Autore Redazione
martedì
11 Marzo 2025
14:18
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Cronaca - Provincia Alessandria - Valenza

Gioielli: gli italiani amano i bracciali, i tedeschi spendono di più e per gli inglesi il “Made in Italy” è il massimo

Gioielli: gli italiani amano i bracciali, i tedeschi spendono di più e per gli inglesi il “Made in Italy” è il massimo

ALESSANDRIA – Tra i “Big Five dell’Europa”, ovvero Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Italia, è la Germania a spendere di più per un gioiello, in media 851 euro ma è il mercato britannico quello più ampio, con un valore di oltre 5,2 miliardi di euro. L’analisi dei mercati europei della gioielleria è frutto di uno studio dell’Agenzia ICE realizzato in collaborazione con Confindustria Federorafi che, dopo l’anteprima a VicenzaOro, è stato presentato questo martedì nella sede di Confindustria Alessandria con gli interventi di Matteo Masini, Dirigente Beni di consumo di Agenzia ICE/ITA, di Alessia Crivelli, Presidente del Gruppo Aziende Orafe Valenzane di Confindustria Alessandria e Vice Presidente di Confindustria Federorafi, e di Sandra Bruno e Alessandro Amadori di Yoodata Srl.

Lo studio è frutto di 21 colloqui approfonditi con esperti del settore e di 3.542 interviste con questionari somministrati a distributori e consumatori. L’indagine si è focalizzata in particolare sui “Big Five dell’Europa” e ha permesso ai numerosi imprenditori presenti di acquisire informazioni e spunti di particolare interesse.
Lo studio, infatti, rivela i principali trend di consumo, le preferenze degli acquirenti e le dinamiche distributive, offrendo utili indicazioni per le strategie di mercato.

Il mercato britannico si conferma il più grande, con un valore superiore a 5,2 miliardi di euro, seguito dalla Francia (4,9 miliardi) e dall’Italia (4,2 miliardi). La Germania, con un valore di 4 miliardi di euro, si posiziona subito dopo, mentre la Spagna, con 1,6 miliardi, rappresenta il mercato più piccolo tra i cinque principali. I canali distributivi differiscono significativamente tra i Paesi: in Italia, le gioiellerie dominano con una quota del 78%, mentre nel Regno Unito e in Spagna i “department store” sono più sviluppati, con il 60% e il 51% rispettivamente. L’e-commerce, pur in crescita, rappresenta ancora una fetta ridotta del mercato, e varia tra il 14% e il 20% a seconda del Paese.

Le preferenze di acquisto mostrano un chiaro orientamento verso specifici articoli per ogni mercato: in Italia, i bracciali sono i più acquistati, mentre in Spagna e Francia sono gli anelli e gli orecchini, e in Germania le collane. Il compleanno è l’occasione principale per l’acquisto di gioielli, seguita da altre festività. Interessante anche il dato sui valori medi di spesa, che vedono l’Italia come il Paese con la spesa più bassa (506 euro), mentre la Germania è quella con la spesa maggiore, pari a 851 euro.

Un altro aspetto rilevante è il ruolo delle promozioni, che influenzano quasi un terzo degli acquisti dichiarati, mentre i “driver” che orientano le scelte dei consumatori variano da Paese a Paese.

Il design, soprattutto la bellezza e l’innovazione, è un fattore fondamentale per tutti i mercati, ma ogni Paese ha anche le sue peculiarità: in Francia, per esempio, il “Made in France” è particolarmente apprezzato, mentre in Germania il design semplice e funzionale è un valore centrale. Nei Paesi mediterranei, la sensibilità al rapporto qualità/prezzo è decisamente maggiore. Il “Made in Italy” si conferma un elemento distintivo e di successo nel Bel Paese e orienta gli acquisti del 64% degli italiani. La reputazione del Made in Italy è buona anche in Spagna e in Germania e il Regno Unito apprezza i gioielli italiani più di quelli locali. I consumatori francesi, invece, si dimostrano più diffidenti nei confronti dei prodotti italiani.

I dati, quindi, suggeriscono che i mercati più promettenti per le esportazioni italiane di gioielleria sono la Spagna, la Germania e il Regno Unito, con i consumatori di questi Paesi più inclini ad apprezzare la qualità e l’artigianalità del Made in Italy. La ricerca offre quindi uno strumento fondamentale per le aziende italiane per affinare le loro strategie di marketing e distribuzione, permettendo loro di rispondere alle esigenze di mercati sempre più esigenti e attenti.

La forte competizione sul piano internazionale richiede una valutazione dei mercati sempre più accurata – spiega Matteo Masini, Dirigente Beni di consumo Agenzia ICE – che consenta di valorizzare quanto più possibile le risorse a disposizione. In questo quadro, l’indagine di mercato sulla distribuzione della gioielleria e oreficeria in Europa e UK intende offrire alle nostre aziende uno strumento utile a determinare scelte strategiche consapevoli ed efficaci, a partire dalla selezione dei mercati più coerenti con i rispettivi prodotti“.

La ricerca è apprezzata anche dagli imprenditori del settore: “Ringrazio ICE Agenzia per aver realizzato questo ulteriore importante strumento di lavoro per le imprese gioielliere italiane ed in particolare per quelle del distretto valenzano – sottolinea Alessia Crivelli, Presidente del Gruppo Aziende Orafe Valenzane di Confindustria Alessandria e Vice Presidente di Confindustria Federorafi – Dopo l’iniziativa di comunicazione di influencer marketing riferita agli USA ed al Regno Unito, i workshop e le collettive dedicate al settore, questa ricerca è un altro fiore all’occhiello della proficua collaborazione tra l’Agenza e le rappresentanze imprenditoriali di Confindustria. Per la prima volta sono stati messi a confronto i diversi sistemi di distribuzione ed il sentiment dei consumatori verso il gioiello e la percezione del Made in Italy in 5 paesi europei che assorbono la considerevole cifra di 20 miliardi di euro di gioielleria all’anno. Come imprenditori abbiamo quindi a disposizione un’altra leva di conoscenza per consolidare e per migliorare l’approccio e la distribuzione dei gioielli valenzani su mercati di destinazione sempre più attenti ed esigenti”.

Le presentazioni dei risultati dell’indagine proseguiranno con incontri a Arezzo (26 marzo), Vicenza (8 aprile) e Marcianise (12 aprile), offrendo ulteriori occasioni di approfondimento e confronto per gli operatori del settore.

(in copertina foto di repertorio tratta dal sito Unsplash)

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