28 Febbraio 2025
05:00
Foto rubate da OnlyFans e diffuse senza consenso. Elisa Corda denuncia: “Non restate in silenzio'”
CASALE MONFERRATO – Ha deciso di aprire un profilo su OnlyFans per pagare spese e risarcimenti legali dopo un incidente stradale che le è costato anche una mano. La scelta della monferrina Elisa Corda di mostrarsi sulla piattaforma per adulti, però, non è stata dettata “solo da una questione di soldi”. Dopo un periodo non facile, mostrarsi ed essere apprezzata “nonostante le cicatrici” l’ha fatta sentire “di nuovo bella“.
La scelta di Elisa può non essere condivisa da tutti ma è stata fatta da una donna adulta che sa anche reggere le critiche. Elisa Corda, del resto, ha “le spalle larghe”, allenate da anni di attività sportiva. Si è avvicinata alla palestra durante la lunga e complicata riabilitazione dopo l’incidente stradale e l’amputazione di quasi tutte le dita di una mano. Si è innamorata subito del powerlifting, ha fatto sci di fondo e con il canottaggio ha accarezzato l’ambizioso obiettivo di partecipare alle Paralimpiadi del 2024. La sentenza sull’incidente arrivata all’inizio dello scorso anno, insieme alla richiesta di risarcimento danni da 70 mila euro, l’hanno però “demotivata“, ha ammesso. Ed è a quel punto che Elisa ha scelto di aprire OnlyFans.
La piattaforma l’ha aiutata a riacquistare fiducia ed Elisa l’aveva raccontato senza timore anche davanti alle telecamere de Le Iene. La popolarità arrivata dopo la messa in onda del servizio su Italia 1 ha avuto anche un risvolto amaro, ha raccontato la donna. C’è chi ha fatto “passi indietro” e si è allontanato: “Come se l’avesse saputo solo guardando Le Iene” e ora Elisa ha scoperto che alcuni contenuti che aveva riservato agli abbonati maggiorenni della piattaforma sono finiti, senza il suo consenso, su motori di ricerca e siti accessibili anche ai minorenni.
Di fronte alla violazione, Elisa ha deciso di non restare in silenzio. Ha raccontato l’accaduto sui social e ha denunciato tutto in Questura ad Alessandria. “Creare contenuti per una piattaforma che ha precise regole di accesso non significa autorizzare chiunque a condividerli senza consenso“, ha chiarito la donna. Elisa ha sporto denuncia per il reato di “revenge porn“, violazione della privacy e danni: “Il corpo è il mio e sono io proprietaria delle immagini e dei video di quel corpo. E sono sempre solo io a poter decidere se pubblicarle o dove pubblicarle per monetizzare“. Le parole di Elisa valgono anche per chi scatta foto o registra video intimi privati, che tali dovrebbero rimanere e che, invece, vengono usati come forma di “ricatto” o diffusi per “vendetta”. Il revenge porn è sempre più diffuso e ha già spinto donne al suicidio, ha ricordato Elisa, che spera che la sua testimonianza e la sua ferma denuncia spingano altre persone a far valere i propri diritti di fronte a un abuso digitale.