10 Giugno 2025
14:08
Nel Vercellese anche Slow Food contro il maxi allevamento di galline
VERCELLI – Sta diventando sempre più ampia la protesta in Piemonte, nel Vercellese, per un maxi allevamento intensivo di 274mila galline ovaiole. La struttura sorgerà ad Arborio, a 3 km da un Parco e una Riserva Naturale, nel cuore, denuncia Slow Food, dell’unica Dop italiana del riso, “Riso di Baraggia Biellese e Vercellese”. “Avrà un forte impatto sull’ambiente e sul territorio – spiega l’associazione – e comporterà un consumo irreversibile di suolo di 20.450 m2, preleverà 23.000 m3 d’acqua e rilascerà in atmosfera circa 19 tonnellate di ammoniaca ogni anno, con pesanti ricadute su qualità dell’aria, salute pubblica e biodiversità“. “Negli allevamenti avicoli di queste dimensioni, prosegue Slow Food, le galline vivono in condizioni di enorme sofferenza, ammassate in spazi ristretti che diventano l’ambiente ideale per la proliferazione di malattie: ciò comporta la somministrazione massiccia e continua di dosi di antibiotici, con conseguenze molto negative anche sul cibo destinato al consumo umano, in questo caso le uova. A proposito di uova, da anni Slow Food porta avanti campagne e iniziative di informazione sull’etichettatura che si trova soprattutto nella grande distribuzione. Valutando il primo numero, che va da 0 a 3, possiamo agevolmente scegliere solo uova di galline allevate con metodo biologico (codice 0), mentre le più diffuse sono appunto quelle col “codice 2”, ovvero “allevate a terra”, ma al chiuso, solo con illuminazione artificiale, e una densità di 9 galline per metro quadrato: esattamente la fattispecie progettata ad Arborio“. Slow Food precisa anche che la contestazione al maxi allevamento “non è un’opposizione del genere NIMBY (“Not In My Back Yard”), relativa quindi alla sua collocazione, ma una presa di posizione contro un modello produttivo obsoleto e insostenibile. Per questo Slow Food promuove – oltre ad una generalizzata riduzione del consumo di carne – una transizione verso sistemi di allevamento più sostenibili, rispettosi dell’ambiente, del benessere animale e della salute dei consumatori.
Per testimoniare la visione dell’associazione e offrire un’alternativa concreta, nel pomeriggio di domenica 22 giugno, Slow Food Vercelli organizzerà un presidio nell’allevamento biologico di galline ovaiole La Verdella Piccola di Cigliano, che per l’occasione aprirà simbolicamente le porte a chi vorrà conoscere da vicino un modello virtuoso di produzione. Foto di Henrique S. Ruzzon su Unsplash
Benessere animale negato e rischi per i consumatori
Una battaglia per tutti
Un presidio contro il maxi allevamento
“La Condotta invita le altre associazioni territoriali a fare lo stesso, organizzando iniziative di sensibilizzazione e momenti di confronto, per rafforzare l’impegno comune verso un’agricoltura e un allevamento più giusti e sostenibili”.