Cronaca - Alessandria - Novi Ligure

Un’unica società per il sistema idrico. E Novi punta anche a una sola multiutility

ALESSANDRIA – È iniziato, e deve procedere spedito, il percorso per unire Amag Reti Idriche, Acos Gestione Acque e Comuni Riuniti in un‘unica società consortile per la gestione del servizio idrico integrato. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fissato al 31 dicembre la scadenza per arrivare all’aggregazione delle aziende che si occupano dei servizi idrici nei territori di Alessandria, Novi, Ovada, Acqui Terme e Tortona e in altri comuni più piccoli.

Da Roma è stata tracciata “una linea chiara” per non perdere 30 milioni di euro di fondi Pnrr per realizzare interventi per ridurre le perdite idriche lungo la rete che attraversa i vari territori. Il percorso di unione delle società, però, “non è frutto di una volontà sancita da organi superiori“. Le tariffe sono già unificate in tutti i territori e “già prima delle lettera del Ministero“, Alessandria e Novi Ligure avevano iniziato a dialogare e avevano “manifestato la volontà politica” di arrivare a un’unica società del sistema idrico, hanno sottolineato i sindaci dei due Comuni Giorgio Abonante e Rocchino Muliere. Le singole aziende che oggi gestiscono il sistema idrico, “pur solide” sono “troppo piccole” agli occhi delle banche e degli enti che assegnano importanti finanziamenti e “per affrontare le sfide del futuro bisogna allargare lo sguardo” ha spiegato il sindaco Muliere.

La volontà di unire Amag Reti Idriche, Acos Gestione Acque e Comuni Riuniti è stata così messa nero su bianco in un atto di indirizzo dell’Amministrazione comunale di Alessandria e Novi ha inserito la costituzione della società consortile tra gli obiettivi del bilancio consolidato. Per il sindaco di Novi Ligure unificare la gestione della risorsa idrica è oltretutto solo “il primo passo”. Lo sguardo di Muliere punta già oltre, e alla possibilità di creare una multiutility unica per gestire anche altri servizi, come la raccolta rifiuti, così da rispondere sempre meglio alla richiesta di servizi efficaci e puntuali dei cittadini.

Prima, però, bisogna pensare al sistema idrico e il percorso non è semplice. “Dalla tutti i territori è emersa volontà unanime di andare verso il gestore unico”, ha assicurato Giacomo Perocchio, consigliere comunale novese da un mese presidente di Egato6. L’Autorità d’Ambito ora sta studiando come arrivare “tecnicamente” all’unione delle società e per i sindaci Muliere e Abonante sarebbe utile servirsi di un advisor terzo. “Una bozza di statuto” comunque c’è già, ha spiegato il presidente di Egato6, e si sta lavorando anche al regolamento della nuova società consortile. L’unione delle aziende del sistema idrico non avrà impatti sulle tariffe dell’acqua, che sono già uguali in tutti i comuni attualmente gestiti, e neppure sui dipendenti delle aziende, è stato assicurato: “Si risparmierà sui cda”. La volontà di arrivare a un’unica società consortile è sì “unanime” ma sul fronte della “governance” c’è qualche “resistenza“. La volontà dei soci di maggioranza delle società è stata però dettata e per i sindaci di Alessandria e Novi si possono e si devono superare eventuali ostacoli. Alessandria, ha ricordato il sindaco, del resto ha già “dimostrato” di essere in grado di farlo rinunciando al posto in cda per assicurare l’ingresso di Valenza nel consorzio dei servizi sociali e anche nel caso della società consortile del sistema idrico l’obiettivo finale per Alessandria e Novi è “decisamente più importante per tutto il territorio” e non può e non deve essere rallentato.

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