“Come far tornare al voto i giovani?”: la domanda della studentessa di Casale a Mattarella
CASALE MONFERRATO – Come riavvicinare i ragazzi al mondo della politica e convincerli a far comprendere l’importanza del voto. Una studentessa dell’Istituto Leardi di Casale ha rivolto questa domanda al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione delle celebrazioni per i 25 anni di attività dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, sollevando un tema che riguarda tutti per importanza e soprattutto per il futuro della democrazia. La domanda, ha spiegato il giornalista Dritan Haxhiraj, è stata posta da una delegazione di circa 1000 studenti italiani delle scuole secondarie di secondo grado, in rappresentanza di quelli che partecipano ai progetti promossi dall’Osservatorio, nato come associazione indipendente per costruire un futuro migliore aiutando i giovani a sviluppare il loro pensiero critico per essere sempre più cittadini autonomi, indipendenti e liberi. Al quesito il Presidente ha risposto ricordando quanto sia fondamentale votare e partecipare al voto per evitare che “la Democrazia appassisca“.
Elena di Castelfidardo (AN), Marco di Cairo Montenotte (SV), Caterina Messina di Genzano di Roma, Tommaso di Padova, Sofia di Trento e Cecilia di Casale Monferrato (AL) sono gli studenti che saliti sul palco, uno ad uno, con un po’ di emozione, hanno posto le loro interessanti domande alle quali il Presidente Mattarella ha risposto su temi come l’importanza della media literacy, lo sviluppo dello spirito critico, rischi e opportunità legati all’utilizzo crescente dell’Intelligenza Artificiale nella nostra società, il ruolo super partes del Presidente della Repubblica nella nostra democrazia, i giovani italiani e il loro futuro nel Paese, i giovani e la politica.
“Informarsi per evitare trappole manipolative è un diritto democratico che è fondamentale, differenzia l’utente semplice dal cittadino, è una distinzione fondamentale“. “Sappiamo bene che è indispensabile assicurare che i livelli di democraticità non vengano messi in discussione da strumenti tecnologici non governati in maniera adeguata, per questo l’Ue ha regolato lo spazio digitale comunitario, per tenere conto di valori e diritti fondamentali“, ha detto Mattarella.