Autore Redazione
giovedì
20 Febbraio 2025
17:12
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Cronaca - Piemonte

Dal 22 febbraio visite serali e nel weekend nelle strutture sanitarie del Piemonte per ridurre le liste d’attesa

Dal 22 febbraio visite serali e nel weekend nelle strutture sanitarie del Piemonte per ridurre le liste d’attesa

PIEMONTE – La sperimentazione è già partita in alcuni ospedali piemontesi ma da sabato 22 febbraio “tutte le 74 strutture sanitarie regionali” effettueranno prestazioni aggiuntive la sera, il sabato e la domenica per abbattere le liste d’attesa. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, in occasione del suo intervento alla Cernobbio School organizzata da Motore Sanità.

L’adesione è su base volontaria ma la risposta delle strutture sanitarie piemontesi è stata “fortissima” assicura Riboldi. Proprio sabato la Regione illustrerà il piano delle prestazioni aggiuntive predisposte da singoli ospedali e aziende sanitarie piemontesi, comprese quelle dell’Alessandrino. In Regioni come la Liguria e il Piemonte, ha sottolineato l’assessore Riboldi, c’è “una forchetta che va dall’8 al 10% di cittadini che non hanno risorse per la sanità privata e non riescono ad accedere alla sanità pubblica per lungaggini e burocrazia”. In Piemonte si parla di 300 mila persone, ha calcolato l’assessore regionale alla Sanità, che chiesto alle strutture sanitarie piemontesi di mettere “una marcia in più” ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure.

Nel suo intervento l’assessore Federico Riboldi ha sottolineato anche la necessità di distinguere tra “efficienza ed efficacia nella gestione sanitaria”. Dopo anni di tagli imposti dal piano di rientro, la priorità ora è investire risorse sulle cure, riducendo sprechi amministrativi e logistici. Il secondo punto fondamentale, secondo Riboldi, “è curare chi ha davvero bisogno” e garantire “l’accesso alle cure a chi oggi non ce l’ha”. Obiettivi che l’assessore alla Sanità conta di raggiungere con il piano straordinario di visite serali e nel weekend per abbattere le liste d’attesa e anche con misure che potrebbero essere viste come “impopolari” come il pagamento del ticket per chi non si presenta alle visite senza disdirle.

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