23 Marzo 2025
08:04
Piemonte al secondo posto per ricette tradizionali con la pasta. Lombardia al quinto
PIEMONTE – L’associazione “Unione Italiana Food” ha censito le ricette regionali di pasta, raccogliendo 200 ricette regionali, espressione della cultura gastronomica locale. Sulla base dell’analisi L’Emilia-Romagna guida la classifica delle regioni con 12 ricette, seguita da Piemonte, Toscana e Campania con 11.
Le ricette della tradizione piemontese con la pasta
Piemonte (11)
Tajarin con sugo di carne e fegatini
Agnolotti del Plin (pasta ripiena con arrosto di carne)
Tajarin al tartufo (tagliolini sottili con burro e tartufo)
Gnocchi al Castelmagno (con un formaggio DOP piemontese)
Pasta e fagioli alla piemontese
Agnolotti alla Monferrina (variante con ripieno di arrosto di maiale e coniglio)
Pasta alla bagna cauda (sugo con acciughe, aglio e olio)
Fusilli al Gorgonzola piemontese
Pasta con Sugo di Salsiccia di Bra
Mezze maniche con robiola di Roccaverano e pancetta
Spaghetti con Ragù di Nocciole alla Piemontese
Valle d’Aosta (7)
1.Pasta alla valdostana (con fontina e prosciutto)
2.Zuppa alla Valpellinese (una sorta di lasagna con pane nero, cavolo e fontina)
3.Gnocchi alla bava (gnocchi con fontina fusa)
4.Farfalle ai funghi con panna e timo
5.Farfalle e fontina
6.Tagliatelle alla Fonduta Valdostana e Tartufo
7.Rigatoni al Lardo di Arnad e Castagne
Liguria (10)
Trofie al pesto genovese
Pansoti con salsa di noci (ravioli ripieni di erbe e ricotta con salsa di noci)
Corzetti al sugo di pinoli (pasta decorata a forma di medaglione)
Mandilli de saea al pesto (lasagnette sottili al pesto)
Testaroli al sugo di funghi
Lasagne al pesto con patate e fagiolini
Maccheroni con Tuccu di carne alla genovese/ligure
Trenette con gamberi di Santa Margherita Ligure e zucchine genovesi
Croxetti con Salsa di Pinoli, maggiorana e palamita
Linguine alla ligure
Lombardia (10)
Mezze maniche con zucca e taleggio
Tagliatelle al ragù di lago
Pasta alla monzese
Pizzoccheri valtellinesi (pasta di grano saraceno con verza, patate e formaggio)
Casoncelli alla bergamasca (pasta ripiena con carne e amaretti)
Tortelli di zucca mantovani (ripieni di zucca, mostarda e amaretti)
Büsèca e pasta (minestra di trippa e pasta)
Malfade al burro e salvia
Pasta al pesto di rucola e Grana Padano
Spaghettoni con fonduta di scimudin
Trentino-Alto Adige (10)
Pasta, speck e noci
Canederli in brodo (gnocchi di pane con speck)
Spätzle agli spinaci (piccoli gnocchetti verdi)
Schlutzkrapfen (ravioli ripieni di ricotta e spinaci)
Pasta con i funghi porcini e speck
Spätzle al burro fuso e formaggio di malga
Spatzle panna e speck
Tagliatelle paglia e fieno con ragù di finferli e speck
Fusilli al pesto di rucola e noci
Penne al Gorgonzola e Mele della Val di Non
Veneto (9)
Pasta in salsa veneta
Rigatoni al Tastasal
Fusilli al radicchio, speck e taleggio
Pappardelle all’anatra
Bigoli in salsa (con acciughe e cipolla)
Pasta e fasoi (pasta e fagioli alla veneta)
Gargati con il consiero (pasta corta con sugo di carne)
Risi e bisi (risotto con piselli, quasi una via di mezzo con una pasta)
Bigoli al ragù d’anatra
Friuli-Venezia Giulia (10)
Mezze penne con crema di radicchio e speck croccante
Spaghetti alla busara
Cjalsons (ravioli con ripieno dolce-salato)
Tagliatelle al ragù di capriolo
Tagliolini alla Trota Salmonata di San Daniele
Blecs (pasta rustica di grano saraceno)
Pasta con la brovada (rape macerate nel vino con pasta)
Orzotto con pasta e fagioli (variante con orzo e pasta insieme)
Gnocchi di susine (ripieni di prugne, dolce-salato)
Pasticcio di Pasta al Ragù di Cervo
