Cronaca - Alessandria

Una piccola bara bianca per il saluto senza ritorno del piccolo Jibril

ALESSANDRIA – Il dolore più lacerante è rimasto composto nel cuore e in rispettoso silenzio durante l’ultimo saluto al piccolo Jibril, il bambino di 2 anni e mezzo precipitato da una finestra della casa dove viveva con la famiglia al quartiere Cristo di Alessandria.

Davanti alla piccola bara bianca, protetta da una coperta ricamata con i versi del Corano, è stata recitata la preghiera che accompagna i defunti nel viaggio verso il paradiso. Nel mondo arabo si prega con la fronte appoggiata sulla terra ma durante la “preghiera della morte” ci si alza e si rimane in piedi perché “è un saluto senza ritorno”, ha spiegato l’Imam della comunità islamica, Chadli Ahmed. Per nessuno è facile trovare parole che riescano a dare conforto a genitori che hanno perso un figlio e ci si affida alla preghiera, nella speranza che Allah doni “pazienza” a chi deve sopportare il peso più grande nella morte. La scomparsa di Jibril ha spezzato il cuore non solo dei famigliari ma di tutta la comunità. L’Imam ha sentito forte la vicinanza degli alessandrini e del sindaco della città, Giorgio Abonante, presente anche nel giorno dell’ultimo a saluto al piccolo Jibril, che ora riposerà nel cimitero musulmano di Alessandria.

 

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