18 Febbraio 2025
15:03
A Santhià giovedì grasso con assaggio di Carnevale
SANTHIA’ – Il Carnevale Storico di Santhià anche quest’anno riprende, una tradizione secolare documentata almeno dall’XI secolo, “la Tradissiun” in Piemontese, governata da una precisa allegoria, ma allo stesso tempo non manca di rimanere ancorato al presente proponendo uno spettacolo ricco di elementi nuovi volti a proiettare la manifestazione nel futuro.
Iniziato il 6 gennaio, il periodo Carnevalesco è già stato caratterizzato da numerosi appuntamenti ma la kermesse raggiungerà il suo apogeo con i corsi mascherati in programma domenica 2, lunedi’ 3 e martedi’ 4 marzo, e con la Colossale Fagiuolata del lunedì.
Intanto il 27 febbraio un primo vero e proprio assaggio: la sera del Giovedì grasso, il Giobia Gras al suono dei Pifferi e Tamburi del Carnevale Storico e delle due bande cittadine, lungo Corso Nuova Italia in pieno centro storico ci sarà un percorso eno-gastronomico, di crescente successo, con ventisei stand che offriranno cibi e bevande per tutti, e poi serata in musica al PalaCarvè.
Sabato 1 marzo invece avrà luogo il Cerimoniale Carnevalesco e Consegna delle chiavi della Città, che prevede l’insediamento delle tradizionali maschere popolari Majutin dal Pampardù e Stevulin ʼd la Plissera, nel momento in cui ricevono dal Sindaco le chiavi della Città ed effettuano il “Proclama al Popolo”. A seguire il tradizionale Ricevimento Popolare: le Maschere, dopo un giro lungo le vie cittadine, accompagnati dai musici, dalle due Mascherine Doaa Sadki e Rebecca Massa, dallo Stato Maggiore Napoleonico e dalla Direzione si sposteranno al Palacarvè per il Veglione in maschera, e qui un’altra sorpresa del programma 2025: a salire sul palco Saverino Sateriale, il muratore toscano di Casciavola che, nella finalissima de La Corrida con Amadeus, si è aggiudicato il primo premio grazie all’ironico e travolgente “Ballo del MuratoRino”. Severino Sateriale si ripresenterà per la sfilata del giorno dopo per intrattenere nuovamente il pubblico. Per lui il Direttore Artistico Paolo Bonanni ha pensato ad un riconoscimento speciale: un Premio Simpatia e Originalità che gli sarà consegnato domenica 2 marzo alle ore 12.00 in preludio all’inaugurazione della prima grande sfilata. A fargli compagnia Beppe Braida, cabarettista torinese dalla satira pungente eletto vincitore del Premio Stevu-Majot 2025, incoronato in questo frangente.
Domenica 2 marzo sarà una giornata densa di eventi: in mattinata la Santa Messa speciale delle maschere, e l’arrivo dell’antica statua del Gianduja che verrà issato sul suo trono al centro della piazza Maggiore e lì resterà per i tre giorni di festeggiamenti. Ma sarà il pomeriggio a riservare le più ghiotte novità: ad aprire la prima sfilata delle 14.30 la stupenda Miss Italia 2025, Ofelia Passaponti, che dichiara: “Sono onorata di essere stata invitata a partecipare al Carnevale Storico di Santhià, il più antico del Piemonte. Sono felice di portare il mio titolo di Miss Italia tra persone gentili e organizzatori di grande competenza ed esperienza. Sono sinceramente molto grata a tutti. Questo evento straordinario è una celebrazione autentica delle nostre tradizioni, un ponte tra passato e presente che unisce generazioni attraverso cultura, storia e passione. Il 2 marzo avrò il privilegio di vivere da vicino la magia di questa manifestazione unica, immergendomi nell’atmosfera di festa, tra costumi spettacolari, colori vibranti e l’energia travolgente di una comunità che custodisce con orgoglio il proprio patrimonio culturale. Essere Miss Italia significa essere testimone e rappresentare la bellezza della nostra storia e delle nostre tradizioni, e il Carnevale di Santhià è un perfetto esempio di come il passato possa continuare a emozionare e coinvolgere. Non vedo l’ora di condividere con voi questa esperienza e di celebrare insieme una giornata preziosa della nostra identità italiana!”
