Autore Redazione
giovedì
10 Luglio 2025
12:26
Condividi
Cronaca - Novi Ligure

Diga della Lavagnina. Terminati i lavori “più impattanti” a monte

Diga della Lavagnina. Terminati i lavori “più impattanti” a monte

CASALEGGIO BOIRO -A poco più di un anno dall’ondata di fango sversata dall’invaso nel corso del Gorzente durante i lavori avviati da Iren Acqua, Ireti ha annunciato il completamento con oltre un mese di anticipo dei lavori più impattanti lato monte. Il cantiere, finalizzato al miglioramento della sicurezza idraulica dello sbarramento, era stato sospeso lo scorso autunno a causa di piene improvvise e poi ripreso a maggio a pieno ritmo, con turni su sette giorni.

Questa mattina si è svolto il sopralluogo congiunto per verificare lo stato dell’avanzamento dei lavori, alla presenza dell’amministratore delegato di IRETI, Fabio Giuseppini, dell’assessore della Regione Piemonte alla Logistica e Infrastrutture strategiche ed Enti Locali, Enrico Bussalino, del presidente della Provincia di Alessandria, Luigi Benzi, alcuni sindaci della zona tra cui il sindaco di Casaleggio Boiro, Alberto Caminati, il sindaco di Bosio, Franco Merlo, il sindaco di Lerma Bruno Alloisio, la consigliera regionale Silvia Raiteri, il presidente e il vice presidente del Comitato in difesa del Gorzente e Piota, Enzo Travaglia e Davide Castellaro.

“Il cronoprogramma prevedeva il termine delle attività lato monte (quelle più impattanti dal punto di vista ambientale) entro la settimana di Ferragosto – si legge nelle nota di Iren – ma è stato possibile completare con largo anticipo sia l’ultimazione dell’avandiga, sia il montaggio della griglia di protezione degli scarichi a monte diga e contestuale smobilitazione del cantiere, con allontanamento delle pompe per favorire una graduale e naturale risalita della quota dell’invaso.

Raggiunto lo svaso totale del lago ed eseguite tutte le opere di monte, si è proceduto a una chiusura parziale delle valvole di scarico, iniziando contestualmente le necessarie attività di verifica di tenuta idraulica e i collaudi funzionali delle opere realizzate, che termineranno nella corrente settimana.

Dalla ripresa dei lavori è stata mantenuta invariata la procedura di campionamento delle acque del torrente a valle diga già attuata nel 2024 (punto di prelievo immediatamente a valle della centrale): le concentrazioni di solidi sospesi e mercurio sono rimaste nei limiti e nei contenuti prescritti dalla Valutazione di Incidenza (VIncA).

L’impatto ambientale dello svaso per la stagione primaverile ed estiva 2025 risulta essere in deciso miglioramento, ma almeno per i prossimi mesi, non potranno ancora essere ripristinate in toto le condizioni precedenti le prescritte e indifferibili attività di messa in sicurezza della diga (estate 2023).  La restante parte delle opere, infatti,  continuerà come da cronoprogramma, con attività che non dovrebbero impattare negativamente sulla situazione a valle dello sbarramento.  Il mantenimento della quota a livello dell’opera di presa servirà per poter proseguire in sicurezza i lavori a valle utilizzando la condotta forzata e rilasciando l’acqua direttamente oltre la centrale della Lavagnina, come avviene durante il normale esercizio idroelettrico.

Venendo ai lavori della fase successiva, le principali attività previste a valle diga riguardano:  l’implementazione della cantierizzazione, lo smontaggio delle opere meccaniche nella camera valvole e la parziale demolizione interna dello stesso manufatto e le opere civili e impiantistiche della nuova cabina di valle, connesse al funzionamento delle condotte di scarico in acciaio inox che dovranno essere inserite da valle verso monte, all’interno delle tubazioni esistenti.

Successivamente, verrà completata l’installazione degli organi idraulici ancora mancanti nel locale valvole a centro diga e alcune opere di carpenteria metallica, oltre all’installazione dei quadri elettrici e all’esecuzione dei cablaggi (nei vari locali tecnici interni alla diga)”.

Esternamente, al piede diga saranno completate le opere mancanti in alveo, quali scogliere e corazzamenti in massi cementati. A monte diga, invece, sarà in programma il completamento del rivestimento impermeabilizzante del paramento con la stesura del trattamento protettivo finale (eseguibile con lago parzialmente invasato).

“Restituiremo al territorio una diga più sicura e al termine dei lavori saranno rispristinate le originarie condizioni dell’invaso e dell’habitat naturale – ha affermato dall’amministratore delegato di IRETI, Fabio Giuseppini – Da oggi con il rinvaso parziale, non prevediamo più significativi impatti di rilascio di limi a valle dagli scarichi di fondo, fino al termine delle opere e fino a che la diga non riprenderà il suo normale esercizio, secondo le prescrizioni di legge. 

L’anno scorso – ha proseguito l’AD – i lavori sono stati penalizzati da un meteo decisamente avverso e in questi mesi abbiamo cercato di recuperare il più possibile, anche incrementando uomini e mezzi nel cantiere, con l’intento di ripristinare quanto prima le originarie condizioni dell’invaso. I lavori proseguiranno a valle della diga e, al termine degli stessi, prevediamo se necessario, di effettuare, ove possibile, oltre alla rimozione meccanica degli eventuali depositi di limi residuali non dilavati naturalmente dagli effetti delle piene, le necessarie attività di ripopolamento della fauna ittica”.
 “Accogliamo con soddisfazione, sia l’accelerazione della conclusione dei lavori lato monte, sia gli importanti impegni che oggi che sono stati assunti dall’azienda sul futuro dell’opera – ha dichiarato il presidente della Provincia di Alessandria, Luigi Benzi. Il dialogo e la collaborazione fra le amministrazioni, gli Enti, i Comitati e IRETI continuerà  a essere fondamentale per proseguire nelle attività, contemperando le esigenze di messa in sicurezza della diga con il ripristino dello stato luoghi, condizione imprescindibile per la ripresa della fruizione di questi territori e con essa delle attività economiche della zona”.

 “Trovo doveroso ringraziare Iren per aver concluso i lavori più impattanti con un netto  anticipo sul cronoprogramma. E’ quanto ha dichiarato l’assessore della Regione Piemonte  alla Logistica e Infrastrutture strategiche ed Enti Locali Enrico Bussalino. Per il futuro sarà importante il rispetto delle tempistiche prospettate oggi, specie per l’economia del territorio, che  in questi territori marginali vive, in ottica di stagionalità, di turismo lento e sostenibile”.

Condividi