Autore Redazione
mercoledì
21 Maggio 2025
15:48
Condividi
Politica - Alessandria

Sanità. Ravetti: “Disavanzo Asl Al è incredibile. Urgente confronto pubblico”

Sanità. Ravetti: “Disavanzo Asl Al è incredibile. Urgente confronto pubblico”

PIEMONTE – Il consigliere regionale del Pd Domenico Ravetti lancia l’allarme sui bilanci consuntivi 2024 delle aziende sanitarie piemontesi. “Apprendiamo da articoli di giornale che dai bilanci consuntivi 2024 emerge per la sanità un disavanzo di quasi 500 milioni euro, pressoché il doppio rispetto a due anni fa”, scrive Ravetti, che evidenzia in particolare i -58 milioni dell’Asl di Alessandria, seconda solo all’Asl Città di Torino.

Per ora il disavanzo sarà coperto con fondi regionali ma in prospettiva non si può immaginare un costante aumento del disavanzo e un continuo impegno a ripianare da parte della Regione Piemonte. Anche perché siamo al limite della soglia oltre la quale scatta il piano di rientro, quindi un nuovo “commissariamento” da parte del Ministero”.

Ravetti chiede, quindi, un confronto pubblico con l’assessore Riboldi per discutere le prospettive e le misure concrete per evitare ulteriori tagli e salvaguardare i servizi sanitari del territorio: “Apprendiamo poi, sempre dai mezzi di informazione, che i direttori generali delle aziende sanitarie hanno ricevuto una comunicazione da parte del direttore generale dell’assessorato alla Sanità, che li obbliga a ridurre i costi non necessari e a giustificare ogni spesa al fine di raggiungere l’equilibrio di bilancio. Ora, dal momento che le aziende sanitarie non sono di proprietà di un qualche partito né di un qualche assessore, ribadisco la necessità e l’urgenza di un confronto pubblico rispetto a quello che sta accadendo, in particolare nella sanità alessandrina. Scelga Riboldi il luogo che preferisce dove incontrarci per capire quali sono le prospettive reali che abbiamo davanti a noi e cosa significa concretamente per l’Asl AL operare per ridurre il disavanzo. Il rischio è quello di continuare a suonare i violini sul Titanic, quando invece bisognerebbe staccare la musica e occuparci della rotta”.

 

Condividi