28 Giugno 2025
11:46
Cani morti a Valenza. L’ex assessore Patrucco: “Vicenda strumentalizzata per motivi politici”
VALENZA – A tre mesi dai fatti che portarono alla sua uscita dalla Giunta comunale, l’ex assessore di Valenza Paolo Patrucco ha scelto di raccontare la propria versione in merito a quanto accaduto dopo la morte di due cani nei giorni delle operazioni di diserbo in città. Il caso comportò una indagine interna e una violenta polemica politica attorno alla figura dell’assessore alle Politiche Ambientali Patrucco. Dopo le accuse iniziali di un presunto impiego di prodotti nocivi, nei giorni scorsi i risultati dell’autopsia hanno chiarito che a determinare la morte degli animali fu un caso di “leptospirosi acuta“,una patologia che non ha nulla a che vedere con l’attività di diserbo svolta sul territorio.
L’intervento pubblico di Patrucco arriva attraverso una nota in cui l’ex assessore valenzano parla apertamente di strumentalizzazione politica, rivendica la propria estraneità ai fatti contestati e chiarisce le ragioni delle sue dimissioni.
“A cose fatte, finalmente, ho desiderio di dire la verità su quanto accaduto tre mesi fa” scrive Patrucco. “Fui convocato dal sindaco per riferire sulla questione della morte dei cani in seguito alle operazioni di diserbo. Avvertii l’allora segretario Ravizzola di quanto stava accadendo e convenimmo su un epilogo che nelle ore successive prese forma”.
Durante l’incontro con il sindaco, l’allora assessore presentò anche una relaziona scritta che spiegava come i prodotti usati fossero regolari e autorizzati dagli enti preposti. Nella sua ricostruzione, Patrucco spiegava e oggi ricorda, che la responsabilità della mancata segnalazione tramite cartellonistica non era sua, ma dell’ufficio tecnico comunale e dello stesso sindaco Maurizio Oddone, in quanto assessore ai lavori pubblici.
Nonostante ciò, racconta Patrucco, le deleghe gli furono revocate immediatamente, in un gesto che oggi definisce “esclusivamente politico”.
“Quanto emerso dai risultati delle autopsie conferma la bontà del mio operato e della mia relazione – aggiunge Patrucco – Non solo ero estraneo ai fatti ma nemmeno essi sussistevano. Detto ciò, le azioni del Sindaco sono da ricondurre semplicemente alla volontà di danneggiarmi politicamente perché facente parte di un direttivo di partito critico sul suo operato. Sono da 40 anni, direttamente e indirettamente, uomo delle Istituzioni locali, nonché serio professionista. Per quanto mi riguarda vengono prima gli interessi della Città e dei cittadini piuttosto che quelli personali. Perciò, senza esitare, ho rassegnato volontariamente le dimissioni da Assessore in quanto non ritenevo opportuno percepire uno stipendio senza poter operare per l’interesse comune. Ringrazio tutti coloro i quali mi hanno dimostrato solidarietà e vicinanza”.