24 Gennaio 2025
15:03
Segretario Fillea Cgil su caso Mauceri: “Si dimetta”
ALESSANDRIA – Sempre più vigorosa e ferma la protesta della Cgil dopo le dichiarazioni del Commissario del Terzo Valico Calogero Mauceri. Il segretario generale della Fillea Cgil, Antonio Di Franco, ha infatti chiesto le sue dimissioni dopo aver assistito “con stupore e indignazione” le parole sull’evoluzione giudiziaria sulla morte di Salvatore Cucè avvenuta a febbraio 2023 nel cantiere Vallemme a Voltaggio. “Le dichiarazioni del commissario di Governo risultano inopportune, soprattutto ad indagini ancora in corso. Pertanto chiediamo che vengano smentite, perché gravi e offensive nei confronti di tutti i lavoratori e delle famiglie delle vittime che aspettano giustizia”. Antonio Di Franco commenta con indignazione le affermazioni del commissario riprese dal quotidiano La Stampa. “Il cantiere non è mai stato sequestrato e in base alle dichiarazioni di Maugeri – dice Di Franco – la conferma dell’assenza di responsabilità per l’accaduto sono attribuibili, ‘a una sorta di contingenza dovuta forse alle operazioni messe in atto dagli operai’”. “Registriamo un grave atteggiamento da parte di un rappresentante di Governo su una vicenda che raccoglie un tema piuttosto delicato nel nostro Paese”, precisa il segretario generale. “Il commissario dovrebbe pretendere chiarezza sulla vicenda, garantendo il rispetto e la tutela dei lavoratori. Salvatore Cucè è uno dei tanti operai che hanno perso la vita mentre lavoravano a cui la giustizia e le istituzioni non sanno dare risposte. Per molte cariche istituzionali in diverse occasioni pubbliche, persino per il presidente Mattarella, la sicurezza nei luoghi di lavoro diventa una priorità assoluta”. E ancora, aggiunge il segretario, “come sindacato ci dispiace verificare il contrario e ci dispiace assistere persino ad una ‘cattiva narrazione’ che troppo spesso lascia spazio all’idea che la sicurezza nei cantieri sia responsabilità dei lavoratori”.
“Come Fillea continueremo a batterci, lo dobbiamo a Salvatore Cucè, alla sua famiglia e a tutti quei lavoratori che ogni giorno rischiano la vita. Occorre una Procura nazionale sugli incidenti sul lavoro, senza nuovi reati, per garantire tempi certi. In questo caso come in altri il cantiere non è stato mai stato sospeso. Vogliamo organizzare un’iniziativa su questi temi, divenuti quanto mai prioritari nell’agenda politica di questo Paese, bisogna dare un segnale forte e concreto a questo Governo, per tutti i Salvatore Cucè che hanno perso e che ogni giorno rischiano la vita a lavoro”.