8 Gennaio 2025
05:00
Cancellate le fermate a Tortona, Voghera e Pavia del treno Italo. Dopo un anno niente più alta velocità in provincia
TORTONA – Non è ancora arrivata una risposta sui motivi della soppressione delle fermate a Tortona, Voghera e Pavia del treno Italo che si muove lungo i binari ad alta velocità per collegare Milano, Genova, Roma e Napoli. Il Comune di Tortona, ha spiegato il sindaco Federico Chiodi, ha inviato “più di una Pec“ all’indirizzo mail di NTV, l’impresa ferroviaria privata che a novembre del 2023 aveva attivato anche le due fermate giornaliere nella stazione tortonese.
Come “non era stata anticipata la decisione di sopprimere le soste intermedie a partire dal 13 gennaio” così non è stato ancora comunicato il “perchè” del taglio, ha sottolineato con amarezza il sindaco Chiodi. Il primo cittadino libera il campo da quelle che definisce “bufale” legate alle banchine: “La società privata avrà certamente fatto sopralluoghi e, comunque, non credo che avrebbe mantenuto il servizio per un anno se ci fossero stati problemi” sostiene convinto. Senza una risposta “ufficiale” il sindaco di Tortona lascia quindi aperte “due ipotesi” per la cancellazione delle soste nelle città di provincia del treno Italo. Le fermate a Tortona, Voghera e Pavia potrebbero essersi rivelate “non economicamente vantaggiose” come inizialmente preventivato dall’azienda ferroviaria privata. Nell’ultimo anno, però, diversi pendolari hanno sfruttato il collegamento ad alta velocità, compreso lo stesso sindaco Chiodi. Il primo cittadino e i tecnici del Comune di Tortona sono quindi più propensi a legare il taglio ai lavori per il quadruplicamento della linea ferroviaria Tortona-Voghera. “Se così fosse”, la città, e i pendolari di Tortona, così come quelli di Voghera e Pavia, potrebbero “sperare in una ripresa del servizio” al termine dell’intervento. La soppressione dei collegamenti giornalieri di Italo non tronca tutte le possibilità dei tortonesi di sfruttare l’alta velocità per spostarsi tra Milano e Roma: “Basta cambiare a Rogoredo” ma un collegamento diretto era “certamente comodo” per chi usa il treno e soprattutto “utile” per rendere la mobilità sempre più sostenibile.