Emilia-Romagna (12)
Lasagne alla bolognese
Maccheroni alla Bobbiese
Tagliatelle al ragù bolognese
Spaghetti cacio e pepe con guazzetto di scorfano dell’Adriatico
Sedani rigati con gamberoni e zucchine
Maccheroncini con culatello e crema al parmigiano
Tortellini in brodo
Passatelli in brodo
Garganelli al ragù
Tortelloni burro e salvia
Gramigna con salsiccia
Zuppa imperiale con pastina
Toscana (11)
Pasta e fagioli
Pici all’aglione (pasta grossa con sugo di aglio e pomodoro)
Tortelli mugellani (ripieni di patate e con sugo di carne)
Pappardelle al cinghiale
Pasta con il cavolo nero
Testaroli al pesto (una specie di pasta-piadina tagliata a losanghe)
Pici cacio e pepe (variante toscana della classica romana)
Pappardelle al sugo di lepre
Carbonara di mare viareggina
Pappardelle al ragù bianco di cinta senese
Linguine con il Pesto Toscano
Umbria (10)
Pasta alla norcina
Strangozzi al tartufo
Ciriole alla ternana (pasta senza uova con pomodoro e peperoncino)
Umbricelli al sugo d’oca
Gnocchi al Sagrantino (con sugo di vino e salsiccia)
Maltagliati con fagioli e cotiche
Spaghetti col rancetto
Pappardelle con la lepre
Tagliatelle alla spoletina
Strangozzi al pesto umbro
Marche (10)
Pasta con le raguse
Vincisgrassi (lasagne marchigiane con besciamella e ragù)
Passatelli asciutti
Maccheroncini di Campofilone
Gnocchi alla papera
Passatelli con sugo di pesce
Maccheroncini al ragù tradizionale marchigiano
Bucatini alla marchigiana
Tagliolini saporiti
Maccheroni alla pesarese
Lazio (9)
Amatriciana
Cacio e pepe
Gricia
Fettuccine Alfredo
Rigatoni con pajata
Fregnacce alla sabinese (pasta con sugo di pomodoro, guanciale e peperoncino)
Pasta alla zozzona
Fettuccine alla papalina
Pasta alla checca
Abruzzo (10)
Sagne e fagioli
Spaghetti alla chitarra
Sagne e fagioli
Maccheroni alla molinara
Scrippelle ‘mbusse (sorta di crêpes immerse in brodo)
Tacconelle con ceci e baccalà
Maccheroni alla Chitarra con Ragù d’Agnello
Spaghetti alla marinara, con peperoni secchi, pesce e crostacei,
Spaghetti alla chitarra con pallotte
Pecorara all’abruzzese
Molise (9)
Bucatini alla Mollica di San Giuseppe
Cavatelli al sugo di ventricina
Cavatelli cuzze e fugne
Tacconelle e fagioli
Pasta con la ricotta forte
Sagne alla molisana (pasta fatta a mano con sugo di maiale)
Fusilli alla molisana
Maccheroni con noci e baccalà
Zuppa di Pasta alla Molisana
Campania (11)
Pasta e patate alla napoletana
Frittata di spaghetti
Spaghetti alle vongole
Ziti alla Genovese
Scialatielli ai frutti di mare
Pasta alla genovese (non ha niente a che vedere con Genova, è un ragù di cipolle e carne tipico di Napoli)
Tubetti con fagioli e cozze
Mezzanelli lardiati (con pomodoro e lardo)
Penne alla Sorrentina
Spaghetti allo scarpariello
Spaghetti alla Nerano
Puglia (9)
Orecchiette alle cime di rapa
Spaghetti con pesto di cavolo nero e gamberi rossi pugliesi
Cavatelli cozze e fagioli
Ciceri e tria (pasta con ceci e parte fritta)
Sagne ‘ncannulate (pasta attorcigliata con sugo di pomodoro)
Orecchiette al ragù di cavallo
Cavatelli ai frutti di mare
Spaghetti all’assassina
Spaghetti alla san Giuannidd
Basilicata (9)
Spaghetti di Maratea
Strascinati con peperoni cruschi
Ravioli di ricotta dolci (ripieni di ricotta e cannella, con sugo di pomodoro)
Laganari con ceci e zafferano
Ferretti con mollica e peperoni cruschi
Orecchiette alla materana
Cavatelli con le cicerchie
Fusilli al sughetto di baccalà
Fusilli alla rafanata
Calabria (9)
Pasta, ‘nduja e pecorino
Fileja alla ‘nduja
Maccarruni cu sucu (pasta fatta in casa con sugo di carne)
Lagane e ceci (simile alle sagne e fagioli, ma con ceci)
Maccheroni con sugo di capra
