Autore Redazione
venerdì
27 Giugno 2025
19:32
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Cronaca - Alessandria

L’Ospedale di Alessandria celebra la storia della Gastroenterologia e guarda al futuro con il nuovo Primario, Marco Orsello

L’Ospedale di Alessandria celebra la storia della Gastroenterologia e guarda al futuro con il nuovo Primario, Marco Orsello

ALESSANDRIA – È in servizio da febbraio il nuovo Direttore della Struttura Complessa di Gastroenterologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria (AOU AL), il dottor Marco Orsello. Con trent’anni di esperienza maturata all’Ospedale Maggiore della Carità di Novara, il nuovo Primario ha portato ad Alessandria una solida esperienza in attività endoscopica di base e operativa, assistenza d’urgenza e gestione delle cronicità.

Con l’arrivo del nuovo Direttore di Gastroenterologia, l’Azienda Ospedaliera di Alessandria punta a dare una spinta all’innovazione in un reparto già strategico nella prevenzione, diagnosi e trattamento delle patologie gastrointestinali e fondamentale anche sul fronte della ricerca e nel percorso verso il riconoscimento dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Alessandria come IRCCS, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, ha sottolineato il Direttore Sanitario dell’AOU AL, Luciano Bernini.
Solo nel 2024, nonostante una temporanea riduzione dell’organico, la Struttura Complessa di Gastroenterologia ha comunque effettuato oltre 1.700 esofagogastroduodenoscopie e quasi 1.400 colonscopie per pazienti esterni, 150 colangiopancreatografie retrograde endoscopiche e una trentina di gastrostomie percutanee. Dal 2022, sono inoltre stati effettuati 29 trapianti di microbiota fecale, grazie alla collaborazione con la Unit Disease afferente al DAIRI, diretta dal Dott. Andrea Rocchetti.

La presentazione del nuovo primario di Gastroenterologia, e lo sguardo verso i prossimi obiettivi della Struttura Complessa, è stata occasione anche per guardare indietro e consegnare un riconoscimento a due figure storiche del reparto: Domenico Drago e Angelo Molinari. Medici pionieri, hanno contribuito in modo determinante allo sviluppo della Gastroenterologia ad Alessandria, così come il dottor Carlo Gemme, andato in pensione lo scorso anno e per cui è già pronto un riconoscimento analogo.

Nel 1975, quando Domenico Drago iniziò la sua attività sotto la guida dell’allora primario di Chirurgia Generale, Giovanni Maconi, la Gastroenterologia era “agli albori”, ha ricordato. All’epoca non c’era internet e neppure molti testi su cui studiare. “Da subito”, però, fu chiara la necessità della diagnosi precoce. La “svolta” arrivò nel 1976 con il primo duodenoscopio donato dalla Lilt di Alessandria. Le apparecchiature di allora erano molto diverse da quelle di oggi, così come le procedure, ha raccontato un altro dei pilastri della Gastroenterologia di Alessandria, Angelo Molinari. L’endoscopia diagnostica negli anni si è evoluta con procedure sempre più avanzate e sempre meno invasive. Oggi si riescono a realizzare interventi sempre più raffinati e in ambiti più estesi, anche nella cura dei tumori, ha sottolineato Luigi Castello, Direttore della Medicina Interna e del Dipartimento Internistico. Proprio ieri è stata eseguita la prima enteroscopia, utilizzata per esaminare l’intestino tenue, e la Gastroenterologia continua a sviluppare tecniche operative complesse per il trattamento delle lesioni potenzialmente neoplastiche, delle patologie delle vie biliari e delle stenosi benigne e maligne del tratto digerente.

L’équipe di Gastroenterologia, in collaborazione con l’ASL AL, è inoltre attiva in regime di pronta disponibilità per affrontare le urgenze gastroenterologiche, come le emorragie digestive, e prevede di avviare a breve anche un servizio di ecoendoscopia per il tratto superiore. Sotto la guida del nuovo Primario Orsello, proseguirà anche l’attività ambulatoriale specialistica, i percorsi dedicati per le malattie infiammatorie croniche intestinali, epatiche e pancreatiche, e la partecipazione ai Gruppi Interdisciplinari Cure (GIC) per le patologie oncologiche.
C’è una crescente richiesta di attività di prevenzione ed esecuzione di procedure avanzate, che richiedono un approccio diagnostico e operativo sempre più integrato – ha sottolineato Marco Orsello – Vorremmo mettere in atto proprio questo modello, lavorando con i colleghi e con tutto il personale per garantire un servizio attivo h24 e per affrontare al meglio le patologie più complesse, con un’impostazione realmente completa e costantemente operativa”.

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