19 Giugno 2025
17:19
Due serate di “Scintille” all’interno di AstiTeatro 47
ASTI – Sono otto le compagnie che, all’interno di AstiTeatro 47, venerdì 20 e sabato 21 giugno parteciperanno alle tappe astigiane di Scintille, il concorso rivolto a compagnie teatrali professionali under 35 finalizzato alla produzione di uno spettacolo da promuovere sul territorio nazionale. Il concorso, divenuto un appuntamento molto atteso da artisti e operatori teatrali, giunto alla quindicesima edizione, è promosso e realizzato dal Festival AstiTeatro in collaborazione con Tieffe Teatro Milano e la Fondazione Piemonte dal Vivo.
Le compagnie, quattro per data, presenteranno per tre volte nell’arco della serata un assaggio di 20 minuti del proprio spettacolo, negli orari sotto indicati. Il progetto vincitore, scelto dal pubblico e da una giuria di operatori teatrali, riceverà un contributo di 8 mila euro e la possibilità di rappresentare lo spettacolo finito nell’edizione 2026 di AstiTeatro e nella stagione 2025/2026 del Teatro Menotti di Milano. L’ingresso è libero. Il programma completo del festival è disponibile su www.astiteatro.it
PROGETTI SELEZIONATI PER SCINTILLE 2025 E CALENDARIO DELLE ESIBIZIONI:
Venerdì 20 giugno
Giardini Guglielminetti – Palazzo Alfieri – ore 21.45 – 22.45 – 23.45 : “Arsi” – I SansTerre (Milano) – Testo di Eleonora Fedeli. Una stanza spoglia. Fredda. Un tempo molto lontano, ma anche molto vicino. N è convinto di avere tutte le carte in regola per andare in fondo al compito che gli è stato assegnato. J è convinta che lui sia come tutti gli altri che l’hanno preceduto. Per giorni si dilunga tra loro un interrogatorio denso, difficile. Fino ad arrivare all’ultima ora in cui J prende la sua ultima decisione. Ispirato agli atti del processo subito da Jeanne d’Arc nel 1431, lo spettacolo si appoggia agli eventi storici per parlare dell’oggi, di fede, disobbedienza e dinamiche di potere
Cortile Foyer delle Famiglie – ore 22.00 – 23.00 – 24.00: “Memento Mori” – Divano project (Milano)- Testo di Marzio Gandola, Benedetta Pigoni. In un futuro prossimo, un noto personaggio viene trovato morto nel bagno di un locale tex-mex a Cinisello Balsamo: il Sombrero Feliz. Un’immagine impensabile, grottesca, un enigma che in poche ore diventa un fenomeno globale. Memento Mori è un’indagine teatrale che scompone e ricostruisce questa vicenda attraverso testimonianze, ricostruzioni sceniche e un archivio di immagini di repertorio. Un narratore in scena muove e manipola la realtà, mentre gli attori cambiano costantemente ruolo, impersonando l’opinione pubblica schizofrenica, i teorici del complotto, i media famelici. Un movimento di protesta guida la rivoluzione contro gli ultra-ricchi. La domanda rimane aperta: il noto personaggio è davvero morto? Quand’è che muore, realmente, un uomo? E soprattutto: è ancora possibile una rivoluzione o tutto è diventato intrattenimento?
Cortile Archivio Storico – ore 22.15 – 23.15 – 00.15: “If. Sulle possibilità di un incontro” – Compagnia Amico-Lorusso (Fidenza). Di Gaia Amico e Nicola Lorusso. Talvolta un uomo e una donna aspettano una vita intera per condividere un solo momento. Ma cosa implica, cosa scuote uno sguardo, un contatto, un incontro? Sulla panchina di una stazione ferroviaria due strane figure sono in attesa dell’ultima coincidenza. Un anziano signore, un’anziana signora, e, alle loro spalle, le rispettive giovani anime danno vita a un simpatico dialogo senza parole fatto di vivaci tentativi d’approccio, di corteggiamenti e incomprensioni.
