Autore Redazione
martedì
8 Luglio 2025
15:34
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Cronaca - Piemonte

Zoomafia, crollano i reati contro gli animali ad Alessandria. In Piemonte preoccupa l’aumento di indagati

Zoomafia, crollano i reati contro gli animali ad Alessandria. In Piemonte preoccupa l’aumento di indagati

PIEMONTE – Buone notizie in provincia di Alessandria in tema di sfruttamento criminale degli animali. Ad Alessandria, infatti, si è registrato un crollo di reati. Nel 2024 sono stati avviati 3 procedimenti penali, tutti a carico di ignoti, rispetto ai 37 dell’anno precedente. Una diminuzione del 91,89%, che fa dell’Alessandrino uno dei territori con il calo più netto in Piemonte. A renderlo noto è il Rapporto Zoomafia LAV 2025, basato sui dati raccolti nelle Procure piemontesi.

Nel 2024 in Piemonte sono stati registrati 434 fascicoli per reati a danno di animali (circa il 5,31% di quelli nazionali), con un’incidenza pari a 10,20 procedimenti per 100.000 abitanti; e 300 indagati (circa il 6,09% di quelli nazionali), con un tasso di 7,05 indagati ogni 100.000 abitanti.  Nel 2024, nell’ambito territoriale di 9 Procure piemontesi su 10 che hanno fornito dati sia per il 2023 che per il 2024, rispetto al 2023 c’è stata una diminuzione del -9,34% dei procedimenti penali per reati a danno di animali, mentre gli indagati sono aumentati del 24,78%.

Se da un lato Alessandria si distingue per questa drastica riduzione, dall’altro il quadro regionale evidenzia un aumento del numero di indagati per reati a danno di animali. Secondo la LAV, ciò suggerisce una maggiore frequenza di crimini commessi in concorso, ovvero da più persone coinvolte nello stesso reato.

Nel 2024, ad esempio, a Cuneo, i procedimenti sono calati del 22,22%, ma gli indagati sono cresciuti del 70%.

A Novara, i procedimenti sono aumentati del 59%, mentre gli indagati sono quasi triplicati: da 11 a 32 (+190,9%).

A Ivrea, a fronte di un calo del 21% dei procedimenti, gli indagati sono saliti del 23,8%.

Anche a Torino, città con il maggior numero assoluto di casi, si registrano 120 procedimenti e 90 indagati: rispettivamente +29% e +20% rispetto al 2023.

Per la giustizia minorile, la Procura di Torino ha avviato 5 procedimenti penali contro minori: due per uccisione di animali (6 indagati), due per maltrattamenti (4 indagati) e uno per detenzione incompatibile (1 indagato).

Il rapporto, curato dal criminologo Ciro Troiano, indaga una vasta gamma di crimini: combattimenti tra animali, traffico di cuccioli, macellazioni clandestine, bracconaggio organizzato, uso di animali per intimidazioni o traffico di droga, fino alla zoocriminalità minorile.

“La diminuzione delle denunce è in linea con il calo registrato a livello nazionale. Questa flessione riteniamo che in realtà non corrisponda ad una effettiva diminuzione dei crimini contro gli animali, ma che indichi solo una diminuzione delle denunce e dei fatti accertati – sottolinea Troiano – L’aumento del numero degli indagati, invece, suggerisce che sono in aumento i reati commessi da più persone in concorso. Resta il fatto che i crimini contro gli animali assumono diverse forme, hanno origini molteplici e sono plurioffensivi, ma sono altamente sottovalutati nella loro pericolosità. Per questo è importante conoscere e analizzare il loro andamento delittuoso, per meglio adottare misure preventive e repressive».

La LAV sottolinea la necessità di affrontare il fenomeno con un piano strutturale di prevenzione ed educazione sociale, a partire dalle nuove generazioni. La criminalità zoomafiosa non è solo una questione etica o ambientale, ma anche un indice di degrado sociale e connivenze sistemiche, che impone una risposta urgente da parte delle istituzioni e della società civile.

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