8 Maggio 2025
15:45
No sito unico per le scorie nucleari, sì ai 22 siti già esistenti. Colletti e Spineto: “Passo in giusta direzione”
CASTELLETTO MONFERRATO – Il sindaco di Castelletto Monferrato nonché capogruppo dei Comuni contrari alla realizzazione del Deposito Nazionale di scorie radioattive nel territorio della provincia di Alessandria, , Ginaluca Colletti, insieme al Portavoce del Comitato No Deposito Nucleare Eugenio Spineto, hanno apprezzato le recenti dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, rilasciate durante l’evento “Nuove energie” alle OGR di Torino.
Pichetto Fratin ha spiegato di aver abbandonato l’idea di un sito unico per le scorie radioattive, puntando sui 22 siti già esistenti. “Un passo nella giusta direzione“, hanno spiegato i Colletti e Spineto. “Da anni, come Comuni, contestiamo l’imposizione di un’infrastruttura di tale portata in aree che non presentano adeguate condizioni di sicurezza e sostenibilità ambientale“.
Il riferimento è alla mappa delle aree idonee resa pubblica nel 2024, che coinvolgeva anche numerose località dell’Alessandrino, suscitando una forte mobilitazione di cittadini, amministratori locali e associazioni.
“Ora ci auguriamo che dalle parole si passi ai fatti – continua Colletti. Serve un atto formale che escluda in via definitiva la nostra provincia da ogni ipotesi di localizzazione del Deposito Nazionale. È tempo che lo Stato riconosca e valorizzi le competenze e le infrastrutture già presenti nei siti storicamente legati al nucleare, come Trino, Saluggia, Bosco Marengo e altri impianti esistenti“.
Il sindaco di Castelletto ribadisce inoltre la necessità di un coinvolgimento costante dei territori e di un confronto trasparente con le comunità locali. “I cittadini non devono più subire decisioni calate dall’alto. Su un tema così delicato come quello della gestione dei rifiuti radioattivi, la trasparenza, la sicurezza e il consenso devono essere al centro di ogni scelta politica“.
Secondo Eugenio Spineto, portavoce del Comitato Popolare No Deposito Nucleare questa scelta “rappresenta una conferma“. “La partecipazione attiva e la mobilitazione popolare – ha dichiarato – possono incidere concretamente sulle decisioni politiche, soprattutto quando in gioco ci sono la salute delle persone e la tutela dell’ambiente“.
La gestione delle scorie nucleari rimane una questione aperta, che necessita di sicurezza e trasparenza e non di decisioni calate dall’alto. “Per questo – ha assicurato Eugenio Spineto – non intendiamo abbassare la guardia e continueremo a vigilare, consapevoli che la difesa del territorio passa dal coinvolgimento diretto di chi lo abita“.