30 Giugno 2025
05:34
Precari della Giustizia: a rischio metà del personale amministrativo del Tribunale di Alessandria
ALESSANDRIA – Tra un anno il personale amministrativo attualmente in servizio al Tribunale di Alessandria potrebbe dimezzarsi. Dei circa ottanta dipendenti oggi operativi nel Palazzo di Giustizia alessandrino, quaranta rientrano tra i circa 12.000 lavoratori precari del Ministero della Giustizia il cui contratto scadrà il 30 giugno 2026.
Attualmente è prevista la stabilizzazione soltanto del 50% degli amministrativi assunti con fondi PNRR per supportare il lavoro dei magistrati nei Tribunali e nelle Corti d’Appello di tutta Italia. Il 1° luglio 2026 potrebbe quindi rappresentare il primo giorno di disoccupazione per circa 6.000 lavoratori del Ministero, inclusa la metà del personale amministrativo del Tribunale di Alessandria.
Tra i 40 lavoratori con contratto in scadenza figurano addetti all’Ufficio per il Processo, tecnici amministrativi essenziali per l’operatività delle cancellerie e operatori “data entry” impegnati nella digitalizzazione degli archivi giudiziari. Si tratta di figure professionali selezionate tramite concorsi pubblici, ritenute fondamentali per il funzionamento della macchina giudiziaria, da anni indebolita da mancate assunzioni e carenze strutturali.
Lo sottolineano in una nota congiunta le RSU del Tribunale di Alessandria: Elena Beltramo (USB P.I. Giustizia), Enrico Giovanni Colombo (Unsa), Antonio Dalfino (Confintesa), Alessandro Di Maio (Unsa), Graziella Franzone (Unsa), Tiziana Fresu (FP CGIL) e Nicolò Vignanello (USB P.I. Giustizia).
Senza un intervento politico deciso, la mancata stabilizzazione dei precari rischia di aggravare le difficoltà del Tribunale di Alessandria, già messo alla prova dall’accorpamento dei palazzi di giustizia della provincia e dall’estensione della competenza territoriale, che oggi si arriva anche ad alcuni comuni della provincia di Asti.
Il piano di stabilizzazione annunciato dal Ministero è stato definito dalle RSU “fumoso”, in quanto non chiarisce criteri e modalità di selezione dei lavoratori da confermare. Per i sindacati, si tratta di un progetto “irricevibile”: “Il personale è vincitore di concorsi pubblici, preparato, essenziale. È assurdo pensare di ridurre ulteriormente l’organico”, ha dichiarato Elena Beltramo (USB P.I. Giustizia).
Il problema potrebbe aggravarsi ulteriormente con l’approssimarsi dei pensionamenti tra il personale di ruolo, che faranno calare ancora di più il numero di amministrativi in servizio. Per la RSU, l’esclusione dei precari produrrebbe un impatto devastante su un settore pubblico cruciale come quello della giustizia. Per denunciare questa situazione, il 1° luglio 2025, data che il prossimo anno potrebbe essere quella del primo giorno di disoccupazione per circa 6.000 lavoratori del Ministero della Giustiziale, le RSU del Tribunale di Alessandria hanno indetto un’assemblea pubblica, dalle 9.30 alle 11.30, presso l’Aula Assise del Palazzo di Giustizia. Come annunciato, interverranno anche il Presidente del Tribunale, Paolo Rampini, la Presidente della Sezione Civile, Antonella Dragotto, e la Presidente della Sezione Penale, Maria Teresa Guaschino.