Cortile Biblioteca Astense – ore 22.30 – 23.30 – 00.30: “Progetto under25” – Ruvetta Teatro (Roma). Testo di Salvo Pappalardo. Cosa vuol dire avere 25 anni oggi? Cosa vuol dire avere 25 anni ed essere donna oggi? Cosa vuol dire avere 25 anni e non avere punti di riferimento? Come trovare soluzioni a problemi più grandi di noi? Esistono delle soluzioni? Massimiliano, Ester e Gabriele sono tre esempi di venticinquenni in balia della società, delle relazioni e degli imprevisti che si possono palesare nel passaggio tra giovinezza ed età adulta. L’azione si svolge in un cerchio di luce che diventa crocevia dei rapporti tra i personaggi e le loro esperienze. Fuori dal cerchio di luce gli attori si trovano in uno spazio che si presta a ricordi passati, flashback, sono ora personaggi, ora funzioni, ora loro stessi. La musica detta i tempi della storia, muove la scena, accelera e sostiene. Agisce direttamente sui personaggi che l’avvertono come una presenza altra ma non ci entrano mai dichiaratamente in relazione.
Sabato 21 giugno
Giardini Guglielminetti – Palazzo Alfieri – ore 21.45 – 22.45 – 23.45: “Lexicon” – Corpora (Milano). Testo di Eliana Rotella. Due ragazze di vent’anni in una relazione a distanza tenuta insieme tra mancanza di rete, stanchezza e un futuro sull’orlo del collasso. La crisi sentimentale si intreccia alle molteplici crisi contemporanee, lasciando spazio a insospettabili risacche di ironia, speranza e resistenza. Il progetto si interroga sui linguaggi con cui si riempiono gli spazi tra le persone, quando i corpi non condividono lo stesso spazio fisico. Come perde densità e corpo un amore fagocitato dai ritmi della quotidianità di chi non riesce a stare a galla, in bilico tra lavori precari e aspettative disattese, e assiste disarmato al mondo intorno che crolla? Come si fa a vivere qualcosa di cui si vede già la fine? Che tempo può prendersi l’amore in una società post-capitalista?
Cortile Foyer delle Famiglie – ore 22.00 – 23.00 – 24.00: “Aujourd’hui est le meilleur jour de ma vie” – Ex anima (Milano). Testo di Francesco Giordano e Ivana Xhani. Racconto grottesco e assurdo della giornata di una coppia: lui scienziato con l’ossessione delle galline, intrattiene un fitto rapporto epistolare con un amico lontano, ovvero Charles Darwin. Lei, invece, donna di casa con un segreto alle spalle ed un’incontrollabile capacità: quella di avere delle visioni, ma cosa rappresentano queste visioni? Il futuro? Un passato rimosso? Oppure sono materializzazioni di una memoria genetica immagazzinata dalle sue antenate? Il personaggio di I. si ispira, invece, a Fatmira Allajbe, nonna di Ivana Xhani (co-autrice di questo lavoro), vissuta in Albania tutta la sua vita a cavallo del regime di Enver Hoxha, madre di tre figli refugjat, ovvero emigranti.
Cortile Archivio Storico – ore 22.15 – 23.15 – 00.15: “Fracasso” – Compagnia Longhini-Mangheras (Belluno). Testo di Sofia Longhini e Vassilij Mangheras. Cosa succede, quando da uomini e donne, privati cittadini, si indossa la divisa (una sorta di corrispettivo del costume teatrale) e si diventa agenti? Che parte della propria identità viene meno e quale viene privilegiata per svolgere questo lavoro? Cosa succede nella vita lavorativa di un individuo per portarlo a compiere certe atrocità? Come si susseguono le giornate, i mesi, gli anni in una professione come questa? Che incontri si fanno? Come passa il tempo? Il progetto partirà dall’analisi di un noto fatto di cronaca: la morte del giovane Federico Aldrovandi nel settembre del 2005 a Ferrara.
Cortile Biblioteca Astense – ore 22.30 – 23.30 – 00.30: “Triboulant. La nascita di un giullare” – Teatro dello stallo (Torino). Con il supporto di Casa degli alfieri. Testo di Morena Lucrezia Ventura. Baule, tavolo e tappeto ed subito lo studiolo di Giuseppe Verdi. Un telo bianco con un’intelaiatura in legno sullo sfondo fa immergere nel teatro di figura e di immagine nelle forme più arcaiche. Una carovana che racconta in modo inedito la storia del Rigoletto attraverso il rapporto tra il personaggio e Giuseppe Verdi, qui vero autore dell’opera. Un padre e sua figlia, giochi di palazzo, equilibri sociali fragili, negligenza, invidia, fato e ambizione sono i veri protagonisti di questo studio. Il titolo di per sé riassume in che modo Rigoletto passa dall’essere un giovane manovale a che, per responsabilità del destino, si trova costretto a rinascere nelle vesti di giullare per amore dell’unica figlia.