7 Marzo 2025
14:30
Il Movimento 5 Stelle di Novi punta il dito la rimozione dei vetri dalle lanterne storiche della città
NOVI LIGURE – Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha presentato un’interpellanza in Consiglio Comunale per chiedere chiarimenti sulla decisione di rimuovere i vetri dalle lanterne storiche del centro cittadino. Per i pentastellati si tratta di una scelta “discutibile” e che non avrebbe alcuna giustificazione nelle norme vigenti.
“La rimozione dei vetri dai lampioni, oltre a rappresentare un evidente danno estetico al decoro urbano – spiega il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle. non risponde a nessuna reale esigenza di riduzione dell’inquinamento luminoso. La normativa vigente, dalla Legge Regionale 31/2000 modificata dalla L.R. 3/2018, fino ai regolamenti edilizi locali, non prevede in alcun modo un intervento di questo tipo. Anzi, il piano di arredo urbano stabilisce che i lampioni storici debbano avere un corpo illuminante con bulbo in vetro opalino, caratteristica pensata per garantire uniformità e coerenza con il contesto storico della città. Con l’introduzione della tecnologia LED, il ruolo del vetro opalino diventa ancora più essenziale per la diffusione armoniosa della luce”.
Il Movimento 5 Stelle accusa l’amministrazione di subire le scelte di aziende private che “agiscono per proprio interesse economico”. “Enel Sole – dichiara il consigliere Paolo Coscia – che ha in gestione la pubblica illuminazione in base ad un accordo CONSIP, avrebbe l’obbligo contrattuale di garantire la pulizia dei vetri, ma invece di adempiere ai suoi doveri preferisce eliminarli del tutto, scaricando il problema sui cittadini”.
Con l’interpellanza, il Movimento 5 Stelle chiede conto al Sindaco e all’Assessore competente delle verifiche effettuate, delle motivazioni dietro questa scelta e delle possibili azioni da intraprendere per ripristinare il rispetto delle normative locali e del decoro urbano. “Vogliamo sapere – conclude Coscia – se l’amministrazione intende continuare a subire passivamente decisioni imposte da aziende esterne o se ha intenzione di difendere il patrimonio storico della città e i diritti dei cittadini”.
(in copertina immagine di repertorio)