Svastica sul cartello della Benedicta. La ferma condanna della Cgil di Novi: “Sfregio alla memoria dei caduti”

NOVI LIGURE – A poco più di un anno dalle stelle di David tracciate sui muri dell’abitazioni di una famiglia di origine ebraica di Bosio, un nuovo episodio di vandalismo ha colpito la memoria storica. La svastica impressa sul cartello del Sacrario della Benedicta, luogo simbolo della Resistenza italiana, è “uno sfregio” alla memoria, ha evidenziato il coordinatore della Cgil di Novi, Marco Sali.

“Nell’anno dell’ottantesimo anniversario della Liberazione – esorta Sali – la società civile è chiamata a reagire con fermezza contro tali atti, manifestando contrarietà e sdegno verso gesti che minano i valori democratici e il vivere civile. Chi ancora crede nel valore della storia e del vivere civile, chi ancora crede che la pace si persegua condannando estremismo, revisionismo, fanatismo e razzismo non si può e non si deve voltare da un’altra parte ma deve invece manifestare la propria contrarietà e il proprio sdegno di fronte a tanta stupida viltà. Sempre e in ogni sede. A partire dal contesto familiare.

Tutti dobbiamo chiederci che Paese è questo, in che paese vorremmo vivere e cosa lasciamo alle generazioni future se permettiamo che ancora l’ignoranza, perché a questo siamo di fronte, sempre foriera di atti ben peggiori e presagio di tempi bui si diffonda e pian piano dilaghi. Quando faremo pace con la nostra storia? Quando arriverà il giorno in cui tutti accetteranno ci fosse una parte indiscutibilmente nel giusto e l’altra indiscutibilmente nel torto? Quando potremo passare oltre sicuri di noi stessi come dei valori fondanti di questa Repubblica se ancora c’è chi si candida alle elezioni esibendo i simboli di una triste, sanguinosa e vergognosa epoca? Noi ad Aprile saremo lassù come ogni anno insieme a quanti pensano che gesti simili siano anacronistici e ripugnanti. Ci auguriamo che la risposta delle persone quel giorno sia tangibil”.