Pasta alla pecoraia
Spaghetti alla corte d’assise
Pasta con le sarde e finocchietto
Pasta cipolle tonno e olive
Sicilia (9)
Pasta alla Norma
Pasta con le sarde
Anelletti al forno
Busiate al pesto trapanese
Pasta incasciata (tipica messinese, con melanzane e ragù)
Spaghetti al nero di seppia
Pasta con i tenerumi
Paccheri, pesce spada e menta
Casarecce con pesto alla siciliana
Sardegna (9)
Spaghetti con bottarga
Trofie alla Carlofortina
Spaghetti all’Algherese
Spaghetti alla Granseola
Malloreddus alla campidanese (gnocchetti sardi con salsiccia e zafferano)
Fregola con arselle (pasta simile a cous cous con frutti di mare)
Culurgiones (ravioli ripieni di patate e menta)
Lorighittas con sugo di pomodoro e salsiccia
Macarrones de punzu (gnocchetti sardi con pecorino e pepe)
LE RICETTE
Ingredienti: Penne rigate 320 gr, Prosciutto cotto a cubetti 200 gr, fontina 200 gr, Panna Fresca 100 ml, Parmigiano grattugiato 40 gr, Burro 30 gr, Olio EVO q.b., Sale q.b., Pepe q.b.
Saporita e sostanziosa, è una ricetta perfetta da gustare in montagna, magari dopo una mattinata di sci. È adatta a tutti tranne che a chi non ama i formaggi, perché l’ingrediente principale di questa ricetta è il formaggio principe della Valle d’Aosta, la fontina, Dop che viene fatta soltanto con latte proveniente dalle mandrie valdostane che d’estate si nutrono sui pascoli in altura e d’inverno invece mangiano il fieno raccolto a fondovalle.
Ingredienti per 4 persone: 320 g di tagliolini, 150 g di fegatini di pollo, 200 g di carne macinata di vitello, 1 piccola cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano, 1 bicchiere di vino rosso (Barbera o Nebbiolo), 300 g di passata di pomodoro, 30 g di burro, Olio extravergine d’oliva q.b., Brodo di carne q.b., Sale e pepe q.b., Noce moscata q.b., Parmigiano Reggiano o Grana Padano grattugiato (facoltativo);
Il sugo di fegatini per condire i tajarin (tagliolini, pasta all’uovo delle colline piemontesi) è una ricetta tradizionale delle Langhe. Il sugo che li accompagna, di solito è fatto soltanto con fegatini di pollo ma esiste anche una variante un po’ più delicata, per chi non ama il sapore pungente del solo fegato ma non vuole rinunciare ad un piatto della tradizione. Le frattaglie come i fegatini erano alimenti comuni e disponibili nelle campagne dove gli animali da cortile erano allevati dalle famiglie per il proprio sostentamento.
Ingredienti per 4 persone: 320 g di trofie, basilico q.b., 1 spicchio d’aglio, 2 cucchiai di pinoli, pecorino grattugiato q.b., parmigiano reggiano grattugiato q.b., olio EVO q.b., sale q.b.
Ingredienti per 4 persone: 300 g mezze maniche, 500 g zucca (peso già pulita), 1 spicchio aglio, q.b. olio extravergine d’oliva, q.b. erbe aromatiche (rosmarino, salvia e prezzemolo), 180 g Taleggio, q.b. parmigiano grattugiato, q.b. pepe;
Ingredienti per 4 persone: 350 g di pasta corta, 200 speck a striscioline, 100 g di gherigli di noci, 4 cucchiai di panna da cucina, olio extravergine d’oliva, sale qb, pepe qb.
La sapidità dello speck si unisce alla croccantezza delle noci per un piatto perfetto per la stagione più fredda che rimanda subito ai sapori di montagna, grazie allo Speck Alto Adige IGP, esclusivamente prodotto da cosce suine in base al procedimento tradizionale. Poco fumo e tanta aria fresca di montagna sono le due tecniche di produzione: da un lato quella utilizzato nei paesi mediterranei, che prevede di lasciar asciugare le cosce di suino con aria e sale, e dall’altro quella tipico dei paesi del Nord e Centro Europa, dove intervengono anche le spezie e l’affumicatura.
