25 Marzo 2025
09:46
Oddone tagliente con gli esuli e Patrucco. “Tolta la delega mi è stato chiesto: ‘mi dai i Lavori Pubblici?'”
VALENZA – Serafico e sibilante, Maurizio Oddone, non si scompone dopo il “tradimento” subito dai suoi militanti che ieri, lunedì 24 marzo 2025, hanno lasciato in massa la Lega di Valenza. Il ritiro di parte delle deleghe all’ex assessore Patrucco, oggi dimissionario, dopo il caso diserbante, ha indotto gran parte dei componenti del carroccio, a cominciare dal segretario Massimo Ravizzola, a restituire le tessere, creando un inevitabile baccano politico.
Il sindaco Oddone non si è scomposto. A Radio Gold ha spiegato di “aver preso atto di quanto accaduto” e che questo non cambierà il suo lavoro. “Fin quando ci sono i numeri vado avanti come ho sempre fatto. Il mandato dura 5 anni e i bilanci si fanno alla fine e io ho già prodotto un elenco dettagliato di quanto abbiamo realizzato. Credo sia stato fatto più di quanto promesso e se ci sono mancanze è perché abbiamo sbattuto contro la burocrazia”.
Sul caso Patrucco e il ritiro delle deleghe all’ambiente Oddone è tagliente, poiché, precisa, “è inaccettabile quanto accaduto. Io mi sono messo dalla parte dei cani, della sicurezza di questi animali e ho agito anche per tutelare un assessore, capire quello che è successo, dove sono state le mancanze“. Poi la stoccata: “È inaccettabile che un assessore che non sappia qual è il piano del diserbo e come sia stato fatto. Patrucco è un caro amico, è stato con me per tanti anni, ma il lavoro dal punto di vista ambientale è sotto gli occhi di tutti“. Le sue dimissioni non hanno impressionato il sindaco che ora assumerà gli incarichi di Patrucco, ma, aggiunge con salace ironia “quando ho tolto la delega a Patrucco, mi è stato chiesto: ‘allora mi dai i Lavori pubblici?’“. Oddone non svela a chi potrà essere attribuito il nuovo incarico ma non esclude un “confronto in campo largo“.
Sulla ribellione all’interno della Lega il sindaco infine spiega come questi mal di pancia fossero già avvenuti in passato, al momento del bilancio. “Già in passato c’era chi voleva qualcosa e non gli è stato dato, altri che si aspettavano altri ruoli o compiti e non sono riusciti ad averli, altri che gestivano le associazioni, ma io sono stato eletto per cercare di amministrare la città, e cerco di farlo al meglio. Abbiamo cercato di fare tutto quello che è necessario. Devo pensare solo a quello perciò le beghe politiche le lascio ai leoni da tastiera“. Alla domanda se ora si sente solo Oddone chiude raccontando che “una cara amica mi disse che un sindaco è sempre solo. Credevo di avere degli amici, dei compagni di viaggio. Quello che hanno avuto è frutto del partito. Io so solo che sono nato con la Lega e finirò con la Lega“.