Autore Redazione
giovedì
28 Novembre 2024
13:17
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Cronaca - Novi Ligure

Annuncio chiusura residenza per anziani di Gavi. Sindacato: “pagano sempre i lavoratori”

Annuncio chiusura residenza per anziani di Gavi. Sindacato: “pagano sempre i lavoratori”

GAVI – Mercoledì 27 Novembre il sindacato Cse Sanità, organizzazione maggiormente rappresentativa tra i dipendenti dell’appalto per la gestione globale dei servizi per la RSA di Gavi, è stata informata dalla Cooperativa Sociale Codess Sociale della chiusura dal primo gennaio 2025 della struttura.

La struttura era stata affidata  dalla proprietà della Struttura la Azienda Sanitaria Locale di Alessandria, dopo una lunga trattativa, in appalto alla Codess dal 1° settembre 2018 per cinque anni.Le motivazioni di tale chiusura non sono ben note e chiare visto che l’Asl Al alla data odierna non ha dato nessuna comunicazione di smentita o meno né ha pubblicato un bando di gara per gestire i servizi in appalto.

Ancora una volta quello che è certo che le problematiche della chiusura sono dovute a problematiche economiche e di cattiva gestione della RSA. Come sempre quelli che vanno a rimetterci sono i lavoratori e gli Ospiti, in questo caso stiamo parlando di circa 35 lavoratori e 35 su 58 ospiti della RSA che dopo 5 anni si ritrovano nella stessa identica situazione“.

La Cse Sanità ha comunicato di aver subito proclamato lo Stato di Agitazione e richiesto un incontro urgentissimo al Prefetto di Alessandria per trovare, insieme ai vari attori (Codess, Asl Al, Comune di Gavi, CSP e Regione) una soluzione favorevole al futuro della struttura e dei dipendenti. “La Rsa di Gavi è rimasta una delle poche, se non l’unica, struttura per Anziani gestita dalla Asl Al e quindi espressione vera del Pubblico nel Sociale“. “La Cooperativa ha espresso, nell’incontro avuto ieri con i Referenti della CSE Sanità, la possibilità di trasferire i lavoratori in altre strutture da loro gestite in Provincia di Torino – ha spiegato Stefania Gallo, Coordinatore Territoriale CSE Sanità. Tale proposta per questioni di logistica e condizioni economiche la riteniamo peggiorativa e non risolutiva. L’Asl Al non ha dato nessuna risposta.  Ancora una volta a causa del menefreghismo e della cattiva gestione della Politica e dei Dirigenti Pubblici ci ritroviamo a decretare la chiusura di una struttura pubblica e chi ne paga le conseguenze sono sempre i lavoratori”.

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