Autore Redazione
giovedì
20 Febbraio 2025
17:50
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Cronaca - Valenza

Presunto caso di razzismo: l’arbitro non ha sentito nulla. Il giudice sportivo punisce la Fulvius

Presunto caso di razzismo: l’arbitro non ha sentito nulla. Il giudice sportivo punisce la Fulvius

AGGIORNAMENTO ORE 20.30: in una nota sui propri canali social la Fortitudo Occimiano ha commentato la sentenza del Giudice Sportivo. “È chiaro, come ribadito dalla nostra posizione, che non c’è stato nessun “insulto razzista”. Infatti l’arbitro ha confermato la versione da noi sostenuta. Una spiacevole situazione, nella speranza che chi in maniera molto affrettata ha tratto conclusioni assolutamente fuori luogo, abbia l’umiltà di chiedere scusa. Il problema del razzismo nella vita civile è anche sportiva è una cosa seria e non andrebbe banalizzato per ottenere titoli sui giornali e una visibilità effimera”.

OCCIMIANO – Il direttore di gara non ha sentito alcuna frase razzista e dunque la protesta clamorosa della Fulvius di Valenza è stata considerata ingiustificata. Questa in estrema sintesi la decisione della giustizia sportiva dopo quanto accaduto domenica scorsa nella gara tra la formazione valenzana e la Fortitudo Occimiano. Nel referto arbitrale si legge che “il direttore di gara, per quattro minuti, cercava di spiegare ai giocatori della Fulvius che non avendo udito alcun insulto non poteva prendere provvedimenti, cercando di convincere la squadra a proseguire l’incontro“. La società valenzana però come noto ha deciso di abbandonare il campo da gioco, una scelta di conseguenza definita “del tutto ingiustificata“.

Sulla base dei riscontri dal campo il giudice sportivo ha quindi ribaltato la vicenda decidendo “di assegnare la sconfitta a tavolino alla Fulvius, assegnando il 3 a 0 a tavolino all’Occimiano“. La Fulvius è stata sanzionata con una ammenda di 200 euro mentre il giocatore Degioanni, che aveva spiegato di aver subito la frase razzista, espulso dopo le proteste, è stato squalificato per due giornate. La società della Fortitudo Occimiano aveva sempre negato che qualunque tesserato avesse proferito frasi discriminatorie.

“Voglio precisare che nella sentenza del Giudice Sportivo” ha precisato a Radio Gold il presidente della Fulvius Fabrizio Pieroninon c’è scritto che l’insulto razzista è stato pronunciato ma che l’arbitro non lo ha sentito. Se faremo ricorso? Valuteremo il da farsi ma, con tutta probabilità, no”. 

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