4 Marzo 2025
08:40
Vigili del Fuoco: appello ai 187 sindaci per la grave crisi di personale
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Diventa sempre più pressante l’appello dei Vigili del Fuoco per le carenze di organico sul territorio provinciale. Dopo le proteste composte ma decise delle scorse settimane e l’incontro con il Prefetto di Alessandria, Alessandra Vinciguerra, ora i sindacati, Conapo, Fns Cisl, Uil Pa, Fp Cgil, Usb e Federdistat, chiedono aiuto anche a tutti i sindaci dell’Alessandrino. In una lunga lettera inviata a tutti i primi cittadini è stato infatti chiesto di “dare un fattivo contributo politico” all’allarme lanciato da tempo.
Le preoccupazioni sono connesse al personale ridotto, orfano di 75 unità, con il rischio di chiusura di chiusura temporanea di una delle cinque sedi e questo nonostante il ruolo strategico dei Vigili del Fuoco in un territorio in mezzo al triangolo industriale, delicato dal punto di vista idrogeologico e con moltissime aziende delicate dal punto di vista della produzione. I sindacati hanno quindi chiesto aiuto ai 187 sindaci della provincia e invocato una udienza in Consiglio Regionale, per esporre al Presidente Alberto Cirio la difficile situazione. Di seguito la lettera integrale:
“Dal mese di Gennaio 2025 come Organizzazioni Sindacali dei Vigili del Fuoco di Alessandria, in modo totalmente unitario, stiamo portando all’attenzione delle istituzioni, partendo appunto dal Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno con delega al Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ON. Emanuele Prisco, l‘importante carenza di personale, in particolar modo la carenza di personale operativo in cui versa il Comando di Alessandria. Abbiamo incontrato il Prefetto di Alessandria Dott.sa Alessandra Vinciguerra ed abbiamo incontrato, attraverso i nostri pari regionali il Direttore Regionale per i Vigili del Fuoco del Piemonte Ing. Alessandro Paola.
Rispetto alla dotazione organica prevista dal Decreto del 6 giugno 2024, il Comando VVF di Alessandria registra una carenza ad oggi di 75 unità su tutti i profili professionali. Tale deficit compromette: Il dispositivo di soccorso; Il reintegro addestrativo e il mantenimento delle competenze; La formazione e i corsi interni; Il recupero psicofisico del personale, con conseguente aumento degli infortuni.
Come sapete per garantire un soccorso tempestivo su questo territorio del basso Piemonte, il dispositivo di emergenza si articola sul Comando di Alessandria e sulle sedi permanenti di Casale Monferrato, Tortona, Novi Ligure, Ovada e Acqui Terme. L’unica sede volontaria di Valenza è solo occasionalmente presidiata. Tuttavia, la grave carenza di organico mette a rischio questa rete operativa. Un Territorio appunto complesso e strategico il Comando dei VVF di Alessandria copre un’area vasta composta da 187 comuni, estendendosi dalle pianure di Casale Monferrato all’Appennino Ligure (Ovada e Acqui Terme), confinando con Lombardia, Emilia Romagna e Liguria. Il territorio è attraversato da importanti arterie autostradali (A26, A7, A21), scali ferroviari rilevanti (SanBovo e Alessandria) e ospita 22 stabilimenti a rischio di incidente rilevante. Inoltre, è interessato dal cantiere del Terzo Valico e da un’espansione industriale legata all’ampliamento del Porto di Genova e relativo settore terziario.
Con una tale carenza di personale Operativo si stanno attuando soluzioni preoccupanti, come la riduzione o l’azzeramento della seconda partenza dalla sede centrale e il prelievo forzoso di unità specializzate dalla Sala Operativa provinciale. Questa condizione potrebbe portare alla chiusura temporanea di una delle cinque sedi permanenti sul territorio, per garantire l’operatività minima del restante servizio di soccorso. Le organizzazioni sindacali ovviamente rigettano ogni ipotesi di ulteriore riduzione di personale e del dispositivo di soccorso. È necessario un intervento politico per la modifica del Decreto del Ministro dell’Interno del 6 giugno 2024, al fine di garantire una più equa assegnazione di personale al Comando di Alessandria, in particolare nel settore operativo. Tale modifica permetterebbe una distribuzione più adeguata delle risorse con la prossima mobilità nazionale, essenziale per affrontare i carichi di lavoro e rispondere alle esigenze della popolazione.
Come sindacati di categoria, abbiamo coinvolto nella nostra protesta e denuncia anche gli altri Comandi dei Vigili del Fuoco del Piemonte, i nostri referenti regionali hanno indetto uno Stato di Agitazione Regionale del settore e unitariamente abbiamo chiesto udienza in Consiglio Regionale al Presidente Cirio per esporre meglio e in modo diretto le problematiche di questo settore strategico per la sicurezza quotidiana dei cittadini e delle imprese. Egregio Signor Sindaco, siamo certi che, anche Lei e la Giunta che presiede unitamente al Consiglio Comunale potrete dare un fattivo contributo politico a quanto sopra esposto”.