Autore Redazione
domenica
9 Febbraio 2025
05:20
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Cronaca - Novi Ligure

Distese di pannelli nei campi a Pozzolo. Sindaco Miloscio punta il dito contro la Regione

Distese di pannelli nei campi a Pozzolo. Sindaco Miloscio punta il dito contro la Regione

POZZOLO FORMIGARO – Il parere negativo recentemente arrivato dalla Regione stoppa un nuovo “campo di pannelli” lungo la 35bis dei Giovi tra i Comuni di Pozzolo Formigaro e Bosco Marengo ma non frena le preoccupazioni e l’amarezza del sindaco di Pozzolo, Domenico Miloscio, per la costante avanzata di impianti agri o fotovoltaici in campi e terreni agricoli.

I pareri negativi degli Enti alla realizzazione dell’impianto che avrebbe dovuto avere una potenza complessiva di 39.123,84 kWp non impediscono alla società proponente di ripresentare il progetto, ha spiegato il sindaco Miloscio, ed eventuali integrazioni e modifiche potrebbero far ottenere una valutazione di impatto ambientale favorevole. A quel punto, il Comune “non potrebbe fare nulla”.    

Il primo cittadino di Pozzolo ha spiegato di aver fatto “il possibile” per ostacolare anche le distese di pannelli già spuntate nei terreni nel comune di Pozzolo. Come sottotolineato nei giorni scorsi anche dal sindaco di Acqui, Danilo Rapetti, l’attuale normativa non lascia però grandi margini di manovra alle amministrazioni comunali per fermare progetti “che sono frutto di trattative tra privati” ha sottolineato Miloscio. Gli impianti autorizzati nell’area di Pozzolo sono tre ma “altri sono in fase di autorizzazione”. E il Comune può solo “prendere atto” della situazione, ha aggiunto il sindaco.

Il primo cittadino di Pozzolo riconosce anche “una responsabilità della Regione Piemonte”, e dell’assessore all’ambiente Matteo Marnati, nella costante avanzata di pannelli nelle campagne piemontesi. Il sindaco assicura che la critica non è legata al diverso “colore politico”, suo e della Giunta Regionale, ma “dall’effettiva assenza di interventi” anche con il Ministero per provare a mettere qualche paletto più rigido e preservare il territorio. Le attuali disposizioni, ha spiegato Miloscio, si limitano ad esempio a “invitare” i proponenti a creare gli impianti in aree da bonificare, in ex cave o comunque in zone dove non sia necessario nuovo consumo di suolo ma, di fatto, “non c’è alcun obbligo”. Così, per evitare maggiori costi, i più rivolgono altrove lo sguardo: “La Regione Piemonte sta lavorando male perchè non sta facendo nulla per limitare le aree dove realizzare gli impianti”. Il sindaco di Pozzolo puntualizza di non essere contrario alla produzione di energie da fonti rinnovabili ma vede ben poco “green” nelle distese di pannelli in campi o aree agricole.

Miloscio è scettico anche sui progetti che prevedono moduli sollevati da terra e coltivazioni con le tecnologie dell’Agricoltura 5.0 e considera l‘agrivoltaico un “escamotage: “Voglio capire chi avrà davvero interesse a coltivare sotto i pannelli”. Per Miloscio, poi, nelle campagne sempre più “assediate” dai pannelli andrebbe sempre valutato, ed evitato, l’effetto “cumulo” in aree vicine tra loro e già compromesse dalla presenza di siti industriali, come nel caso di Pozzolo.

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