Ingredienti per 4 persone: 250 gr Spaghettoni, 1Cipolla (di medie dimensioni), 4 cucchiai di Olio extravergine d’oliva, 7 Acciughe (dissalate), 1 mestolo Acqua (di cottura della pasta), q.b.Pepe nero;
Acciughe, cipolle e olio sono gli ingredienti della salsa che hanno fatto la storia di questo piatto. La tradizione vuole che i “Bigoli in Salsa” siano il piatto tipico delle giornate chiamate “di magro” o di penitenza del calendario liturgico. Tuttora in molte famiglie venete ogni venerdì è ancora un “giorno di magro”. Alcuni per aggiungere una nota di profumo e croccantezza cospargono sulla pasta del pangrattato o dei grissini sbriciolati e tostati.
Ingredienti per 4 persone: 200 g mezze penne rigate, 150 g radicchio rosso “rosa di Gorizia” IGP, Mezzo scalogno, Mezzo bicchiere di vino rosso, 50 g ricotta vaccina, q.b.sale fino, q.b.olio di oliva.
La rosa di Gorizia è una delle eccellenze culinarie più apprezzata del Friuli–Venezia Giulia. Frutto delle rigide temperature invernali, questa particolarissima varietà di radicchio deve passare attraverso una lunghissima fase di lavorazione prima di poter approdare sulle nostre tavole. Un’attesa puntualmente ripagata dal suo sapore intenso e leggermente amaro. Per trovare i primi riferimenti diretti alla Rosa di Gorizia si deve andare indietro di oltre due secoli. Riconosciuta Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Friuli–Venezia Giulia e, dal 2003, fa parte dei presidi slow food.
Ingredienti per 4 persone: 250 g sfoglia pronta per lasagne, parmigiano grattugiato, 800 ml di passata di pomodoro, 100 gr di pancetta, 1/2 cipolla, 100 ml di vino rosso, 1 carota, 1 costa sedano, 500 gr di carne macinata mista maiale e bovino, sale. Per la Besciamella: 500 ml di latte, 50 gr di burro, 50 gr di farina 00, noce moscata, sale e pepe.
Per arrivare a elaborare la ricetta perfetta, quella vera, ci sono voluti secoli e il genio di qualche ristoratore della città felsinea, perché neanche Pellegrino Artusi, che pure era di origini emiliane, le cita nel suo famoso libro La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene del 1891. Come per ogni piatto della tradizione, anche delle lasagne bolognesi esistono diverse ricette e molte varianti, ma l’Accademia Italiana della Cucina, dopo un’attenta analisi, ha depositato alla Camera di Commercio di Bologna quella che si può ritenere l’originale e tradizionale.
Ingredienti per 4 persone: 320 g di ditalini rigati, 500 g di fagioli cannellini freschi (o 2 lattine di fagioli cannellini lessati), 2 spicchi di aglio, 1 rametto di rosmarino, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, 1 foglia di alloro, Brodo vegetale q.b., Olio extravergine di oliva, sale e pepe q.b.
È tra le ricette più googlate al mondo nel 2023, che può aiutare a capire il successo internazionale (magari un po’ inaspettato) di un piatto della nostra tradizione, quella contadina, di carboidrati e proteine vegetali, così antica e allo stesso tempo sorprendentemente contemporanea. La Toscana, sulla pasta e fagioli, ha proprio da dire la sua. Parliamo di un piatto che è l’esaltazione del concetto di cucina di sussistenza. Una pietanza senza radici nobili, che varia di casa in casa. Tanti tipi di legumi per quante sono le zone d’Italia in cui la pasta e fagioli cambia forma, senza contare le aggiunte sostanziose: cotiche di maiale, pezzetti di salsiccia e aromi che raccontano il panorama biodiverso del nostro Paese.
Ingredienti per 4 persone: Penne Rigate 320 g, Salsiccia 300 g, Ricotta di pecora 200 g, Cipolle ramate 100 g, Aglio 1 spicchio, Parmigiano Reggiano DOP da grattugiare 50 g, Olio extravergine d’oliva q.b., Sale fino q.b., Pepe nero q.b.;
Ingredienti per 4 persone: 700 g di raguse già pulite, 350 g di spaghetti, Pomodori pelati, 1 peperoncino, 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, 2 rametti di rosmarino, Mezzo bicchierino di vino bianco, Olio extravergine d’oliva, Sale, Pepe.
