Autore Redazione
lunedì
7 Luglio 2025
17:15
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Cronaca - Novi Ligure

Acciaierie d’Italia, l’appello delle Diocesi di Genova e Tortona: “Servono decisioni rapide, lo Stato intervenga”

Acciaierie d’Italia, l’appello delle Diocesi di Genova e Tortona: “Servono decisioni rapide, lo Stato intervenga”

GENOVA / NOVI LIGURE – “Non ci sono motivi per un depotenziamento dei due siti e per un prolungamento dell’incertezza nella quale da molto tempo vivono i lavoratori“. L’Arcidiocesi di Genova e la Diocesi di Tortona hanno unito le loro voci sulla crisi degli stabilimenti di Acciaierie d’Italia a Genova Cornigliano e Novi Ligure.

In un comunicato congiunto, firmato dall’Arcivescovo di Genova, mons. Marco Tasca, e dal Vescovo di Tortona, mons. Guido Marini, le due diocesi esprimono vicinanza ai lavoratori e preoccupazione per il clima di incertezza e disagio crescente e chiedono a Governo e istituzioni un intervento risolutivo che eviti ulteriori tensioni sociali e garantisca un futuro produttivo a due realtà considerate strategiche. “Gli impianti – si legge – sono ancora concorrenziali e le produzioni hanno mercato. Prolungare lo stallo significherebbe disperdere professionalità costruite in decenni, con conseguenze incalcolabili anche sul piano sociale”.

L’Arcidiocesi di Genova e la Diocesi di Tortona  sottolineano inoltre come i lavoratori abbiano finora dimostrato un atteggiamento responsabile e corretto, ma avvertono: “Se la crisi dovesse precipitare, le tensioni sociali potrebbero acuirsi”.

L’appello finale è rivolto allo Stato, perché riconosca la vertenza come questione nazionale e metta in campo un piano industriale e di riqualificazione energetica serio e concreto. “L’acciaio – concludono le diocesi – è un settore strategico per l’Italia e non può essere lasciato all’incertezza. Servono decisioni rapide per dare serenità ai lavoratori e garantire il futuro delle comunità”.

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