Oltre ad ammirare la più bella d’Italia, questa sarà l’occasione per apprezzare la creatività, arte e originalità di maschere a piedi, carri allegorici, bande e gruppi storici, che sfileranno insieme allo Stato Maggiore, in divisa napoleonica, in ricordo del passaggio da Santhià di Napoleone in occasione della Battaglia di Marengo, ed al notissimo corpo dei Pifferi e Tamburi. Poi alle ore 22.30, grande spettacolo pirotecnico, seguito dall’appuntamento danzante al PalaCarvè.
Lunedì 3 marzo, la Colossale Fagiuolata lo spettacolo simbolo della tradizione carnevalesca santhiatese: alla “sveglia” di Pifferi e Tamburi nella piazza del mercato, ribattezzata per l’occasione piazza Tere Berri, fin dall’alba vengono accesi i fuochi di 150 grandi caldaie di rame. Per la preparazione della Fagiuolata servono, oltre a 20 quintali di fagioli, 10 quintali di salami e di pane, 1,5 quintali di lardo tritato, 1,5 quintali di cipolle fresche tritate, 750 foglie di alloro, 80 kg di sale grosso, il tutto innaffiato da ottimo vino. Una tradizione la cui ricetta è stata depositata con atto notarile per preservarne la storicità. Dopo la benedizione del Parroco, attorno alle tavole migliaia di commensali attendono mezzogiorno in punto quando gli attendenti e il comandante di piazza, al segno di un doppio sparo di fucile, iniziano la distribuzione alla popolazione del pane e del salame. Ha inizio la “Fagiuolata” vera e propria, la più grande d’Italia. A questo punto, i 300 camerieri, sotto la guida dei “capi-palina”, distribuiscono 20.000 razioni di fagioli, che spariscono totalmente in meno di mezz’ora!
Nel pomeriggio, momento dedicato ai piu’ piccoli col Gran Ballo dei Bambini alle 16.00 presso il PalaCarve’, festa mascherata a base di musica e giochi, e con la distribuzione di classici dolci carnevaleschi.
Grande atmosfera la sera, quando, a partire dalle 20.45, inizierà la suggestiva seconda sfilata nottura di carri e maschere, sapientemente illuminati, al termine della quale ci sarà un veglione carnevalesco in maschera.
Occasione giocosa per la popolazione martedi’ 4 marzo mattina, per gli antichissimi “Giochi di Gianduja” nelle vie del centro, che rimandano alle tradizioni popolari medievali: la corsa nei sacchi, la rottura delle pignatte piene di farina o coriandoli, il tiro alla fune, il recupero della mela nella tinozza e tanti altri. A queste sfide sono contrapposte le compagnie carnevalesche, la banda cittadina e il corpo dei Pifferi e Tamburi.
Terzo Corso Mascherato alle ore 14.30: oltre al ritorno delle compagnie carnevalesche della prima sfilata, una grande novità di quest’anno sarà un carro completamente costruito da ragazzi affetti da disabilità dell’associazione Cuori Blu, insieme ed una maschera a piedi degli stessi ragazzi. Dichiara Alessandro Caprioglio, membro del Direttivo del Carnevale: “La manifestazione si è voluta arricchire di ospiti davvero speciali: siamo entusiasti di far sfilare il loro carro allegorico intitolato “I Viaggi di Ettore”, che rappresenta un universo fantastico dove Ettore atterra per portare un messaggio di inclusione e solidarietà. Il Carnevale Storico di Santhià ha come fondamento la condivisione e siamo da sempre convinti che il ritrovarsi in allegria fa’ bene, ai cuori e alle anime specialmente. L’inclusione è certamente un valore che vogliamo continuare a propugnare in tutte le sue forme, ed avere il progetto di Cuori Blu offre l’opportunità di dimostrare che il Carnevale non solo fa bene, ma fà del bene.”
Al termine della sfilata avverrà la proclamazione dei vincitori delle varie categorie e la successiva premiazione.
La sera del Martedì Grasso il Carnevale si chiude con il “Rogo del Babàciu”, un pupazzo che viene appeso su una pira e pubblicamente bruciato in piazza Maggiore. Questo è l’evento che segna la fine del Carvè, fra il suono delle campane a lutto e le note di una marcia funebre, che si tramuta dopo poche note in una “monferrina” sfrenata, un ballo che dà spazio all’allegria il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri, inizio del periodo quaresimale.