Cronaca - Alessandria

Con la bellezza a basso costo la salute è ad alto rischio

ALESSANDRIA – Negli ultimi mesi le forze dell’ordine hanno acceso i riflettori su un fenomeno sempre più preoccupante: la diffusione di estetiste abusive. Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Tortona ha scovato un’estetista e parrucchiera abusiva e solo qualche settimana prima anche la Polizia Locale di Alessandria aveva scoperto un alloggio dove venivano effettuati trattamenti di medicina estetica da una persona senza laurea in medicina.
Il fenomeno dell’abusivismo nel settore dell’estetica è un problema sempre più diffuso, e spesso sottovalutato. La bellezza a basso costo, infatti, può avere un prezzo alto da pagare. Dietro la promessa di trattamenti a prezzi più bassi si nascondono rischi per la salute dei clienti e si creano danni economici a chi esercita queste professioni nel rispetto delle regole. Le estetiste e parrucchiere che investono in formazione, prodotti certificati, affitti e tasse, si trovano a competere con un mercato parallelo che non rispetta le stesse regole, e non sostiene gli stessi costi.

Clielia De Rosa proprio quest’anno festeggia 50 anni di attività da estetista. Una professione che svolge ad Alessandria con la passione del primo giorno ma con competenze costantemente aggiornate: “Questa è una professione che richiede studio, aggiornamento continuo e soprattutto sicurezza. Non basta usare una crema: bisogna saper leggere un INCI, conoscere le tecnologie applicate all’estetica, le norme igieniche e bisogna avere attrezzature certificate“.

Alcune persone, attratte da prezzi più bassi, si affidano a operatori non professionisti ma dietro questi trattamenti si nascondono rischi: bruciature da laser o ceretta, allergie, infezioni, macchie permanenti e perfino danni da peeling chimici mal eseguiti. Ancora più pericoloso è effettuare trattamenti di medicina estetica da chi non è medico: “Le estetiste professioniste – ricorda Clelia – non possono usare siringhe o lame e ogni nostro trattamento non può superare il primo strato della pelle. Tutto ciò che va oltre è competenza medica”.

Verificare che l’operatore abbia una partita IVA, che lavori in un locale autorizzato e che esponga certificazioni è il primo passo quando si tratta di trattamenti estetici. Diffidare dei prezzi troppo bassi, farsi consegnare una ricevuta e controllare che vengano rispettate le norme igieniche è altrettanto importante: “Chi si rivolge ad abusivi lo fa per risparmiare, ma può ritrovarsi a pagare un prezzo più alto dopo. Non si rischia la salute per la bellezza, nè nel mio settore e, ancora di più, nel campo della medicina estetica dove le conseguenze possono essere ancora più drammatiche”.

Per approfondire:
Condividi