega la Direzione, sta proseguendo “un profondo processo di ristrutturazione e riorganizzazione” avviato a marzo con il “supporto gestionale e strategico” dei consulenti della società Moveonteam. Incaricati a inizio 2024 di analizzare la situazione nella multiutility, i consulenti hanno scattato una “fotografia” che avrebbe evidenziato “una situazione di grave difficoltà, anche gestionale” sottolineano dal Gruppo Amag.
“Nessun dato economico-patrimoniale era stato reso disponibile agli Amministratori in gran parte dell’anno 2023 e mancava un piano industriale pluriennale con strategie definite e obiettivi attesi”. Tra le criticità emerse anche “un budget annuo redatto solo ad aprile e ridotto ad un mero esercizio contabile e una struttura manageriale insufficiente”.
“Per anni – aggiungono dalla multiutility – gli investimenti sono stati insufficienti e poiché le tariffe derivano proprio dal livello degli investimenti, queste via via sono cresciute meno dei costi. Questa è oggi una delle cause principali di alcune scelte strategiche obbligate“. “Rilevante”, poi, il credito commerciale non incassato nel settore idrico così come “numero e costo dei dipendenti notevolmente aumentati negli anni, anche per assorbire le numerose crisi delle aziende comunali” : “Personale gestito poi solo amministrativamente e spesso spostato da un’attività a un’altra senza un preciso progetto organizzativo, di crescita professionale e meritocratica” .
“Se non si fosse intervenuti con decisione e si fosse continuato a gestire Amag come nel passato, oggi non saremmo qui a parlare del suo futuro. Siamo quindi ancora fortemente impegnati in un profondo processo di ristrutturazione e riorganizzazione avviato a marzo con il fondamentale supporto gestionale e strategico dei consulenti”.
I risultati conseguiti sono stati così sintetizzati dalla multiutility: “i risultati operativi (EBITDA) della semestrale determineranno un esercizio 2024 con risultati operativi migliori di quelli del budget, anche per minori costi per circa 4 milioni su base annua (escluso il costo del lavoro).
Recupero di crediti idrici per quasi 4 milioni: i crediti non incassati erano circa 16 milioni a fine 2022, circa 15 a fine 2023 e oggi sono scesi a poco più di 11 milioni. Scenderanno ancora.
Recupero di altri crediti e, in tariffa, degli interventi idrici straordinari degli anni precedenti, per un totale di circa 3 milioni”.
“Grazie a questo cambio di rotta non ci sono state ripercussioni sul fronte occupazionale – scrive ancora la Direzione di Amag spa – sia Amag che l’Azionista di riferimento hanno garantito e ribadito, nell’incontro con le segreterie provinciali Cgil, Cisl e Uil del 7 novembre, che i livelli occupazionali saranno salvaguardati anche in futuro. È stato avviato un importante processo di formazione e sono stati valorizzati dei giovani meritevoli che in pochi mesi si stanno avviando a ricoprire posizioni apicali. Si è detto basta alle decine di passaggi categoriali e agli aumenti del passato, per lasciar spazio al solo principio meritocratico. La Direzione di Amag spa ritiene perciò inaccettabili i continui attacchi nei confronti degli Amministratori che hanno raggiunto questi risultati. Il Gruppo Amag conferma piena stima e assoluta fiducia ai consulenti, confermando la loro permanenza in Azienda per il tempo necessario a completare il mandato, attualmente svolto tramite una collaborazione a titolo gratuito, salvo il rimborso delle spese di trasferta documentate.
Lo spettro della crisi serve solo ad alimentare incertezza e timori, peraltro infondati, sullo stato attuale e futuro del Gruppo e dei suoi dipendenti. Questo peraltro non risponde all’attuale realtà aziendale e non fa certo il bene né di AMAG né della città, di cui AMAG è un patrimonio importante che ci vede quotidianamente impegnati a migliorare.