Autore Redazione
mercoledì
26 Marzo 2025
16:24
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Politica - Valenza

Capuzzo risponde a Pettazzi: “Situazione segnalata da mesi. Arroganza e incompetenza non più tollerabili”

Capuzzo risponde a Pettazzi: “Situazione segnalata da mesi. Arroganza e incompetenza non più tollerabili”

VALENZA – Il sostegno di Lino Pettazzi al sindaco Maurizio Oddone non ha lenito le ferite tra quel che rimane della Lega di Valenza, ridotta all’osso in base alle ultime informazioni raccolte, e gli esuli che lunedì hanno restituito in massa la tessera di partito. Le parole che riassumono questo stato d’animo sono quelle di Guido Capuzzo Lamperti, che rimanda al mittente le accuse di “malafede e scorrettezza“.

Malafede e scorrettezze che hanno contraddistinto un modus operandi che da mesi si protraeva con l’unico scopo di boicottare un gruppo di persone che facevano capo a Massimo Ravizzola segretario eletto dalla maggioranza dei militanti del partito, persona poco incline a gestioni di questo tipo e mai timida nelle risposte. Persone che han cercato di lavorare e far proposte per il bene del comunità , e che da tempo si sentivano rispondere, come è stato dichiarato ieri, che il programma è stato realizzato, e che i cittadini hanno avuto più di quanto promesso loro nel 2020“.
Capuzzo ricorda “con un sorriso i manifesti con le spunte delle cose fatte ed il gazebo per l’illuminazione pubblica, e ciliegina sulla torta, non dimentichiamo, il tunnel sotto la Colla”.

La rabbia è maturata perché le problematiche da mesi sono state segnalate all’attuale commissario cittadino della Lega, che però, con grande sentimento di solidarietà tra sindaci, ha scelto di ignorare. Se l’astensione fosse stata così ingiusta e immotivata avrebbe potuto sbatterci fuori 4 mesi fa, così come commissariare la sezione guidata da Ravizzola”. Sunque,k chiude Capuzzo, “dovrebbe dirci grazie. Con onestà e coerenza abbiamo fatto un passo indietro, come la maggioranza delle persone presenti in sezione, che hanno sempre creduto e dedicato del tempo al partito ed oggi non ne potevano più di questa difesa della “poltrona”. Nella vita, prima della politica e degli ordini di partito esistono rapporti umani, diventati ormai inconciliabili con l’arroganza, presunzione e l’incompetenza che si è raggiunta“.

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