9 Aprile 2025
12:05
Dal 16 aprile torna ad Asti ETHICA – Forum di riflessione sui fini e sui mezzi
ASTI – Dopo alcuni anni di silenzio, ETHICA – Forum di riflessione sui fini e sui mezzi, riprende da quest’anno la propria attività con una serie di conferenze e un progetto rivolto alle scuole. Nuovo presidente sarà Carlo Bosticco (imprenditore e titolare della Format), affiancato dalla direttrice Donatella Gnetti, per anni con lo stesso ruolo alla Biblioteca Astense, mentre il ruolo di presidente emerito è ricoperto dall’ing. Giovanni Periale, fondatore e ideatore di Ethica con il prof. Carlo Brumat. Saranno le questioni etiche poste dall’utilizzo crescente dell’Intelligenza Artificiale il tema portante del ciclo di conferenze (due prima dell’estate, tre in autunno) che Ethica propone al pubblico, astigiano e non solo. Mercoledì 16 aprile presso la Fondazione Goria il professor Carlo Brumat dialogherà con il professor Damiano Cantone sul tema dei rapporti tra intelligenza artificiale e linguaggio. Venerdì 6 giugno in collaborazione con Passepartout il professor Guido Bosticco dell’università di Pavia parlerà di Intelligenza artificiale per le nuove generazioni: tra rischio e opportunità. L’intelligenza artificiale (AI) supporta già gran parte delle nostre attività quotidiane e ci aiuta a prendere decisioni più informate, perché è in grado di derivare conoscenza da grandi quantità di dati, e di saper ragionare su tale conoscenza. Questo le permette di essere utile in moltissimi domini applicativi, e di aiutarci a risolvere problemi difficili. Però il suo uso dilagante e la sua capacità di mettere in atto veloci trasformazioni nella nostra società fanno sorgere domande sul suo impatto sulle nostre vite. L’etica dell’AI deve sviscerare queste domande e trovare le soluzioni più adatte a mitigare le possibili conseguenze negative di un uso pervasivo dell’AI. Dedicato alle scuole è il progetto Educare alla Bellezza, nato nel 2015 allo scopo di riflettere su come la percezione del territorio e in particolare la bellezza che esso contiene – fatta di beni non escludibili, architettonici, paesaggistici, naturalistici e di cultura popolare – possa favorire le dinamiche della convivenza e quindi, in prospettiva, dell’integrazione.
Il progetto didattico (rivolto alla scuola a partire da quella dell’infanzia)si fonda sull’esigenza di gettare le basi per il dialogo e la convivenza là dove ancora non si sia radicata la diffidenza verso culture e religioni diverse, dove la percezione della differenza non abbia già connotazioni negative. La sperimentazione, iniziata nel 2015 e proseguita fino al 2019, ha coinvolto una sessantina di classi, oltre mille alunni tra Asti e Provincia, Comune di Rivoli e Comune di Torino. La ripresa del progetto viene incontro alle numerose richieste pervenute in questi anni alla associazione e seguirà la falsariga delle precedenti edizioni.