Gli skater alessandrini: “Skate Park è una seconda casa ma in questo stato costretti ad andare altrove”
ALESSANDRIA – Per Amedeo e Daniele lo “Skate Park” di Alessandria è “una seconda casa“. La mancanza di manutenzione, di luce e controlli nell’area, però, amareggia, sconforta e obbliga ad andare altrove. Daniele parte da Valenza per fare skateboarding all’interno del Parco Carrà e “tutti i giorni” incontra Amedeo. Come loro anche altri ragazzi approfittano di ogni momento libero dal lavoro per divertirsi e provare “trick” sulle strutture del parco. La vita degli skater alessandrini, però, è piena di ostacoli.
Chi pratica questo sport non ha paura di cadere ma sono pochi i punti dove l’asfalto è liscio “come dovrebbe essere” e i recenti interventi fatti per chiudere almeno le buche più profonde non hanno migliorato di molto la situazione. Oltre a buche e avvallamenti gli skater trovano spesso altri ostacoli lungo la linea prima di un salto.
Nessuno camminerebbe in mezzo a un campo durante una partita di calcio o basket. Lo stesso rispetto degli spazi non è invece garantito agli skater, hanno raccontato. I bambini usano le rampe come scivoli e gli adulti scambiano per “panchine” le ringhiere e le strutture per i salti. Gli skater provano, ma faticano, a far rispettare le regole fissate dal Comune per l’accesso all’area: “Che secondo regolamento è consentito a chi usa skateboard, Bmx o pattini”, hanno ricordato i ragazzi. Spesso liquidati in malo modo da altri cittadini che frequentano il parco, i ragazzi fanno comunque di tutto per mantenere al meglio l’area. Nel tempo hanno fatto collette per sistemare l’asfalto, puliscono e si sono rimboccati le maniche per costruire strutture adatte ai “trick”. L’inciviltà ha in molti casi vanificato gli sforzi dei ragazzi. Le scope che avevano acquistato per togliere i rifiuti e i cocci di vetro sono state rubate e vandali hanno “fatto a pezzi” la struttura che era stata costruita da uno degli skater. La mancanza di illuminazione è un altro dei problemi segnalati dal gruppo di ragazzi. Dopo il tramonto “non si vede più nulla” e d’inverno l’area per lo skate diventa inutilizzabile già dal tardo pomeriggio. Ed è proprio di sera che il parco viene preso di mira dai vandali.
Lo “skate park” è nel cuore dei ragazzi che oggi sono però spesso costretti a spostarsi altrove. Amedeo e Daniele sono stati anche in città che hanno impianti moderni e ben attrezzati che sono però vuoti perché nessuno in quelle zone fa skate. Ad Alessandria, invece, c’è un gruppo di skater che ama questo sport, conosce le criticità dell’area perché “la vive tutti i giorni” e vorrebbe essere ascoltato così da sistemare a dovere asfalto e strutture e avere finalmente uno spazio che possa realmente essere chiamato “Skate Park”.