Autore Redazione
venerdì
28 Febbraio 2025
16:42
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Cronaca - Piemonte

Corte dei Conti: “Ricorso a gettonisti comporta rischi da non sottovalutare”

Corte dei Conti: “Ricorso a gettonisti comporta rischi da non sottovalutare”

PIEMONTE – Il ricorso ai cosiddetti ‘gettonisti’ in sanità comporta “rischi connessi da non sottovalutare”. A rilevarlo nella relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti del Piemonte il presidente della sezione regionale di controllo, Antonio Attanasio, che evidenzia “il relativo costo non è soggetto ai vincoli del costo del personale e il massimo ricorso a tale strumento potrebbe configurarsi come un’elusione della normativa vigente in materia”.

I gettonisti – ha sottolineato il presidente della Regione Alberto Cirio, presente all’inaugurazione – sono una soluzione non corretta, perché bisognerebbe avere un assunto, ma è figlia di questo tempo specifico tanto che riguarda tutte le Regioni. Sicuramente l’anno prossimo saranno molti meno perché abbiamo 1544 persone in più che lavorano nella sanità pubblica, quindi i gettonisti sono un rimedio obbligatorio, sbagliato, ma obbligatorio perché quando un cittadino va in ospedale voglio che trovi un medico e un servizio che sia aperto”.

Nella sua relazione, poi, il presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti del Piemonte, sempre in tema di sanità, ha rilevato che “il controllo sui bilanci dell’esercizio 2022 delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere ha evidenziato per tutti gli enti l’approvazione dei bilanci di previsione in ritardo rispetto alle previsioni normative e in perdita, in contrasto con il principio generale dell’equilibrio di bilancio”, questo “nonostante la Regione abbia assegnato maggiori risorse rispetto alle previsioni di bilancio”.

In particolare, ha sottolineato Attanasio, “delle 13 Asl fanno eccezione solo quella di Cuneo 2 e Azienda Zero ma nel complesso il saldo algebrico delle perdite di esercizio delle sole Asl è di poco meno di 189 milioni, perdite coperte solo in parte dalla Regione tramite appositi trasferimenti o compensazioni di debiti, rimanendo ancora la somma residua di circa 84 milioni”.

Per quanto riguarda invece le aziende ospedaliere, “i risultati di esercizio hanno registrato in generale un miglioramento: dei cinque ospedali regionali oggetto di verifica tre hanno chiuso il bilancio con un risultato di esercizio positivo mentre sono rimaste criticità per la Aou di Novara e per la Azienda ospedaliera di Cuneo che hanno registrato perdite rispettivamente per 8,2 e 4,7 milioni. Tuttavia, anche per le aziende ospedaliere le perdite ancora da ripianare al 31 dicembre 2022, ammontavano a circa 61,8 milioni” Infine, il presidente della sezione regionale di controllo ha osservato che “è indispensabile che la Regione metta a disposizione delle proprie aziende le risorse necessarie a garantire i livelli essenziali di assistenza raggiungendo al contempo l’equilibrio economico finanziario. In realtà – ha osservato – ciò non avviene dal momento che, come precisato dalle aziende, le risorse provvisoriamente assegnate non permettono una previsione in pareggio. Peraltro, anche la Regione ha lamentato forti ritardi nell’approvazione, da parte dello Stato, dei finanziamenti da ricevere, che non hanno permesso di approvare nei termini e in equilibrio né i bilanci di previsione né il consolidato regionale”, ha sottolineato ancora Attanasio.

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