La cucina marchigiana si contraddistingue per sapori robusti realizzati con ingredienti semplici. Le Raguse sono delle lumache di mare tipiche delle Marche, una delle specialità regionali. Dopo averle spurgate e cotte vengono sgusciate e il succo di cottura viene ridotto e mescolato con una salsa di cozze che dona una nota marina sapida al piatto. Questo sugo va a condire delle tagliatelle all’uovo e a terminare il piatto abbiamo olio al finocchietto selvatico e finocchio marino spezzettato.
Ingredienti x 4 persone: Spaghetti 320 g, Pomodori pelati 400 g, Guanciale (di Amatrice) 150 g, Pecorino Romano DOP (DOP, da grattugiare) 75 g, Vino bianco 50 g, Sale fino q.b., Peperoncino fresco 1.
Se pensiamo a questa regione e alla pasta l’associazione è una soltanto, bucatini all’Amatriciana. Famosi in tutto il mondo già prima del tragico terremoto di Amatrice, sono diventati in seguito a questo evento sismico un piatto che ha unito un’intera nazione. Il bucatino è una pasta lunga forata a superficie liscia: per mangiarli il tovagliolo al collo è d’obbligo! L’Amatriciana è il sugo che li esalta al massimo: guanciale, salsa di pomodoro e pecorino grattugiato.
Ingredienti x 4 persone: Maltagliati 400 gr, Fagioli cannellini già lessati – 400 gr, Olio extravergine d’oliva (EVO) 4 cucchiai da tavola, Cipolla piccola – 1, Spicchio di aglio 2, Peperoncino rosso piccante 1, Sedano 1 costa, Sale q.b., Salsa di pomodoro pronta 800 gr;
Piatto povero, di origine contadina, le sagne si preparavano tutto l’anno, ma mai erano tanto attese quanto nel periodo della macinatura del grano nuovo presso i mulini. Nella tradizione contadina dell’Abruzzo interno le sagne sono rustiche, ruvide e integrali. Si narra che questo tipo di pasta anticamente venisse preparato per favorire la produzione di latte nelle donne in allattamento
Ingredienti x 4 persone: Bucatini 300 g, 100 g di mollica di pane di grano duro raffermo macinata grossolanamente, 2 cucchiai di noci tritate, 2 cucchiai di mandorle tritate, 2 cucchiai di pinoli, 2 cucchiai di uva passa, sale q.b., mezzo cucchiaino di cannella in polvere, 2 chiodi di garofano schiacciati e tritati, prezzemolo tritato, uno spicchio di aglio, 2 foglie di alloro, un cucchiaio di buccia di arancia tritata, olio
La Mollica di San Giuseppe prende il nome dal fatto che in occasione della festa di San Giuseppe, viene utilizzata per condire bucatini o spaghetti. Il piatto rappresenta una delle tredici pietanze corrispondente ai tredici privilegi di San Giuseppe, che caratterizza i pranzi tradizionali dell’entroterra molisano. In generale ingredienti poveri perché la tavola doveva esprimere un senso di solidarietà verso i poveri, ai quali veniva offerto il cibo. La ricetta come sempre varia nella composizione di paese in paese, di base sono sempre presenti pane , noci, prezzemolo ed aglio.
Ingredienti x 4 persone: Pasta Mista 320 g; Patate 800 g; Cipolle bianche 1; Lardo 150 g; Concentrato di pomodoro 20 g; Parmigiano Reggiano DOP la crosta q.b.; Olio extravergine d’oliva q.b.; Sale fino q.b.; Pepe nero q.b.;
La pasta patate e provola rappresenta una delle ricette più antiche e allo stesso tempo più attuali della buona cucina partenopea. Un piatto ricco, completo e alquanto calorico che compare per la prima volta in Campania nel XVIII, precisamente nel 1773 e inizialmente non prevedeva l’aggiunta della provola, così come quella della pancetta. Questi altri due ingredienti compariranno nel decennio successivo, arricchendo ancora di più la ricetta originaria. Nel 1600 nei mercati a Napoli si trovavano abbondanti quantità di pasta e patate. La tradizione campana comprendeva
una vasta gamma di formati di pasta, tanto che le botteghe ne erano ricolme. Le patate e la pasta erano dunque alimenti facilmente accessibili. L’abbinamento tra questi due ingredienti, entrambi ricchi di carboidrati, si trasformò ben presto in un piatto nutriente ed energizzante, ideale dopo una faticosa giornata di lavoro.
Questo connubio perfetto tra pasta e verdure è il risultato di una combinazione che affonda le radici nella tradizione agricola pugliese. Risalendo alle origini delle orecchiette con le cime di rapa, ci ritroviamo immersi nella storia medievale del XII e XIII secolo, durante il periodo della dominazione normanno–sveva, nella suggestiva zona di Sannicandro di Bari. Già in quel lontano periodo, veniva prodotta una pasta artigianale utilizzando grano duro pugliese, che assumeva una forma circolare e veniva incavata al centro con la pressione del pollice. Una volta pronte, queste delicate creazioni di pasta venivano essiccate per poter essere conservate per periodi più o meno lunghi, persino durante i lunghi viaggi a bordo delle navi. Col passare del tempo, le orecchiette si diffusero in tutta la Puglia e in Basilicata, ma fu grazie agli Angioini nel Duecento che questa pasta acquisì il nome con cui oggi la conosciamo.
Ingredienti x 4 persone: Spaghetti 400 gr, Pomodori maturi – 400 gr, Spicchio di aglio 1, Olio extravergine d’oliva (EVO) 4 cucchiai da tavola, Sale q.b.
Piatto molto semplice ma con la particolarità che la cottura del sugo e la “finitura” della pasta avvengono a bagnomaria. Esiste anche una versione con i bucatini conosciuta come bucatini alla moda di Maratea o anche maccheroni alla maratiota. Semplicissima ma al contempo unica, fa proprio parte della tradizione culinaria di questo centro della Basilicata affacciato sul Tirreno. È emblematico della cucina dell’area territoriale: pochi ingredienti, sempre trattati nel rispetto della loro natura e un’ottima pasta a fare da base.
Ingredienti x 4 persone: Mezze Maniche Rigate 320 g; Nduja 80 g; Pecorino Romano DOP (da grattugiare) 100 g; Cipolle rosse (media) 1; Basilico q.b.; Sale fino q.b.; Olio extravergine d’oliva q.b.;
La n’duja è stata inventata inizialmente come modo per conservare gli avanzi di carne di maiale, utilizzando il peperoncino come conservante naturale. La storia della ‘Nduja è antichissima: si narra che un insaccato simile, la “andouille”, sia stato portato a Vibo Valentia dagli Angioini nel Medioevo. Oggi, l’autenticità della ricetta è custodita a Spilinga, a pochi chilometri da Tropea, dove si segue un metodo tradizionale tramandato di generazione in generazione.
Ingredienti x 4 persone: Spaghetti 400 g; Bottarga di muggine 80 g; Aglio 15 g; Olio extravergine d’oliva 40 ml; Prezzemolo 20 g; Sale 12 g; Pepe;
La storia degli spaghetti alla bottarga è davvero antica: pare che le sue origini risalgono addirittura a 300 anni prima di Cristo. Sarebbero stati i Fenici i primi a recuperare le uova di muggine e a farle seccare creando la ricetta odierna della bottarga (chiamata anche oro della Sardegna o caviale del Mediterraneo) che può essere di uova muggine o, più raramente, di tonno.
Ingredienti x 4 persone: 320 g di rigatoni; 800 g di pomodori da salsa ben maturi; 3 melanzane lunghe; 120 g di ricotta salata; 2 spicchi d’aglio; olio EVO; basilico; sale e pepe;
Tra le più amate all’estero, oltre che in Italia, la storia di questa ricetta è avvolta da una leggenda legata all’opera e al piacere di mangiare piatti perfetti. La ricetta è attribuita alla città di Catania, tant’è che è il piatto simbolo della cucina catanese, sebbene numerose varianti fossero certamente già diffuse in tutto il meridione prima della nascita ufficiale del piatto catanese. Sono almeno due le versioni sulle sue origini. Secondo alcuni a dare il nome sarebbe stato il commediografo siciliano Nino Martoglio che davanti ad un piatto di pasta così condito avrebbe esclamato “È una
Norma!”, ad indicarne la suprema bontà e paragonandola alla celebre opera di Vincenzo Bellini nonostante fossero passati parecchi decenni dall’esordio della stessa. Secondo altri, a maggior giustificazione della dedica, la ricetta sarebbe stata perfezionata, reinterpretata e messa a punto sulla base della cucina tradizionale da uno chef siciliano proprio in occasione delle celebrazioni per la nuova opera lirica del grande compositore catanese, destinata a diventare in breve tempo una dei suoi maggiori successi.